Grumman A-6 Intruder: differenze tra le versioni
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È sorprendente che un tale apparecchio, disponibile praticamente fin dall'inizio del conflitto, ebbe una parte tanto poco ricordata, anzi è sorprendente che esso non riuscì a cambiare l'esisto finale della guerra, potente com'era e praticamente imprendibile per le pur fortissime difese antiaeree nord vietnamite. Esso eseguì sicuramente decine di migliaia di missioni operative, spesso con carichi superiori a 5 tonnellate. Differentemente da macchine come il [[Panavia Tornado]], l'Intruder aveva gran parte (se non tutto) del carburante in serbatoi interni, oltre agli apparati ECM; pertanto le sue capacità di carico pratiche non erano molto inficiate da altri carichi. I pochi punti d'aggancio potevano trasportare due triplette di bombe in tandem l'uno, e carichi di 18-24 Mk.82 erano tutt'altro che rari. Bisogna dire che la macchina non aveva un sistema di pilotaggio "senza mani" come i successivi interdittori quali l'F-111, per cui esso tendeva a volare, in condizioni notturne, ad una quota maggiore, che lo rendeva sensibilmente più vulnerabile. Una delle cose notevoli dell'Intruder, probabilmente dovuta alla sua fusoliera "a goccia allungata", con la parte poppiera molto rastremata, era la possibilità di superare la velocità del suono, nonostante la debolezza dell'apparato motore, ma la sua velocità tipica in crociera era di circa 740 km/h, un valore molto basso. Vennero eseguite anche missioni di disturbo ECM e di attacco con missili anti-radar.
Passata la guerra in estremo oriente, venne impiegato in altri conflitti, come l'attacco su obiettivi in Libano del [[1983]], quando uno degli aerei venne abbattuto durante un volo a media quota, scelta tattica per limitare i rischi della contraerea leggera. Poi vennero usati con successo nell'attacco alla Libia nel [[1986]] ([[operazione Attain
Durante il [[1987]] crivellarono con missili Harpoon e LGB una [[corvetta]] ed una [[fregata (nave)|fregata]] iraniane nell'ambito dell'[[operazione Praying Mantis]], il maggior scontro navale di superficie sostenuto dalla US Navy dopo la seconda guerra mondiale.
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