Vetrego: differenze tra le versioni

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|Nome ufficiale=
|Panorama=Wiki_Vetrego_23giu07_IMG_3421.JPG
|Didascalia=La piazza di Vetrego
www.parrocchiavetrego.it
|Stemma=
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I secoli successivi alle invasioni barbariche provocarono nella zona l'impaludamento e la formazione di boscaglie, come ricorda la località di "Roncoduro" (attuale svincolo del [[Passante di Mestre]]), dal verbo medievale ''roncare'', luogo da dove si è dovuto sterpare e divellerre piante per rimettere a coltura il terreno.<ref>Giorgio Vecchiato - C'era una volta Vetrego (pagine per una storia del paese)- ed. Almigivec Computer Editions - Mirano, 1997</ref>
Questa operazione di disboscamento e bonifica deve essere stata lunga e faticosa, se ancora nel [[1117]], il toponimo diventa "Vitrico" o "Vitricum", da ''Vetere ricuum'', cioè antico luogo paludoso.<ref> Emilio Perizzolo, Ad immagine della nostra terra – Vetrego, i vetreghesi e la loro storia – p4 - Mirano 1986 </ref>
Sembra, secondo il professor [[Gerhard Rohlfs (filologo)|Gerhard Rohlfs]], che il toponimo Vetrego , come pochi altri con "la strana desinenza in ''–ego , - ega'' " presenti nel nord Italia (Levego (frazione di [[Belluno]]) , il fiume [[Marzenego]], [[Albignasego]], Resinego (località di [[San Vito di Cadore]]), il monte Tranego -Belluno) possa essere assegnato come origine a popoli di origine preindoeuropea o paleoveneta.Visto che "è presumibile che accanto ai Liguri, ai Veneti e agli Etruschi, altri popoli [...] abbiano lasciato tracce nella toponomastica locale."<ref>Gerhard Rohlfs Studi e ricerche su lingua e dialetti d'Italia. Sansoni, Firenze, 1972 cit. in "Perizzolo Emilio - op. cit. g 5 </ref>
 
==Il territorio==
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Il territorio della frazione confina con le frazioni di: [[Marano Veneziano]] (Comune di [[Mira (Italia)]]), Mirano capoluogo, la località Formigo di [[Scaltenigo]], [[Ballò]], la località Roncoduro di Cazzago (Comune di [[Pianiga]]), la località Molinella di Mira Taglio, comune di Mira (VE).
 
Il governo delle acque dei fiumi [[Muson Vecchio|Muson]], [[Naviglio del Brenta|Brenta]] e Serraglio e tutti i corsi d'acqua che lo attraversano, realizzati dalle diverse bonifiche che si sono via via succedute (romane, benedettine, veneziane), è sempre stata fondamentale per la sopravvivenza della frazione. I rii Pionca, Volpin e Cognaro nascono come derivazione dal fiume [[Tergola]] nella zona tra Codiverno (Vigonza) e Sant' Andrea di Campodarsego. Gli altri (Comuna, Comunetto, Cesenègo) sono dei scoli artificiali presenti già nelle bonifiche veneziane del 1650. <ref> Giorgio Orfeo Vecchiato - ''C'era una volta Vetrego -Storia e cultura popolare ''- seconda edizione Roma 2016- p 58-59 </ref>
 
===I vari "''tagli''" del territorio===