Stanotte e per sempre: differenze tra le versioni
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Il genere del racconto è quello della satira grottesca, che, come ha spiegato Luttazzi, "lavora per accumulazione, a differenza dell'ironia che lavora per sottrazione"<ref name="Lepidezze postribolari">"Lepidezze postribolari" ''[http://books.google.it/books?id=8dFfTt8WFO4C&printsec=frontcover&dq=lepidezze+postribolari&hl=it&sa=X&ei=D6hNUY36HsbBPMH-gdAJ&ved=0CDIQ6AEwAA#v=onepage&q=lepidezze%20postribolari&f=false]''</ref> con l'obiettivo di far percepire allo spettatore il dolore e l'orrore di una vicenda. La trama del racconto è un incubo in cui [[Giulio Andreotti|Andreotti]] sogna di penetrare sessualmente i fori di proiettile che uccisero [[Aldo Moro|Moro]].
Il racconto attiva in un colpo solo tutti i poli satirici, che in un'intervista Luttazzi riassume in "politica, sesso, religione e morte"<ref>[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/200707articoli/23592girata.asp la stampa.it 11 luglio 2007] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070828185115/http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/200707articoli/23592girata.asp |data=28 agosto 2007 }}</ref>, mettendoli in cortocircuito. Il contrasto tra forma e contenuto, tipico del grottesco, viene ottenuto narrando la vicenda turpe con i toni del [[Romanzo rosa|romanzetto rosa]].
Il titolo ''Stanotte e per sempre'' riprende un verso della commedia [[verista]] ''[[Pagliacci (opera)|Pagliacci]]'' (1892), di [[Ruggero Leoncavallo]], in cui la bella [[Colombina]] dice: ''A stanotte e per sempre tua sarò''.
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"Spettacolo osceno e offensivo", ''la Repubblica.it'', 3 dicembre 2003 [http://www.repubblica.it/2003/l/sezioni/spettacoli_e_cultura/moro/moro/moro.html]</ref>
La vedova Moro, basandosi sui resoconti non veri dei giornali, minacciò di querelare Luttazzi.<ref name="repubblica24nov2003">Luttazzi e l'orrore artistico: "Niente scandalo per Moro" di Donatella Alfonso e Margherita Rubino, tratto da “la Repubblica”, ed. Genova, 26 novembre 2003
La Procura di Genova aprì un'inchiesta per oscenità e così l'Ordine dei Giornalisti. Le accuse caddero dopo la visione della registrazione video dello spettacolo.
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