Dottrine cristologiche dei primi secoli: differenze tra le versioni

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La dottrina nestoriana fu combattuta duramente da [[Cirillo di Alessandria]] e venne condannata dal [[Concilio di Efeso]] del [[431]]. I nestoriani si rifugiarono in [[Persia]], fondando la [[Chiesa Nestoriana]], e svolsero una grande attività missionaria in [[India]] ed in [[Cina]] finché su di loro non si abbatterono le persecuzioni dei principi mongoli musulmani, che ridussero i nestoriani a poche migliaia di fedeli.
 
==Monoteletismo (o monotelismo)==
==Monotelismo==
Questa [[eresia]] del [[VII_secolo|VII secolo]] affermava l'esistenza in [[Gesù]] di una sola volontà (''mónos'' + ''thélein''): la volontà umana, fisica, di Gesù sarebbe stata determinata nel suo agire terreno dalla volontà divina. Il monotelismomonoteletismo in qualche misura può essere considerato una ripresa attenuata del monofisismo, con però l'accento spostato dall'unità della natura all'unità della volontà: i monoteliti ritenevano infatti che la natura umana fosse subordinata a quella divina, pur conservando la distinzione fra le due nature.
Questa dottrina, formulata per la prima volta da [[Severo d'Antiochia]] agli inizi del [[V_secolo|V secolo]], fu rielaborata nel [[VII_secolo|VII secolo]] dal patriarca di [[Costantinopoli]] [[Sergio]], al fine di ricomporre l'unità fra l’ortodossia ed il [[monofisismo]], facendo nascere un acceso ed intricato dibattito.
Il [[III Concilio di Costantinopoli]] ([[680]]-[[681]]) risolse la questione, affermando l’esistenza in [[Gesù|Cristo]] di due distinte volontà, ciascuna secondo la sua diversa natura, ma sempre concordi perché trovano la loro unità nella persona di [[Gesù|Gesù Cristo]].