Autogiro: differenze tra le versioni

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In origine, i primi autogiri avevano il piatto fisso ed utilizzavano comandi aerodinamici simili a quelli degli aerei, ma tali comandi divenivano inefficaci durante l'atterraggio. Nei modelli recenti il sistema è stato abbandonato in favore dei comandi sul rotore: i comandi muovono il piatto in avanti (picchiata), indietro (cabrata), a destra e a sinistra. Non c'è passo ciclico né collettivo; il direzionale è identico a quello degli aerei, mentre il piano di coda è fisso<ref name="History"/>. Solitamente dispone inoltre di un [[freno]] sul rotore.
 
Questo mezzo si confronta in modo complesso rispetto all'aereo e all'elicottero. Rispetto all'aereo, da sempre viene considerato un grande vantaggio dell'autogiro la bassissima [[Stallo aerodinamico|velocità di stallo]]. Un autogiro, per quanto non in grado di rimanere fermo in aria in [[volo stazionario]], può volare a velocità molto più basse di quelle dei velivoli ad ala fissa. Questa caratteristica porta gli autogiri ad avere un inviluppo di velocità maggiore di quello degli altri aeromobili.<ref name = "History">{{Cita web | url = http://www.jefflewis.net/autogyros.html#differences | titolo = Autogyro History and Theory | accesso = 14 ott 2009}}</ref> In altre parole, gli autogiri possono volare in un intervallo di velocità maggiore rispetto a quello degli aerei,<ref name="History"/> in ciò dimostrando migliore flessibilità, ma la maggiore resistenza aerodinamica, porta, a parità di motorizzazione, a velocità massime minori,<ref name = "flightglobal">{{Cita pubblicazione | data = 23 giugno 1927 | titolo = The Guggenheim Competition | rivista = Flight | volume = XIX | numero = 25 | p = 43 | url = http://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1927/1927%20-%200455.html | lingua = inglese | accesso = 14 ott 2009 }}</ref> limitando pesantemente, per esempio, gli impieghi militari.<ref>{{Cita conferenza | autore= Dr. Maziar Arjomandi | data= ottobre 2006 | titolo= The Autogyro | conferenza= School Of Mechanical Engineering | organizzazione= The University of Adelaide | pagine= 8 | url= http://www.mecheng.adelaide.edu.au/~marjom01/Aeronautical%20Engineering%20Projects/2006/group4.pdf | formato= pdf | accesso= 14 ott 2009 | urlmorto= sì | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20080820062137/http://www.mecheng.adelaide.edu.au/~marjom01/Aeronautical%20Engineering%20Projects/2006/group4.pdf | dataarchivio= 20 agosto 2008 }}</ref>
| conferenza= School Of Mechanical Engineering | organizzazione= The University of Adelaide | pagine= 8 | url=http://www.mecheng.adelaide.edu.au/~marjom01/Aeronautical%20Engineering%20Projects/2006/group4.pdf | formato=pdf | accesso= 14 ott 2009}}</ref>
 
Il confronto con l'elicottero è ulteriormente più complesso. Sebbene molti confondano autogiri ed elicotteri, gli autogiri, storicamente più vecchi degli elicotteri, sono macchine che necessitano di una sofisticazione minore, mentre gli elicotteri, pur essendo in grado di eseguire il volo stazionario, ovvero il restare fermi in aria, hanno bisogno di una serie di dispositivi più complessi. Il rotore principale negli autogiri, non è messo in rotazione da motori e quindi non è necessario contrastare coppie in volo<ref name="History"/>. Come conseguenza, gli autogiri a differenza degli elicotteri, non sono dotati di [[rotore di coda]] e hanno comandi più semplici. Per esempio, non è presente il comando collettivo del rotore principale. Le caratteristiche aerodinamiche e la riduzione dei pesi consente, a parità di motorizzazioni, il raggiungimento di velocità maggiori per gli autogiri se paragonati agli elicotteri.<ref>{{Cita conferenza | autore= Dr. Maziar Arjomandi | data= ottobre 2006 | titolo= The Autogyro | conferenza= School Of Mechanical Engineering | organizzazione= The University of Adelaide | pagine= 34 | url= http://www.mecheng.adelaide.edu.au/~marjom01/Aeronautical%20Engineering%20Projects/2006/group4.pdf | formato= pdf | accesso= 14 ott 2009 | urlmorto= sì | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20080820062137/http://www.mecheng.adelaide.edu.au/~marjom01/Aeronautical%20Engineering%20Projects/2006/group4.pdf | dataarchivio= 20 agosto 2008 }}</ref>
| conferenza= School Of Mechanical Engineering | organizzazione= The University of Adelaide | pagine= 34 | url=http://www.mecheng.adelaide.edu.au/~marjom01/Aeronautical%20Engineering%20Projects/2006/group4.pdf | formato=pdf | accesso= 14 ott 2009}}</ref>
 
L'autogiro può atterrare quasi in verticale, ma non può né fare [[Volo a punto fisso|volo stazionario]] né decollare in verticale: tutt'al più, lanciando opportunamente il rotore, è possibile effettuare un ''jump take-off'', che è una salita ripidissima senza corsa di decollo, salita che comunque non va oltre i 45 gradi. Per i modelli sportivi ed ultraleggeri cioè entro i 600&nbsp;kg di peso al decollo in produzione attualmente si possono toccare facilmente velocità prossime ai 200&nbsp;km/h e altitudini anche superiori ai 3.000 metri di quota.