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Due anni più tardi [[14 a.C.]] un certo [[Marco Vinicio (console 19 a.C.)|Marco Vinicio]] era inviato, in qualità di [[Legatus|Legato imperiale]], sul fronte [[Illiricum|Illirico]] in seguito alle continue ribellioni delle genti dell'area di [[Lubiana|Emona]] e [[Sisak|Siscia]]. La campagna programmata dallo stesso [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]] nel [[13 a.C.]], dopo una sua visita di ad [[Aquileia]], prevedeva l'occupazione dell'intera area illirica e balcanica ed era stata affidata al genero ed amico [[Marco Vipsanio Agrippa|Agrippa]].
L'anno successivo, [[Marco Vinicio (console 19 a.C.)|Marco Vinicio]] fu inviato nella vicina provincia di [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]], come nuovo governatore, sotto l'alto comando del figliastro del ''Princeps'', [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]] (il futuro imperatore). Egli riuscì a condurre il suo esercito lungo il fianco orientale ed in una manovra a tenaglia, occupava l'intera area della Dardania e della bassa valle della [[Sava (fiume)|Sava]] (inclusa la piana di [[Sirmio]]), riuscendo a sottomettere anche i potenti Scordisci.
Nel corso della campagna militare romana del [[12 a.C.]], il comandante romano [[Tiberio]], il futuro imperatore, sottomise i pannoni [[Breuci]], grazie all'alleanza della potente tribù [[celti]]ca (sottomessa l'anno precedente) degli Scordisci,<ref>{{cita|Velleio Patercolo|II, 39.3}}; {{cita|Cassio Dione|LIV, 31.3}}.</ref> tanto che per questi successi gli furono decretati gli ''[[Trionfo|ornamenta triumphalia]]''.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIV, 31.4}}.</ref> E al termine di queste operazioni, o più probabilmente con la conclusione della [[rivolta dalmato-pannonica del 6-9]] il loro territorio era organizzato nella nuova provincia di [[Mesia]] entrando a far parte anche delle truppe [[Truppe ausiliarie dell'esercito romano|ausiliarie]]<ref>{{AE|1958|73}} ([[Pannonia (provincia romana)|Pannonia inferiore]], Novi Slankamen / Acumincum): ''Titus Flavius Proculus princeps'' '''praefectus Scordiscorum''' ''annorum XXXXI hic situs est Titus Flavius Dulcis pater filio suo pientissimo fecit''.</ref>. == Note ==
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