Ferruzzi: differenze tra le versioni

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Negli anni Sessanta la Ferruzzi arrivò a insediarsi direttamente con i propri silos in [[Argentina]] e negli Usa,<ref>Una trentina in totale, con mille betoniere e duecento vagoni ferroviari. Alberto Mazzuca, ''I potenti del denaro'', Editoriale Nuova, p.135.</ref> diventando una delle maggiori compagnie di compravendita del mondo e acquistando grandi tenute agricole. Ha anche un posto alla Borsa merci di Chicago, la più grande del mondo: Serafino è l'unico italiano ad esserci. In Italia all'attività commerciale si erano aggiunte attività industriali nella lavorazione dei semi oleosi (''Italiana Olii e Risi'') e nella produzione del [[calcestruzzo]] (''Calcestruzzi''); nonostante l'esteso giro d'affari, a causa della riservatezza di Serafino Ferruzzi<ref>"Nessuno, neppure a Ravenna, immaginava che il dottore, quello delle granaglie, che si vedeva appena la domenica dal barbiere, che non andava mai in vacanza, fosse un personaggio così importante". Enzo Biagi, ''Dinastie'', Arnoldo Mondadori Editore, 1988, p. 168.</ref> l'azienda era poco conosciuta dal grande pubblico, pur essendo entrata nel capitale della ''Unicem'' (oggi [[Buzzi Unicem]]) in società con la famiglia [[Agnelli (famiglia)|Agnelli]]. Solo nel luglio 1975, in seguito ad un articolo pubblicato su un giornale di [[New York]] e ripreso da un piccolo quotidiano economico romano, ''Il Fiorino'', gli italiani appresero dell'esistenza in Romagna di uno dei più grossi mercanti di cereali del mondo.<ref>Alberto Mazzuca, ''Gardini il Corsaro'', op.cit. p. 70.</ref>
 
Il 10 dicembre 1979 Serafino Ferruzzi morì in un incidente occorso al suo aereo privato: in fase di atterraggio all'aeroporto di [[Forlì]] l'aereo si schiantò contro una villetta allineata con la pista. Con Ferruzzi morirono altre quattro persone: i due piloti, il comandante Enzo Villani (47) e il copilota Roberto Cases (31), e due degli abitanti nella villetta, Fiorella (21) e suo padre Libero Ricci (52). L'aereo era un [[Learjet]] 36A, marche I-AIFA, l'acronimo degli eredi Ferruzzi, cioè Arturo, Idina, Franca e Alessandra, nati dal matrimonio, celebrato nel 1934, con Elisa Fusconi.<ref>Gianfranco Stella, ''Ferruzzi & Gardini'', Soede, 1994, p.14.</ref> L'eredità sarà plurimiliardaria.<ref>Gli eredi pagheranno due miliardi e mezzo di lire come tasse di successione. Alberto Mazzuca, ''Gardini il Corsaro'', op.cit.,p.85.</ref>
 
A Serafino sarà dedicata una via nel centro di Ravenna. Nell'ottobre 1987 la salma sarà trafugata dal cimitero ravennate da un gruppo di malviventi che chiederà un forte riscatto. La famiglia Ferruzzi rifiuterà ogni trattativa, i resti di Serafino non saranno mai trovati.
 
=== Raul Gardini ===