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==Struttura del rover==
Il rover è basato sull'impronta e struttura del predecessore, [[Curiosity (rover)|Curiosity]],<ref name="prendeforma"/> infatti da esso eredita gran parte del progetto: usufruisce dello stesso sistema di alimentazione, di un braccio robotico con a bordo un trapano, di una testa fornita di telecamere in grado di girarsi a 360° e via discorrendo. Dal predecessore però si differenzia apportando varie migliorie come ad esempio strumenti più evoluti e un sistema di navigazione più autonomo ed efficiente.
===Dimensioni e peso===
Rispetto a Curiosity, però, il rover sarà dotato di un sistema di atterraggio perfezionato. In particolare si può contare su due evoluzioni, il "Range Trigger" e il "Terrain-Relative Navigation".▼
Mars 2020 ha sei ruote ed è grande grossomodo come un'automobile: 3 metri in lunghezza, 2,7 m in larghezza e 2,2 m in altezza, con una massa di 1050kg<ref name="Body"></ref>. Il braccio robotico si può estendere fino a 2,1 m e porta con se un [[trapano]] con una punta da 27mm.<ref name="braccio">{{Cita web |url=https://mars.nasa.gov/mars2020/mission/rover/arm/ |titolo=Robotic Arm}}</ref>
===Alimentazione===
Il Range Trigger è il sistema che controlla il timing dell'apertura dei paracadute durante la discesa. Conoscendo la propria posizione rispetto al sito di atterraggio previsto e ritardando o anticipando l'apertura dei [[paracadute]] sarà possibile ridurre del 50% l'ellisse di atterraggio, ovvero l'area stimata di arrivo, riducendo quindi i rischi di trovarsi in aree impervie o di scarso interesse.▼
[[File:MMRTG-3.png | Spaccato di un MMRTG: al centro è incapsulato il plutonio, intorno sono disposte le termocoppie a loro volta avvolte da tubi e da alette per aumentarne l'efficienza|thumb]] Il rover ha bisogno di [[energia elettrica]] e [[energia termica|termica]] per poter funzionare, la prima per spostarsi ed alimentare le apparecchiature scientifiche, la seconda invece per mantenere ad una buona temperatura l'elettronica, Marte infatti è un pianeta piuttosto freddo con una temperatura media di −63 °C<ref name="temp">{{cita web|http://www.space.com/16907-what-is-the-temperature-of-mars.html|lingua=en|data=3 agosto 2012|autore=Tim Sharp|titolo=What is the Temperature of Mars?}}</ref>.
Come Curiosity, quindi, è dotato di un [[generatore termoelettrico a radioisotopi]] (RTG)<ref name="MMRTG">{{cita web|http://spacenews.com/u-s-plutonium-stockpile-good-for-two-more-nuclear-batteries-after-mars-2020/|U.S. Plutonium Stockpile Good for Two More Nuclear Batteries after Mars 2020|lingua=en|data=11 marzo 2015|autore=Dan Leone}}</ref><ref name="Mars2020deis">{{cita web|http://mars.nasa.gov/mars2020/files/mep/Mars2020_DEIS.pdf|DEIS|formato=PDF}}</ref>, ovvero un generatore di calore ed energia elettrica, basato sul [[decadimento]] del [[plutonio]]. In particolare il [[Plutonio#Isotopi |<sup>238</sup>Pu]] è un [[Isotopo|isotopo]] del [[Plutonio]], che, emettendo [[raggi α]] (e riassorbendoli dal plutonio stesso e dalla struttura che lo contiene) genera calore. Esso infine, viene in parte convertito in energia elettrica tramite delle [[termocoppie]] sfruttando l'[[effetto Seebeck]]. Curiosity e Mars 2020 sono dotati entrambi nello specifico di un [[MMRTG]] (dall'inglese ''Multi Mission Radioisotope Thermoelectric Generator)'' situato nella parte posteriore del rover, dal peso di 45 kg e in grado di fornire 110 W elettrici al lancio. La missione primaria deve durare almeno 3 anni terrestri e l'energia fornita dal generatore sarà più che sufficiente per coprirne almeno 14. Data la natura del generatore, cioè basata sul decadimento di sostanze radioisotope, la potenza fornita cala col passare del tempo, in particolare si dimezza ogni 88 anni, essendo quest'ultimo il [[tempo di dimezzamento]] del <sup>238</sup>Pu. Per garantire potenza a sufficienza nei momenti più energivori, il rover è dotato di due [[Accumulatore agli ioni di litio|accumulatori agli ioni di litio]] ricaricabili.<ref name="Power">{{Cita web |url=https://mars.nasa.gov/mars2020/mission/rover/electrical-power/ |titolo=Electrical power}}</ref>
Un generatore a radioisotopi è sicuramente più stabile di un sistema a [[pannelli fotovoltaici]] perché assicura un flusso di energia più o meno costante durante tutto il corso della missione, sia di giorno che di notte. Sulla superficie dei pannelli solari, inoltre, si possono depositare numerose particelle di polvere per via delle non rare tempeste di sabbia che caratterizzano l'atmosfera marziana.
