Pietro Carmignani: differenze tra le versioni
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Cresciuto nella Stella Rossa di [[Viareggio]], iniziò la carriera professionistica nel {{Calcio Como|N}}, in [[Serie C]], militando per un triennio nei lariani prima di passare nel 1967 al {{Calcio Varese|N}}, con cui esordì poi in [[Serie A]] l'anno seguente. In Lombardia si mise definitivamente in luce nella stagione 1970-1971, agli ordini del tecnico [[Nils Liedholm]], emergendo come uno dei più promettenti estremi difensori del campionato.<ref name="Stampa" >{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,16/articleid,0138_01_1971_0157_0018_4758094/|titolo=Carmignani alla Juventus|pubblicazione=La Stampa|autore=Bruno Bernardi|data=9 luglio 1971}}</ref>
Nel luglio del 1971, ventiseienne, passò alla {{Calcio Juventus|N}}, chiamato a sostituire [[Roberto Tancredi]] nel frattempo accasatosi al {{Calcio Mantova|N}}.<ref name="Stampa" /> A Torino conquistò da titolare lo [[scudetto (sport)|scudetto]] del [[Serie A 1971-1972|1971-1972]], tuttavia non riuscì a convincere appieno l'ambiente bianconero anche per via di alcuni grossolani svarioni, tanto che, nelle ultime e decisive cinque partite di un torneo vinto dai piemontesi sul filo di lana, il tecnico [[Čestmír Vycpálek]] gli preferì la riserva [[Massimo Piloni]].<ref>{{cita web|url=http://sport.tiscali.it/socialnews/Boi/10001/articoli/Piloni-la-riserva-che-insegn-a-Zoff-come-si-diventa-un-Numero-Uno-nella-vita.html|titolo=Piloni, la riserva che insegnò a Zoff come si diventa un Numero Uno nella vita|autore=Nanni Boi|data=12 novembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151125223523/http://sport.tiscali.it/socialnews/Boi/10001/articoli/Piloni-la-riserva-che-insegn-a-Zoff-come-si-diventa-un-Numero-Uno-nella-vita.html|dataarchivio=25 novembre 2015}}</ref> La sua esperienza juventina durò quindi lo spazio di una stagione, poiché nell'estate del 1972 venne ceduto al {{Calcio Napoli|N}}, inserito assieme ad altri giocatori nella trattativa che portò [[Dino Zoff]] in bianconero.<ref>{{cita web|url=http://www.calcionapoli24.it/esclusive/carmignani-a-cn24-due-colpi-e-sara-scudetto-questi-i-nomi-giusti-n141511.html|titolo=Carmignani a CN24: "Vi consiglio due nomi da scudetto. Rafael giovane di prospettiva, ma il vero affare è un altro"|autore=Ciro Novellino|data=17 agosto 2013}}</ref>
In azzurro suscitò la simpatia dei tifosi partenopei che gli perdonarono alcune giocate non precise, affibbiandogli il soprannome "Gedeone".<ref name="Carratelli" >{{cita|Carratelli|p. 199}}</ref> Con i campani disputò cinque stagioni a buon livello, vincendo la [[Coppa Italia 1975-1976]] e sfiorando il titolo nazionale nel campionato del [[Serie A 1974-1975|1974-1975]], chiuso dalla squadra di [[Luís Vinício]] al secondo posto; in questo ultimo frangente si affermò inoltre, ex aequo con Zoff, quale secondo portiere meno battuto del torneo con 19 reti, dietro solo al [[Associazione Sportiva Roma|romanista]] [[Paolo Conti (calciatore 1950)|Paolo Conti]] che ne concesse 15. In generale, a quasi parità di partite giocate subì una decina di gol in più del predecessore friulano e rimase imbattuto per 61 incontri<ref name="Carratelli" />. A Napoli, inoltre, si sposò con una ragazza del luogo.<ref name="Carratelli" />
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