Piano Wahlen: differenze tra le versioni
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== Impatto ==
[[Image:Rationierung02.jpg|thumb|right|buoni di razionamento in vigore dal 9 ottobre 1940 al 24 giugno 1948]]
Il piano non fu un pieno successo in quanto si poggiava su ipotesi che non si concretizzarono. Le importazioni di derrate continuarono, mentre la disoccupazione fu praticamente inesistente. Il piano iniziale fu rivisto con una riduzione delle superfici sfruttabili da 500000 a 350000 ettari. L'autosufficienza alimentare del paese non venne raggiunta e il massimo della produzione interna arrivò a coprire solo il 59% del fabbisogno<ref>{{fr}} [http://icp.ge.ch/po/cliotexte/la-seconde-guerre-mondiale/suisse.2e.guerre.mondiale.html Textes sur la Suisse pendant la Seconde Guerre mondiale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090924001231/http://icp.ge.ch/po/cliotexte/la-seconde-guerre-mondiale/suisse.2e.guerre.mondiale.html |data=24 settembre 2009 }}</ref>. Altre fonti indicano un tasso che passò dal 52% di prima della guerra a un massimo
Malgrado i suoi limiti, il Piano Wahlen rafforzò la determinazione del popolo svizzero a garantire la propria indipendenza e trasmise al popolazione una percezione di riserve sufficienti. Questo interesse non ebbe gli stessi effetti nella classe politica, militare e industriale. Ogni settore rivendicava la propria importanza nella difesa nazionale con bisogni in manodopera spesso incompatibili. Critiche si levarono dal mondo agricolo che vedeva le proprie terre ridursi in particolare per gli allevatori di bestiame.
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