Il bambino con il pigiama a righe (film): differenze tra le versioni

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precisazioni
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Un giorno, a seguito della promozione del padre, Bruno viene costretto a lasciare la città e tutti i suoi amici per trasferirsi in una casa di campagna insieme alla famiglia.
 
Poco dopo il suo arrivo, il bambino scopre per caso che vicino alla sua nuova abitazione, sorge un [[campo di concentramento]] (all'inizio Bruno credeva che fosse una fattoria con contadini). Improvvisamente catapultato in una vita monotona e solitaria, circondato solo da domestici e soldati, il bambino inizia ben presto ada esplorare i dintorni della tenuta; riesce così a scoprire un passaggio, che lo conduce fino ai confini del campo di concentramento.
 
Lì, conosce Shmuel, un bambino [[ebreo]], suo coetaneo. Nonostante tra i due vi sia del filo spinato e unail incomprensibiletentativo tendenzadegli adadulti di infondere odio verso la razza ebraica, Bruno si dimostra fin da subito estraneo ai condizionamenti. Tra i due bambini nasce infatti una profonda amicizia. I due giocano, nei limiti fisici (dato il filo spinato) del possibile.
 
Un giorno, appena prima di trasferirsi di nuovo, Bruno si traveste da ebreo, scava una fossa e raggiunge Shmuel. I due andranno alla ricerca del papà di Shmuel, quando però dovrannovengono sottoporsirastrellati all'interno del campo e sottoposti a unaun'apparente doccia in una camerata, che è in realtà una [[camera a gas]] nella quale moriranno.
 
La madre notando la scomparsa di Bruno, manda tutta la famiglia a cercarlo, quando purtroppodi scoprironofronte laalla tristebuca notiziaper l'ingresso del campo trovano i vestiti del figlio e si rendono conto di quanto avventuo.
 
== Riferimenti alla realtà ==