Guido Melli: differenze tra le versioni

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===I primi anni===
 
Nato in una famiglia [[ebrei | ebrea]] di commercianti il 14 maggio [[1900]], figlio di Vittorio e Regina Levi, Guido, sin dall'infanzia, venne educato dalla madre al rispetto dei [[principi di fede ebraica | precetti religiosi ebraici]]. Come era consuetudine nelle famiglie benestanti della città di Ferrara, compì inizialmente studi regolari presso le migliori scuole cittadine e si iscrisse al Liceo Classico Ludovico Ariosto, dove si diplomò all’età di soli diciassette anni.<ref name=":1" /> Proseguì quindi il suo percorso formativo iscrivendosi, nel [[1917]], presso la [[Medicina | Facoltà di Medicina]] e [[Chirurgia]] di Ferrara, dove si distinse sin da subito dagli altri suoi colleghi per la spiccata abilità in [[dissezione (anatomia) | sala settoria]]<ref name=":1">[http://www.treccani.it/enciclopedia/guido-melli_(Dizionario-Biografico)/Gaetana Silvia Rigo, 2009, Dizionario Biografico degli italiani Treccani]</ref>. Nel frattempo, diretto dal Professor [[Nazareno Fiberti]], condusse i primi studi sperimentali nel Laboratorio di [[Patologia generale]]. Al terzo anno di corso si trasferì presso l’[[Università di Firenze]], dove fu allievo interno nell’Istituto di [[Patologia speciale | Patologia Speciale Medica]] e [[Metodologia Clinica]], diretto dal Professor [[Cesare Frugoni]]. Fu proprio qui che il 17 luglio [[1923]] si laureò a pieni voti e con la lode, discutendo una [[metodo scientifico | tesi sperimentale]] sull' [[urobilinogeno | urobilunuria]].<ref name=":1" />
 
===La carriera===
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====Gli anni a Milano====
Il 1°º dicembre [[1949]] venne chiamato a Milano per occupare la cattedra di Patologia medica presso l'Università, assumendo inoltre il compito di dirigere un reparto di medicina all'interno dell'[[Ospedale Luigi Sacco]]. Tra il [[1966]] e il [[1967]] assunse anche la cattedra di [[Clinica medica]]. Nel [[1968]] Melli scoprì insieme ai suoi collaboratori della Clinica medica dell'[[Università di Milano]] l'utilità della [[globuline | globulina]] anti-linfocitaria nei [[trapianto renale|trapianti renali]]<ref> F.Pi., Il siero che permette i trapianti, Corriere della Sera, 3 dicembre 1985</ref>
. Nella nuova sede di Milano Melli fondò la scuola di specializzazione in [[nefrologia]] medica e nel [[1969]] collaborò insieme ad altri suoi colleghi dell'Istituto di [[Clinica chirurgica]] alla fondazione del primo centro milanese di [[emodialisi]]. La sua grande fama e il suo perseverante impegno nella ricerca lo portarono a ricoprire ruoli molto importanti: dal [[1953]] al [[1972]] fu membro del consiglio dirigente della [[Società italiana di medicina interna]] (SIMI);
{{Citazione|Fu fra la fine di aprile e i primi di maggio che, nel 1921, s’ebbe l’annuncio di una delle maggiori scoperte nel campo terapeutico. Per quell’avvenimento memorabile, oggi, milioni di diabetici, in ogni parte del mondo, hanno la possibilità di vivere normalmente come esseri sani tutelati da un farmaco-prodigio. E va gran merito al "centro per lo studio del diabete" cui presiede il professor Guido Melli, direttore della Clinica Medica dell’Università di Milano, aver promosso, nella ricorrenza di quella data famosa, un convegno internazionale alla Fondazione Giovanni Lorenzini, in via Bremo 65, a partire dalle ore 15 di oggi, sul tema "L’insulina nella ricerca e nella clinica"<ref>Mario Musella, I prodigi dell’insulina, Corriere della Sera, 24 aprile 1971</ref> |Mario Musella|}}Durante il triennio [[1965]]-[[1968]] esercitò la carica di Presidente all'interno della Società italiana di allergologia, dirigendone in questo stesso periodo la rivista bimestrale [[Folia Allergologica]]; fondò la [[Società italiana di immunologia e immunopatologia]] e fu Presidente della relativa rivista ''[[Italian Journal of Immunology and Immunopathology]]''. Durante la permanenza a Milano, la sua ricerca scientifica si basò principalmente sull'[[immunologia]] e sull'ipertensione.<ref name=":1" />
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====Le dimissioni dalla Società Italiana di Allergologia e la fusione dell’immunologia con l'allergologia====
La storia dell’allergologia e immunologia clinica in Italia ebbe inizio nei primi anni del ‘ [[XX secolo | 900]] grazie agli studi sulle allergie, compiuti da Cesare Frugoni, [[Giuseppe Sanarelli]] ed [[Amilcare Zironi]]. Questi studi destarono subito l’interesse del mondo scientifico e portarono alla luce la prima rivista europea di allergologia: ''[[I Quaderni dell’Allergia]]''.
La Società Italiana Allergologica, crocevia per gli studi degli [[allergologia | allergologi]] e dei cultori delle più diverse branche delle [[scienze biologiche]] e cliniche, si proponeva di organizzare, con periodicità biennale, i Congressi Nazionali a partire da quello del [[1954]], e di stimolare e favorire la partecipazione italiana a quelli internazionali.<ref>[http://www.siaaic.org/?page_id=2140 Storia della Società di Allergologia e Immunopatologia, Le origini]</ref>