Yeti: differenze tra le versioni

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Conosciuto anche come ''abominevole uomo delle nevi'', termine originato da un'errata traduzione giornalistica dell'espressione in [[lingua nepalese]] ''Metoh Kangmi'' (letteralmente "uomo-orso delle nevi"), il termine ''Yeti'' deriva invece da ''yeh-teh'' che significa ''"Quella cosa là"'', espressione tipica usata dagli ''[[sherpa]]'' per indicare la mitica creatura.
 
== Descrizione ==
La figura dello yeti dell'Himalaya sembra avere "parentele" simili sparse in tutto il mondo: nella regione [[caucaso|caucasica]] e nella vasta fascia che va dal [[Pamir]], attraverso l'[[Asia Centrale]] e la [[Mongolia]], fino alla [[Siberia]] Orientale vivrebbe l'"''[[Alma (mitologia)|Alma]]''"; sulle montagne della [[Cina]] Centrale, in [[Indocina]] e in [[Malesia]] si nasconderebbe lo ''Xuèrén'' o "uomo selvatico"; negli altipiani della [[Russia]] il ''Chuchunaa''; nel nord ovest americano, tra le [[Montagne Rocciose]] e il [[Oceano Pacifico|Pacifico]], si dice vivrebbe il "''[[Sasquatch]]''" o "''[[Bigfoot]]''".
 
Ogni stato citato ha promosso proprie [[ricerca scientifica|ricerche scientifiche]] per indagare e fare luce sull'effettiva presunta esistenza di queste creature. Ma dal primo presunto avvistamento effettuato dal Colonnello Britannico [[A.L. Waddell]], nel 1889, ad una quota di 5.000 metri di altezza, alla frontiera tra [[Nepal]], [[Tibet]] e [[Bhutan]], sono state avvistate e fotografate solo impronte, con l'eccezione di [[scalpo|scalpi]] e [[pelliccia|pellicce]] rinvenuti e conservati come reliquie da alcuni [[Monachesimo|monaci]], che si sono rivelati poi appartenere a specie animali note. Nel 1980 [[Meng Quingbao]] ha avvistato un migliaio di impronte di cui ha riportato alcuni [[calco|calchi]], addirittura della lunghezza di 46 cm, di forma e dimensioni dissimili da quelle della [[fauna]] circostante conosciuta, oltre ad alcuni peli. C'è chi sostiene che appartengano ad un discendente del [[Gigantopiteco]], vissuto nel tardo [[Pliocene]], ritenuto estinto, ma di cui potrebbero essere rimasti in vita esemplari isolati (cosiddetta "[[specie Lazzaro]]"). Non è mai stato rinvenuto alcun reperto osseo riconducibile direttamente alla leggendaria creatura.
 
Il 17 ottobre [[2013]] gli [[scienziato|scienziati]], confrontando il [[DNA]] di alcuni peli presumibilmente appartenenti allo yeti con quello di un [[orso polare]], hanno stabilito che la creatura leggendaria coinciderebbe in realtà con una sottospecie ibrida di [[orso]], alla base del mito popolare, fornendo così una [[metodo scientifico|prova sperimentale]] alla teoria mitologica sostenuta per primo dall'himalaysta [[Reinhold Messner]] alla fine degli [[anni 1990|anni novanta]].<ref>[http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/gli-scienziati-lo-yeti-e-un-orso-messner-furibondo-non-capiscono-niente-io-l-ho-scritto-50-anni-fa-e-mi-ridevano-dietro/143355/141889?ref=HRERO-1 LO YETI è un ORSO]</ref>
 
== Descrizione ==
Lo yeti viene descritto come un grosso animale, con analogie con le [[scimmia|scimmie]], che vive sull'[[Everest]] o comunque nell'[[Himalaya]]. Si tratterebbe di un essere di altezza compresa tra 1,80 e 2,40 metri per le femmine e dai 2,30 ai 3,15 metri per i maschi, ricoperto di una folta pelliccia bianca o argentata. Avrebbe una lunga capigliatura e braccia lunghe fino alle ginocchia. Gli abitanti del Tibet ipotizzano l'esistenza di due tipi di Yeti: il ''Dzu-teh'' (che significa cosa grossa), più alto (fino ai 3,15 metri di altezza), e il ''Meh-teh'', di altezza più ridotta.
 
