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=== Australia ===
L’''Australian Internet Safety Advisory Body''<ref>Trad.Ing.:"''organo consultivo di sicurezza sulla rete internet australiana''"</ref> ha disposto "consigli pratici sulla sicurezza Internet, controllo parentale e filtri per la protezione dei bambini, studenti e famiglie" che comprende anche le biblioteche pubbliche.<ref>{{Cita web |url=http://www.pcw.vic.edu.au/Our%20School/Parents%20Guide%20to%20Internet%20Safety.pdf |titolo=NetAlert: Parents Guide to Internet Safety |editore=Australian Communications and Media Authority |data=2 agosto 2007 |accesso=24 giugno 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130419184113/http://www.pcw.vic.edu.au/Our%20School/Parents%20Guide%20to%20Internet%20Safety.pdf |dataarchivio=19 aprile 2013 }}</ref> NetAlert, il software messo a disposizione gratuitamente dal governo australiano, sarebbe stato violato, nell'agosto del 2007, da uno studente di 16 anni, un certo Tom Wood, meno di una settimana dopo il suo rilascio. Wood ha presumibilmente bypassato il filtro da $ 84.000.000 in circa mezzora evidenziando i problemi dell'approccio del governo australiano in relazione al filtraggio dei contenuti Internet.<ref>{{Cita news|url=http://www.smh.com.au/news/National/Teenager-cracks-govts-84m-porn-filter/2007/08/25/1187462562907.html |titolo=Teenager cracks govt's $84m porn filter <!--|editore=Australian Associated Press (AAP)--> |pubblicazione=Sydney Morning Herald |editore=Fairfax Digital |data=25 agosto 2007 |accesso=24 giugno 2013}}</ref> Le autorità hanno pertanto introdotto una normativa che richiede agli ISP di "''limitare l'accesso ai contenuti australiani o forniti all'Australia, limitandolo per età, tra i contenuti commerciali MA15+, e i contenuti R18+''". La normativa, avrebbe dovuto entrare in vigore dal 20 gennaio del 2008, è conosciuta e come '''Normativa Cleanfeed'''.<ref>{{Cita web |url=http://www.acma.gov.au/webwr/_assets/main/lib310563/ras_declaration_2007.pdf |titolo=Restricted Access Systems Declaration 2007 |editore=Australian Communications and Media Authority (ACMA) |anno=2007 |accesso=24 giugno 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120324222418/http://acma.gov.au/webwr/_assets/main/lib310563/ras_declaration_2007.pdf |dataarchivio=24 marzo 2012 }}</ref> Il Cleanfeed è un sistema di filtraggio dei contenuti che propone un livello ISP obbligatorio. Venne proposto da ''Kim Beazley,'' leader del partito di opposizione laburista australiano (ALP), tramite un comunicato stampa del 2006, con l'intento di proteggere i bambini vulnerabili a causa dell’analfabetismo informatico dei genitori. Venne annunciato il 31 dicembre 2007 come politica da attuare da parte del governo del primier [[Kevin Michael Rudd|Kevin Rudd]], e, nel 2008, i primi test condotti in [[Tasmania]] hanno prodotto una relazione. Il Cleanfeed venne finanziato dal governo australiano, attraverso prove concrete effettuate nel 2008 con la collaborazione degli [[Internet service provider|Internet Service Provider]].
 
Attraverso la Electronic Frontiers Australia (EFA ) la maggioranza degli australiani si è dichiarata "''fortemente contro''" alla sua approvazione.<ref name="nocleanfeed.com">{{Cita web |url=http://nocleanfeed.com/learn.html |titolo=Learn - No Clean Feed - Stop Internet Censorship in Australia |editore=Electronic Frontiers Australia |data= |accesso=25 ottobre 2009 |urlmorto=sì }}</ref> Le critiche includono i costi, l’imprecisione, essendo impossibile assicurare che solo i siti illegali siano bloccati, ed il fatto che sarà obbligatorio, il che può essere visto come un'intrusione sui diritti di libertà di parola.<ref name="nocleanfeed.com" /> Il filtro potrebbe inoltre fornire anche un falso senso di sicurezza ai genitori, che potrebbero allentare la sorveglianza, ottenendo l'effetto esattamente opposto.