Archie Shepp: differenze tra le versioni
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Dal [[1955]] al [[1959]] studia recitazione al Goddard College ma, a causa dello scarso successo come attore, specialmente dopo il trasferimento a [[New York]], decide di intraprendere la professione di musicista. Per un breve periodo suona in una orchestra [[latin jazz]], ma ben presto si unisce al gruppo del giovane pianista d'avanguardia [[Cecil Taylor]], che ha da poco cominciato a distinguersi tra i pianisti seguaci di [[Thelonious Monk]] per diventare una delle più importanti e controverse figure dell'avanguardia degli anni sessanta. Il nome di Shepp appare in tutti e tre i dischi fondamentali di Taylor. La sua prima esperienza discografica importante a nome proprio arriva insieme al gruppo dei [[New York Contemporary Five]]. Arrivano poi anche i dischi incisi per l'etichetta [[Impulse! Records]] insieme a [[John Coltrane]], che ha per Shepp una profonda ammirazione. Il primo di questi dischi è ''Four for Trane'', in cui partecipa anche l'amico trombonista [[Roswell Rudd]]. Insieme a Coltrane Shepp partecipa nel [[1965]] anche alle sessioni di registrazione per ''A love supreme'', ma nessuna delle registrazioni in cui appare viene poi inclusa nel disco finale.<ref>Queste registrazioni vengono pubblicate per la prima volta in una ristampa nel [[2002]]</ref>
Nel [[1965]] con la pubblicazione di ''[[Ascension (John Coltrane)|Ascension]]'', Shepp e Coltrane diventano gli esponenti di spicco dell'avanguardia newyorchese. Questa situazione diventa emblematica con l'uscita di ''[[New Thing at Newport]]'' in cui una faccia dell'[[Long playing|LP]] è dedicata a Coltrane e l'altra a Shepp. Alcuni critici ritengono che in questa fase Shepp fosse ancora troppo influenzato da Coltrane, e in effetti l'influenza di Coltrane in generale era all'epoca così profonda che quasi nessun sassofonista del tempo è riuscito a evitare che gli fosse mossa questa critica. Nello stesso anno esce anche ''[[Fire Music]]'', in cui si leggono i primi segni dell'afrocentrismo di Shepp. Nell'album viene recitata una poesia di [[Malcolm X]], mentre il titolo è preso dalla tradizione della "musica cerimoniale africana"<ref name=Bettinello>{{cita news|autore=Enrico Bettinello|titolo=20 Essentials: Free Jazz (1961 - 1972)|pubblicazione=[[Blow Up (rivista)|Blow Up]]|data=#203 Aprile 2015|lingua=IT|editore = Tuttle Edizioni}}</ref>. Si nota che Shepp cerca di uscire dai confini del jazz, ma rimane in qualche modo legato alla tradizione del [[bebop]]. Sono notevoli le originali riletture di alcuni [[standard (musica)|standard]] come ''The Girl from Ipanema'' di Jobin.
Anche il disco successivo, nel [[1967]], ''The Magic of Ju-Ju'', prende il nome dalla tradizione africana. All'epoca erano molti i jazzisti afroamericani che stavano prendendo coscienza dell'afrocentrismo e della tradizione musicale del [[Africa|continente africano]]. Shepp continuò a sperimentare lungo tutti gli anni settanta, dando vita a dischi come ''[[Attica Blues]]'' e ''The Cry Of My People''. A partire dal [[1972]] compaiono anche le affermazioni più radicali di Shepp a proposito della libertà dei neri.
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