Il 17 ottobre [[2013]] gli [[scienziato|scienziati]], confrontando il [[DNA]] di alcuni peli presumibilmente appartenenti allo yeti con quello di un [[orso polare]], hanno stabilito che la creatura leggendaria coinciderebbe in realtà con una sottospecie ibrida di [[orso]], alla base del mito popolare, fornendo così una [[metodo scientifico|prova sperimentale]] alla teoria mitologica sostenuta per primo dall'himalaysta [[Reinhold Messner]] alla fine degli [[anni 1990|anni novanta]].<ref>[http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/gli-scienziati-lo-yeti-e-un-orso-messner-furibondo-non-capiscono-niente-io-l-ho-scritto-50-anni-fa-e-mi-ridevano-dietro/143355/141889?ref=HRERO-1 LO YETI è un ORSO]</ref>
 
=== Avvistamenti ===
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Il 22 settembre [[1921]], il tenente colonnello C. K. Howard-Bury, mentre stava tentando la scalata dell'[[Everest]], percorrendo il sentiero che da Kharta porta a Lhapka-La, vide attraverso il binocolo, su un piano innevato sovrastante, una figura scura dalle sembianze vagamente umane. Quando giunse sul posto, a settemila metri, notò nella neve impronte di piedi nudi dalla forma umana. La notizia raggiunse il mondo civilizzato e diede vita al moderno mito dell'Abominevole Uomo delle Nevi.
 
Nel [[1925]], nella regione del [[ghiacciaio]] Zemu (ad un'altitudine di circa 4500 metri), N.A. Tombazi, fotografo greco della ''[[Royal Geographical Society]]'' di [[Londra]], vide una creatura in movimento circa 300 metri più in basso<ref>[[Alfredo Castelli]], ''L'enciclopedia dei Misteri'', [[Arnoldo Mondadori Editore]], 1993</ref>. Essa scomparve prima che Tombazi potesse preparare la macchina fotografica ma, scendendo, ne rinvenne le impronte. {{Citazione|Indiscutibilmente il profilo della figura era di forma umana, camminava in posizione verticale e si fermava di tanto in tanto a sradicare o tirare alcuni cespugli di rododendro nano. Era nettamente distinguibile in contrasto con il bianco della neve e per quanto potevo vedere, non portava abiti. Dopo circa un minuto si spostò finché divenne invisibile alla vista, sfortunatamente non ebbi il tempo di preparare l'obiettivo della macchina fotografica né di osservare l'oggetto tramite un binocolo. Durante la discesa, due ore dopo, proposi di ispezionare il punto in cui "l'uomo" o la "bestia" era stata osservata. Esaminai le impronte chiaramente visibili sulla superficie della neve.

Erano simili per forma a quella di un uomo, ma lunghe solo 15-17 cm. Contai 50 impronte, ognuna a intervalli regolari di 30- 45 cm. Le orme erano senza dubbio state lasciate da un bipede, la sequenza di impronte non avevano le caratteristiche di nessun quadrupede immaginabile. La folta vegetazione di rododendri impediva ulteriori indagini così riprendemmo la marcia<ref name=cripto>[http://www.criptozoo.com/absolutenm/templates/ominologiatemplate.asp?articleid=43&zoneid=13 Lo Yeti]</ref>|N.A. Tombazi|Unquestionably, the figure in outline was exactly like a human being, walking upright and stopping occasionally to uproot or pull at some dwarf rhododendron bushes. It showed up dark against the snow and, as far as I could make out wore no clothes. [...]<br />They were similar in shape to those of a man, but only six to seven inches long by four inches wide at the broadest part of the foot. The marks of five distinct toes and the instep were perfectly clear, but the trace of the heel was indistinct [...]<ref>[http://www.unmuseum.org/yeti.htm Yeti: Abominable Snowman of the Himalayas]</ref>|lingua=en}}
 
L'8 novembre [[1951]], alle ore 16:00 in punto, mentre stavano raggiungendo il ghiacciaio Menlung sull'Himalaya, gli alpinisti inglesi [[Eric Shipton]] e [[Michael Ward]] e lo [[sherpa]] [[Sen Tensing]], a 6000 metri, notarono una scia d'impronte molto chiare a sud ovest del passo di Melung-Tse. Seguirono la pista per circa 1600 metri, ma dovettero desistere quando questa giunse in prossimità di un crepaccio. Impossibilitati a seguire la misteriosa creatura, fotografarono un'impronta di un piede umanoide, con cinque dita e che misurava 33 X 20 centimetri<ref>[http://www.ndonio.it/media/yeti%20orma.jpg La foto scattata da Eric Shipton e Michael Ward]</ref>. Le impronte erano presenti anche dall'altra parte del crepaccio: ''"Dove le orme attraversavano il crepaccio, era perfettamente visibile il punto in cui la creatura aveva saltato ed usato le sue dita per assicurarsi la presa sulla neve nel ciglio opposto"''.<ref name=cripto/>