Primavera araba: differenze tra le versioni

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== Storia ==
La rivolta cominciò il 18 dicembre [[2010]], in seguito alla protesta estrema del tunisino [[Mohamed Bouazizi]], che si diede fuoco in seguito a maltrattamenti subiti da parte della polizia, il cui gesto innescò l'intero moto di rivolta tramutatosi nella cosiddetta [[Rivoluzione dei Gelsomini]].<ref>{{Cita news
|lingua = en |autore = Yasmine Ryan |url =http://english.aljazeera.net/indepth/features/2011/01/201111684242518839.html |titolo =The tragic life of a street vendor |pubblicazione = Al Jazeera |giorno = 20 |mese = 01 |anno = 2011 |accesso = 20 febbraio 2011}}</ref><ref>{{Cita news |lingua = en |autore = KAREEM FAHIM |url =http://www.nytimes.com/2011/01/22/world/africa/22sidi.html?pagewanted=1&_r=1&src=twrhp |titolo =http://www.nytimes.com/2011/01/22/world/africa/22sidi.html?pagewanted=1&_r=1&src=twrhp |pubblicazione =New York Times |giorno = 21 |mese = 01 |anno = 2011 |accesso = 20 febbraio 2011}}</ref> Per le stesse ragioni, un effetto domino si propagò ad altri Paesi del mondo arabo e della regione del Nord Africa. In molti casi i giorni più accesi, o quelli dai quali prese avvio la rivolta, sono stati chiamati giorni della rabbia o con nomi simili.<ref>{{Cita news|url =http://it.euronews.net/2011/02/18/gheddafi-con-i-sostenitori-contro-la-giornata-della-collera/ |titolo =Gheddafi con i sostenitori contro la "Giornata della collera" |pubblicazione = Euronews |giorno = 18 |mese = 02 |anno = 2011 |accesso = 20 febbraio 2011}}</ref><ref>{{Cita news |url =http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=36442&sez=HOME_NELMONDO&npl=&desc_sez= |titolo =Giornata della rabbia in Bahrein: scontri e feriti |pubblicazione = Il Messaggero |giorno = 14 |mese = 02 |anno = 2011 |accesso = 20 febbraio 2011}}</ref>
 
Nel [[2011]], quattro capi di Stato furono costretti alle [[dimissioni]], alla fuga e in alcuni casi portati alla morte: in Tunisia [[Zine El-Abidine Ben Ali]] (14 gennaio 2011), in Egitto [[Hosni Mubarak]] (11 febbraio 2011), in Libia [[Mu'ammar Gheddafi|Muhammar Gheddafi]] che, dopo una lunga fuga da [[Tripoli]] a [[Sirte]], fu catturato e ucciso dai ribelli il 20 ottobre 2011<ref>{{Cita news |url =http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Mubarak-si-dimette-Cairo-in-festa-Poteri-passano-in-mano-ai-militari_311667840003.html |titolo =Mubarak si dimette, Cairo in festa Poteri passano in mano ai militari |pubblicazione = Adnkronos/Aki |giorno = 11 |mese = 02 |anno = 2011 |accesso = 20 febbraio 2011}}</ref><ref>{{Cita news |url =http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-01-15/vince-rivolta-fuga-081237.shtml?uuid=AaZe3yzC |titolo =In Tunisia vince la rivolta. Ben Ali fugge in Arabia Saudita, poteri al premier Ghannushi |pubblicazione = [[Il Sole 24 ORE]] |giorno = 15 |mese = 01 |anno = 2011 |accesso = 20 febbraio 2011}}</ref> e in Yemen [[Ali Abdullah Saleh]] (27 febbraio 2012).<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/esteri/2016/08/18/news/terre_spezzate-146064379/|titolo=Terre spezzate: viaggio nel caos del mondo arabo|data=2016-08-16|accesso=2016-08-18}}</ref>