Giovanni D'Alessandro: differenze tra le versioni
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Appassionato d'arte e di letteratura anglosassone, D'Alessandro vince il [[premio Scanno]] nel [[2004]] con ''[[I fuochi dei kelt]]'', romanzo che narra l'epopea dei [[Celti]] durante l'invasione dei romani di [[Giulio Cesare]]. A due anni di distanza, pubblica per [[Rizzoli editore|Rizzoli]] ''La puttana del tedesco'' (2006), in cui racconta una struggente storia d'amore nell'[[Abruzzo]] occupato dai nazisti. Nel recensirlo, Ferdinando Castelli riconosce nell'opera "saldezza di struttura, armoniosa fusione di storia e d'invenzione, sensibilità poetico-narrativa, acutezza d'indagine psicologica, capacità di coinvolgere il lettore nelle vicende narrate".<ref>Ferdinando Castelli, "Un romanzo di Giovanni D'Alessandro", in ''La Civiltà Cattolica'', 2 giugno 2007</ref> Il libro ottiene il [[Premio Fenice Europa]] [[2007]].
La fine del primo decennio del secolo si rivela particolarmente creativa per D'Alessandro, che è di nuovo nelle librerie nel [[2008]] con il suo primo libro di racconti, ''Il guardiano dei giardini del cielo'', vincitore del Premio Maiella, e con le opere ''Sulle rovine di noi'' (2009) e ''Soli'' (2011). Sempre per [[Edizioni San Paolo]], l'autore pubblica nel [[2013]] ''La tana dell'odio''.
Vive e lavora a [[Pescara]].
==Opere==
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