Azeglio Vicini: differenze tra le versioni

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== Carriera ==
=== Giocatore ===
{{dx|[[File:Azeglio Vicini 1962.jpg|thumb|upright|left|Vicini con la maglia della Sampdoria nel 1962.]]}}
 
Nei primi anni di carriera si mette in luce da calciatore contribuendo alla promozione in massima serie del [[Vicenza Calcio|L.R. Vicenza]], club con cui fa il suo esordio in [[Serie A]] il 25 settembre 1955 nella gara interna con l'Internazionale (0-2). Passa alla Sampdoria e con i blucerchiati disputa sette campionati consecutivi nella massima serie, prima di scendere in Serie B con la maglia del Brescia.
 
Con le rondinelle esordisce il 15 settembre 1963 a [[Varese]] in [[Varese Calcio|Varese]]-Brescia (4-0), sfiorando la promozione, che ottiene l'anno successivo contribuendo a riportare il Brescia in Serie A dopo 17 anni di cadetteria. A Brescia chiude la carriera di calciatore e nel 1967-68 iniziaincomincia quella di allenatore che gli darà grandi soddisfazioni.
 
=== Allenatore ===
La sua prima esperienza è sulla panchina del [[Brescia Calcio|Brescia]], nel campionato 1967-68, e si concluderà con la retrocessione delle rondinelle in serie B. Già nel [[1968]] entra a far parte del settore tecnico della nazionale<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfoglio.it/sport/2018/01/31/news/azeglio-vicini-morto-a-85-anni-ct-mondiali-italia-90-176141/|titolo=Addio Vicini, l'allenatore che amava il posto fisso|autore=Giovanni Battistuzzi}}</ref>, a soli trentacinque anni. Il primo incarico di una certa rilevanza è però la guida della [[Nazionale Under-23 di calcio dell'Italia|nazionale Under-23]], affidatagli nella stagione 1975-76 con cui disputa il campionato europeo di categoria.
[[File:Azeglio Vicini 75-76.jpg|thumb|left|upright|Vicini all'epoca del suo incarico di selezionatore delle nazionali azzurre U-21 e U-23.]]
 
Dall'anno successivo gli è affidata l'[[Nazionale Under-21 di calcio dell'Italia|Under-21]] (dopo che la [[UEFA Champions League 2016-2017|UEFA]] ha riservato il campionato europeo giovanile a tali nazionali), incarico che porterà avanti per ben dieci anni. Ai campionati europei Under-21 ottiene tre volte la qualificazione ai quarti di finale ([[1978]], [[1980]] e [[1982]]), arrivando alla semifinale nel [[1984]] e nell'edizione del [[1986]] si piazzò al secondo posto perdendo ai rigori la finale contro la [[Nazionale di calcio della Spagna|Spagna]].
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Alla guida della nazionale ha lanciato fin dalla sua prima partita giocatori destinati a diventarne cardini della sua gestione, come [[Walter Zenga]] e [[Roberto Donadoni]].<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/04/28/italia-tre-gol-tanta-noia.html|titolo=Italia, tre gol e tanta noia|autore=Gianni Mura|pubblicazione=la Repubblica|data=28 aprile 1988|p=23}}</ref> Conduce gli azzurri agli [[Campionato europeo di calcio 1988|europei del 1988]] in Germania, giungendo fino alla semifinale dove sotto una pioggia battente a Stoccarda arriva la sconfitta per 2-0 contro l'[[Nazionale di calcio dell'Unione Sovietica|Unione Sovietica]]. Rimane alla guida degli azzurri anche per il biennio successivo, con il compito di guidare la nazionale ai [[Campionato mondiale di calcio 1990|mondiali di Italia '90]]. Sconfitti in semifinale dall'{{NazNB|CA|ARG}} ai [[tiri di rigore]], gli azzurri giungono terzi, battendo l'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]] nella ''finalina'' di [[Bari]] (2-1 il risultato).
 
Confermato per altri due anni, Vicini è rimasto [[commissario tecnico]] della nazionale fino all'ottobre [[1991]], quando ha fallito la qualificazione per gli [[campionato europeo di calcio 1992|Europei del 1992]] ed è stato sostituito da [[Arrigo Sacchi]]. Fatale la sconfitta per 2-1 ada Oslo contro la Norvegia ede il pareggio (0-0) a Mosca contro l'Unione Sovietica, qualificata quindi al posto degli azzurri. Ha poi allenato per brevi periodi [[Associazione Calcio Cesena|Cesena]] e [[Udinese Calcio|Udinese]], nel 1995-96 è stato consigliere tecnico del Brescia, prima di assumere la presidenza dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio. Ha ricoperto per lungo tempo la carica di Presidente del Settore tecnico della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] per poi cedere il testimone a [[Roberto Baggio]], da lui allenato in azzurro durante il [[Campionato mondiale di calcio 1990]] tenutosi in Italia<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/02-08-2010/baggio-accetta-offerta-71653311511.shtml|titolo=Baggio accetta l'offerta: torna azzurro in Figc|editore=gazzetta.it|data=2 agosto 2010|accesso=15 maggio 2014}}</ref>, il 4 agosto [[2010]].
 
== Statistiche ==