Sciacca: differenze tra le versioni

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La cittadina di Sciacca si trova sulla costa del [[Canale di Sicilia]] tra le foci dei fiumi Platani e Belìce, a circa 65 metri s.l.m.
[[File:Lokatie van Sciacca op Sicilië.png|left|thumb|Posizione di Sciacca nella Sicilia; in viola la provincia di Agrigento presso la quale sorge]]
La città si affaccia al mare unicamente dal lato meridionale tramite un lungo sperone (detto Coda di Volpe ) della rupe bianca di Cammordino. Ad est s'innalza il [[Monte San Calogero (Sciacca)|monte Kronio]] alto 386 metri, alle cui falde scaturiscono, per un percorso di circa sei chilometri, le famose acque termali; a nord la cittadina è protetta pure qui dalla collina calcarea di San Calogero (o Monte Kronio), noto per la sua enorme [[basilica]] sul punto più alto della collina, per le sue stufe dalle proprietà terapeutiche e per le sue grotte; ad ovest il paesaggio si interrompe nel Capo San Marco, capo rinominato per la sua bellissima spiaggia e che dà le spalle alle coste africane.
Attraversano il terreno saccense i fiumi Verdura e Foce di Mezzo (che sfocia in contrada Foggia)
 
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[[File:Castello1.jpeg|thumb|Castello Luna|250px|right]]
[[File:Sciacca; Castello incantato - incubo di teste -.jpg|thumb|Castello incantato - incubo di teste -]]
Particolare attenzione meritano le torri: la Torre Campanaria si trova nella salita di San Michele a poca distanza dalla Chiesa di San Michele, risalente al [[1550]]. La Torre medievale si trova all'angolo della via Molinari e risale al XV secolo. La Torre del Pardo si trova in via Incisa (appartenente prima agli Incisa e poi al mercante catalano Antonio Pardo<ref>{{Cita web|url = http://www.sicilie.it/sicilia/Sciacca_-_Torre_del_Pardo|titolo = Sciacca - Torre del Pardo|accesso = 2016-02-05|sito = www.sicilie.it}}</ref>) risale al XV secolo e si compone di tre piano ( nel primo abbiamo una finestra la cui cornice è retta da due [[Cariatide|cariatidi]]) .
 
==== Castello Nuovo ( o dei conti Luna ) ====
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==== Archeologia ====
Nelle acque al largo del picco Cammordino (chiamato anche Coda di Volpe e sottostante alle terme), sono state rinvenute alcune parti di 2 imbarcazioni medioevali francesi risalenti al [[XVI secolo]], oggi conservate nella sede del Comune di Sciacca. Fra questi 3 cannoni di bronzo: su uno è riportata la salamandra che estingue il fuoco, simbolo del potere di Francesco I In uno po è disegnata una F (abbreviazione di [[Francesco I di Francia|Francesco I)]],su un altro le incisioni B e D con un'incisione di un fiore a cinque petali mentre sull'ultimo , tortile quasi come fosse una colonna, una B (segno di abbreviazione che sta per Peter Bande ,artigiano francese che oltre per il re di Francia fuse cannoni per il re [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII di Inghilterra]]). L'origine di tali reperti può essere riconducibile al 1553 ,quando le flotta ottomana di [[Mustafa Pascià]] insieme alla flotta francese attaccarono la Sicilia Occidentale al fine di indebolire la cattolicissima Spagna .Molte città siciliane furono saccheggia e rase al suolo (come [[Licata]] che fu data alle fiamme ) ma Sciacca ,grazie a uno stratagemma di [[Antonino Amodei]], riuscì a salvarsi e costrinse gli incursori a reimbarcarsi.<ref>{{Cita web|url = https://www.academia.edu/10961448/Cannoni_francesi_nel_mare_di_Sciacca_Archeologia_Viva_luglio-agosto_1997_pp._36-45_Note_preliminari_sul_rinvenimento_di_un_relitto_francese_nelle_acque_di_Sciacca_Atti_XI_Rassegna_di_Arch._Sottom._di_Giardini_Naxos_4_ottobre_1996|titolo = Cannoni francesi nel mare di Sciacca, Archeologia Viva, luglio-agosto 1997, pp. 36-45 = Note preliminari sul rinvenimento di un relitto francese nelle acque di Sciacca, Atti XI Rassegna di Arch. Sottom. di Giardini Naxos, 4 ottobre 1996|accesso = 2015-12-22|sito = www.academia.edu}}</ref>
 
Tra la contrade Galenzo Aquilea e San Giorgio è presente un [[dolmen]] datato circa tre millenni avanti Cristo ; in contrada Carabollace è stato rinvenuto un insediamento, ceramiche e lucerne africane risalenti al X e XI secolo (probabilmente di origine [[Vandali|vandala]])<ref>{{Cita web|url = http://www.fastionline.org/excavation/micro_view.php?fst_cd=AIAC_2474&curcol=bibliog|titolo = FASTI - Record View Page: AIAC_2474|accesso = 2015-11-01|sito = www.fastionline.org}}</ref>
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=== Turismo ===
Le terme, il carnevale e il mare sono i settori chiave per lo sviluppo turistico del paese. Grazie soprattutto al suo mare ed ai suoi lidi, la città sta vivendo quello sviluppo tanto sospirato che promette bene per un futuro migliore. Ad est il primo lido che s'incontra è quello dello ''Stazzone'' (''Lido Esperanto'') , un mare pieno di scogli e un'acqua limpida. Poi i lidi del ''Lido Salus'', della ''Tonnara'' e della ''Foggia'' presentano fondali prevalentemente sabbiosi. Si susseguono le località di ''Renella'', ''San Marco'' e ''Maragani'', cui s'alternano insenature ora rocciose ora sabbiose, ma che vengono considerate dai sub e dai bagnanti veri paradisi. A ovest (verso la strada per [[Ribera]] ) si trovano la spiaggia della ''Fornace'', prevalentemente rocciosa e in cui si trova un tubo da cui esce l'acqua delle ''piscine Molinelli'', la spiaggia di ''Sovareto'' con sabbia finissima, quella di ''San Giorgio'', San ''Giovanni Rotondo'', ''Timpi Russi,'' ''Lumia'' e ''Macauda''. In ''contrada Raganella'' (verso lo sbocco per [[Menfi]]) abbiamo la spiaggia di ''Bertolino'', famosa per la sua natura rocciosa e per la sua pineta
 
Le tradizioni popolari fanno tesoro delle feste religiose, delle sagre e del teatro popolare. Anche queste sono divenute un richiamo turistico non da poco. Tra le feste religiose, è particolarmente importante le feste dell'Ascensione e di Pasqua, la festa campestre di San Calogero sul Monte Cronio e la festa di Mezz'agosto.<br />