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[[File:S. Kragujevic, Ivo Andric, 1961.jpg|thumb|right|220px|Ivo Andrić, 1961]]
Ivo Andrić, figlio di Antun Andrić e Katarina Pejić, nacque a [[Travnik]] (Bosnia) nel 1892. Visse con i genitori a Sarajevo fino all'età di due anni, quando il padre morì e quindi fu costretto a trasferirsi da una zia a [[Višegrad|Visegrad]]. Nonostante il trasferimento Andrić studiò a Sarajevo<ref>{{Cita pubblicazione|autore=E. D. Goy|anno=1963|titolo=The Work of Ivo Andrić|rivista=The Slavonic and East European Review|volume=41|numero=97|pp=301-26}}</ref> dove divenne membro attivo di numerose organizzazioni giovanili nazionali.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Marko Prelec|anno=1997|titolo=The Origins of Yugoslav Revolutionary Politics: The Nationalist Youth among the Habsburg South Slavs, 1908-1914|rivista=Yale University|volume=|numero=}}</ref> A causa del suo spirito nazionalista venne imprigionato nel 1914 dalla polizia austroungarica, che sospettava un suo coinvolgimento nell'assassinio di Francesco Ferdinando, venendo rilasciato solamente dopo l'amnistia del 1917. Dopo la guerra si dedicò allo studio della storia e della letteratura slava nelle università di [[Zagabria]] e [[Graz]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Milan V. Dimić|anno=1985|titolo=Ivo Andrić and World Literature|rivista=Canadian Slavonic Papers|volume=27|numero=3|pp=269-83}}</ref> Lavorò come diplomatico per il Regno di Jugoslavia dagli anni '20 agli anni '40, diventando ambasciatore jugoslavo in Germania nel 1939. Nel 1941, quando la Germania invase il suo paese, ritornò a [[Belgrado]], dove visse in un appartamento di un amico fino alla fine della guerra, scrivendo alcuni dei suoi più famosi romanzi, tra cui il [[Il ponte sulla Drina|''Il'' ''Ponte sulla Drina.'']]
Nel 1958 sposò Milica Babić una costumista del Teatro Nazionale Serbo, la quale morì dieci anni dopo.
Nel 1961 vinse il premio Nobel per la "forza epica con la quale ha tracciato temi e dipinto destini umani segnati dalla storia del suo paese".<ref>{{Cita web|url=<http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/literature/laureates/1961/andric-facts.html>|titolo="Ivo Andric - Facts". Nobelprize.org. Nobel Media AB 2014. Web. 31 Jan 2018.}}</ref> In seguito le sue opere vennero tradotte in moltissime lingue. Nel 1964 venne nominato professore ''Honoris causa'' dell'Università di Cracovia. In seguito Andrić ridusse molto la sua attività letteraria e la sua salute cagionevole lo costrinse a lunghe permanenze in ospedale.
== Opere ==
=== Elenco per data ===
* 1918 Ex Ponto
* 1920 Nemiri
* 1920 Put Alije Đerzeleza.
* S. B. Cvijanović, Belgrade (novella)
* 1924 Pripovetke I. Srpska književna zadruga, Belgrade
* 1931 Pripovetke. Srpska književna zadruga, Belgrade
* 1936 Pripovetke II. Srpska književna zadruga, Belgrade
* 1945 Izabrane pripovetke. Svjetlost, Sarajevo
* 1945 Na Drini ćuprija. Prosveta, Belgrade
* 1945 Travnička hronika. Državni izdavački zavod Jugoslavije, Belgrade
* 1945 Gospođica. Svjetlost, Belgrade
* 1947 Most na Žepi: Pripovetke. Prosveta, Belgrade
* 1947 Pripovijetke. Matica Hrvatska, Zagreb
* 1948 Nove pripovetke. Kultura, Belgrade
* 1948 Priča o vezirovom slonu. Nakladni zavod Hrvatske, Zagreb
* 1949 Priča o kmetu Simanu. Novo pokoljenje, Zagreb
* 1952 Pod gradićem: Pripovetke o životu bosanskog sela. Seljačka knjiga, Sarajevo
* 1954 Prokleta avlija. Matica srpska, Novi Sad
* 1958 Panorama. Prosveta, Belgrade
* 1960 Priča o vezirovom slonu, i druge pripovetke. Rad, Belgrade
* 1966 Ljubav u kasabi: Pripovetke. Nolit, Belgrade
* 1968 Aska i vuk: Pripovetke. Prosveta, Belgrade
* 1976 Eseji i kritike. Svjetlost, Sarajevo (opera postuma)
* 2000 Pisma (1912–1973): Privatna pošta. Matica srpska, Novi Sad (opera postuma)
== Citazioni ==
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