Complessità irriducibile: differenze tra le versioni

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{{citazione|Se si potesse dimostrare l'esistenza di un qualsiasi organo complesso, che non si fosse potuto formare attraverso una serie di leggere mutazioni successive, la mia teoria non starebbe assolutamente più in piedi. Ma non ne ho trovato alcuno.}}
 
A questo proposito lo stesso Behe, in una intervista al quotidiano [[Avvenire]], afferma:<ref>Andrea Lavazza, [http://www.db.avvenire.it/pls/avvenire/ne_cn_avvenire.c_leggi_articolo?id=581842 "Darwin nella trappola per topi"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070620135748/http://www.db.avvenire.it/pls/avvenire/ne_cn_avvenire.c_leggi_articolo?id=581842 |data=20 giugno 2007 }}, ''Avvenire''.</ref>
{{citazione|La ricerca ha provato che il fondamento della vita, la cellula, è gestita da una complessa e sofisticata macchina molecolare. Ci sono, letteralmente, piccoli camion e piccoli autobus molecolari che lavorano nella cellula e piccoli motori fuoribordo che le permettono di muoversi. Di tali aspetti si dà un migliore resoconto considerandoli prodotto di un progetto piuttosto che del caso e della selezione naturale. La scatola nera è la cellula. Darwin, come altri scienziati dell'epoca, ne aveva scarsa conoscenza e pensava che fosse molto semplice. Oggi sappiamo invece che è enormemente sofisticata e complessa, dando la forte impressione di essere stata esplicitamente progettata. La complessità irriducibile è legata al fatto che tutte le macchine, per funzionare, hanno bisogno di vari componenti e si fermano se vengono private di quelli indispensabili.}}