Capra pyrenaica pyrenaica: differenze tra le versioni

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Lo '''stambecco dei Pirenei''' (''Capra pyrenaica pyrenaica'') era una [[sottospecie]] dello [[stambecco spagnolo]].
Un tempo, il suo areale si estendeva dai [[Pirenei]] francesi e spagnoli fino al [[Paese Basco]], alla [[Navarra]] ed alla [[Catalogna]] settentrionale. Era conosciuta con il nome locale "'''bucardo'''".
 
== Descrizione ==
Lo stambecco dei Pirenei possedeva un pelo corto che diventava spesso nel periodo invernale. Nel periodo estivo, il maschio aveva la pelliccia marrone con diverse parti nere, come le gambe, il collo e la testa, mentre d'inverno il colore tendeva ad essere uniforme su tutto il corpo. La femmina possedeva una pelliccia marrone su tutto il corpo sia d'inverno che d'estate. Il maschio possedeva corna grosse e ricurve, permanenti, con un colore tendente al grigio. La femmina aveva anch'essa le corna, seppur molto più picole. I piccoli erano colorati come le femmine nel primo anno di vita.
 
== Comportamento e riproduzione ==
A seconda della stagione, gli stambecchi migravano. Nel periodo primaverile salivano sulle vette più alte, dove poi si accoppiavano con le femmine. Durante l'inverno, gli stambecchi scendevano a valle. Le femmine si separavano dai maschi nel periodo primaverile. Nel mese di Maggio, le femmine partorivano un singolo cucciolo o, più raramente, due.
 
== Habitat ==
La specie viveva prevalentemente sui Pirenei francesi e spagnoli, con alcune estensioni nei paesi confinanti. Alcune fonti citavano la sua presenza anche in Portogallo. Fino al [[Secolo XIV|XIV secolo]], la popolazione di Stambecco dei Pirenei era piuttosto abbondante, ammontava a circa 50.000 esemplari. La caccia spietata e la competizione con specie domestiche di capra, ridusse drasticamente l'areale e la popolazione dello stambecco, fino a ridurlo a poche centinaia di esemplari. Tra il [[Secolo XIX|XIV secolo]] e il [[Secolo XX|XX secolo]], il loro numero scese al di sotto dei 100 individui, e nella seconda metà del 1900, una popolazione di appena 40 esemplari sopravviveva nel [[Parco Nazionale di Ordesa]], in provincia di [[Huesca]], in [[Spagna]].
 
== Estinzione ==
ATra partirefine daldegli [[1900]],anni il'80 loroe numerol'inizo eradegli scesoanni al'90, disopravvivevano sottosolamente delledai 1007 unitàagli 11 esemplari. DieciNel anni dopo1996, nela rimanevanoLista appenaRossa 40,classificò concentratilo nellastambecco provinciadei diPirenei [[Huesca]]come inspecie [[Spagna]]"In pericolo critico di estinzione". DopoNonostante ilgli sforzi, fallimentotutti dellei operazionitentativi di recupero di questadella specie fallirono. Nel 1999 morì l'ultimo maschio. L'anno successivo, il 6 Gennaio 2000, l'ultimo esemplarestambecco dei Pirenei vivente, (una femmina di nome Celia), fuvenne trovatoritrovata mortomorta con il 6 gennaio 2000, col collo spezzato adopo causaessere dellastata cadutaschiacciata dida un albero, decretando l'[[estinzione]] della specie.
 
Due giorni dopo, una compagnia di ricerca biomedica si offrì di [[clonazione|clonare]] lo stambecco dei [[Pirenei]] a partire dalle cellule di tessuto ottenute nel [[1999]]: si riteneva che la clonazione fosse più facile di quella, ad esempio, avvenuta con un cucciolo di [[Bos sauveli|gaur]], poiché i meccanismi riproduttivi delle capre sono meglio conosciuti e la loro gestazione è più breve. Tuttavia, non si disponeva di cellule maschili per clonare maschi, quindi sarebbe stato possibile clonare solo esemplari femmina, ma questo sarebbe stato inutile perché, prima o poi, sarebbero morti senza dare continuità alla specie. Fu proposto di accoppiare i cloni con altre sottospecie di stambecco, ma questo avrebbe comportato la nascita di esemplari meticci di stambecco. Si è pensato di creare esemplari maschi sostituendo il [[cromosoma X]] della cellula femminile di stambecco con un [[cromosoma Y]] di un'altra sottospecie, tuttavia non esiste ancora una tecnologia capace di fare ciò.