===Differenze con Curiosity===
Pesa 151 kg in più 1050kg contro 899kg<ref name="BodyC">{{Cita web |url=https://mars.nasa.gov/msl/mission/rover/ |titolo=Curiosity Rover}}</ref>
===Controllo del sistema d'atterraggio===
▲[[File:Mars2020-Rover-5-Fun-Engineering-Facts-Infographic.png|Infografica di 5 curiosità riguardo la missione Mars 2020|thumb]]Rispetto a Curiosity
▲''Il Range Trigger'' è il sistema che controlla il timing dell'apertura dei paracadute durante la discesa. Conoscendo la propria posizione rispetto al sito di atterraggio previsto e ritardando o anticipando l'apertura dei [[paracadute]] sarà possibile ridurre del 50% l'ellisse di atterraggio, ovvero l'area stimata di arrivo, riducendo quindi i rischi di trovarsi in aree impervie o di scarso interesse.
Fino ad oggi i paracadute delle varie [[sonda spaziale|sonde]] arrivate su Marte sono sempre stati aperti appena la capsula raggiungeva una velocità idonea a farlo; con questo sistema invece il paracadute verrà aperto nel momento più utile per avvicinarsi quanto più possibile al sito di atterraggio, ovviamente rimanendo sempre nei parametri di velocità richiesti.
Se ad esempio il sistema di controllo si accorgesse che il sito venisse superato, questo comanderà un'apertura anticipata rispetto al momento previsto; nel caso opposto se risultasse un arrivo ''corto'' rispetto al sito previsto, l'apertura verrebbe posticipata aumentando la distanza percorsa in caduta.<ref name="prendeforma" /><ref name="landing tec">{{cita web|http://mars.nasa.gov/mars2020/mission/technology/entry-descent-landing/|lingua=en|Entry, Descent, and Landing Technologies}}</ref>
''Il Terrain-Relative Navigation'' è invece un inedito sistema di determinazione delle caratteristiche del suolo nelle ultimissime fasi dell'atterraggio.
Il computer che governerà questa fase di missione avrà pre-caricata una mappa in alta risoluzione del sito di atterraggio, realizzata negli anni precedenti dalle sonde attualmente in orbita marziana e contenente a sua volta tutte le aree pericolose o sconsigliate per l'atterraggio. Durante la discesa il rover raccoglierà immagini in rapida successione della zona che sorvolerà e confrontandole con la mappa conosciuta calcolerà la sua posizione e la zona di arrivo stimata. Se la posizione calcolata venisse considerata pericolosa il sistema di navigazione potrà spostare l'atterraggio in un'area preferibile all'interno di un raggio di 300 m.
Fino ad oggi moltissime delle aree considerate interessanti per la possibile presenza di tracce di composti biologici o strutture geologiche particolari sono state scartate poiché presentavano possibili pericoli (rocce, pendii, ecc.) per il 99%. Con questo sistema di navigazione però sarà possibile scegliere aree di atterraggio fino ad oggi precluse, permettendo di selezionare aree con pericoli che potranno essere evitati dal Terrain-Relative Navigation.<ref name="prendeforma" /><ref name="landing tec" />
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