Modulor: differenze tra le versioni
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Interessanti le analogie presenti tra il tracciato proporzionale del Modulor e le scale musicali, individuate da André Wogenscky:
{{citazione|Le Corbusier [...] fu un grande musicista. Ma la sua musica, invece di svilupparsi nel tempo, si sviluppa nello spazio a tre dimensioni. E, come il musicista, egli si esprime attraverso rapporti: rapporti tra forme, rapporti tra grandezze spaziali, ossia ''proporzioni''; rapporti tra successioni di grandezze spaziali, ossia ''ritmi''. E, dal momento che questi ritmi implicano una ''successione'' nello spazio, forse si potrebbe dire che l'architettura di Le Corbusier è una musica che si dispiega nel "continuo spazio tempo". Che cos'è il Modulor? Non è facile rispondere senza fare, giustamente, un paragone con la musica. Si può dire che il Modulor è una scala, paragonabile approssimativamente alle scale musicali anche se, invece di essere una scala di suoni, è una scala di grandezze spaziali|André Wogenscky<ref name=a>{{cita|Brooks|p. 156|Brooks ''et al''}}.</ref>}}
== Note ==
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