Alberto Ronchey: differenze tra le versioni

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==Controversie==
Durante il suo primo incarico ministeriale, nel 1992 decide di esercitare il diritto di prelazione dello Stato per acquistare [[Villa Blanc]] e collocarvi il Circolo ufficiali della Difesa ospitato a [[Palazzo Barberini]], ma viene arrestato il suo direttore generale [[Francesco Sisinni]], con l'accusa di peculato.<ref>{{collegamento interrotto|1=http://archivio.agi.it/articolo/85a2b8adb459b7913877df48707cee83_19930803_arrestato-sisinni-per-villa-blanc-ronchey/?query=pietro_giordano |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_04003_11</ref> Il 3 novembre 1994 il [[Tribunale dei ministri]] scagiona il ministro Ronchey, nel frattempo anch'egli rinviato a giudizio, e il direttore Sisinni.<ref>http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/10/25/vendita-villa-blanc-rinvio-giudizio-chiesto-per.html</ref> Questo procedimento si rivelò poi essere di tale infondatezza che la Suprema Corte di [[Corte suprema di cassazione|Cassazione]] si vide costretta ad aprire un procedimento nei confronti del Pubblico Ministero e del Giudice per le indagini preliminari perché l'arresto risultava essere «il risultato di una attività caratterizzata da negligenza macroscopica nella ricostruzione e qualificazione della fattispecie e della norma applicabile», tanto grave da «compromettere il prestigio dell'ordine giudiziario»<ref>Le motivazioni di sentenza e procedimento sono riportate nell'articolo ''Caso Sisinni: chiesto al Csm il procedimento disciplinare per due magistrati di Roma'', in «L'Osservatore Romano», 20 ottobre 2000.</ref>.
 
==Onorificenze e riconoscimenti==