Impero russo: differenze tra le versioni

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[[Pietro I di Russia|Pietro il Grande]] cambiò il suo titolo da [[Zar]] a ''Imperatore di tutte le Russie'' nel [[1721]]. Anche se i successori mantennero il titolo imperiale, l'autocrate fu comunemente noto come zar o zarina fino alla caduta dell'Impero a seguito della [[Rivoluzione di febbraio]] del [[1917]].
 
Fino al [[1905]] il potere dell'imperatore era limitato da due sole condizioni: l'appartenenza alla [[Chiesa ortodossa russa]] e l'obbedienza alle leggi di successione stabilite da [[Paolo I di Russia|Paolo I]]. Il [[17 ottobre]] [[1905]], la situazione cambiò. L'imperatore [[Nicola II di Russia|Nicola II]], con la firma del cosiddetto [[Manifesto di ottobre]] autolimitò il proprio [[potere legislativo]], decretando che nessuna legge sarebbe entrata in vigore senza l'approvazione della Duma imperiale, un'assemblea liberamente eletta su base nazionale. Come emerse dalle nuove Leggi Fondamentali rese pubbliche il [[23 aprile]] [[1906]], lo zar rimase comunque l'unica fonte del potere esecutivo, anche se un Consiglio dei Ministri lo avrebbe assititoassistito nell'amministrazione, mantenne il potere assoluto sulla politica estera e di difesa, oltre che il diritto esclusivo di introdurre modifiche costituzionali. L'imperatore poteva anche emanare decreti d'emergenza (che la Duma avrebbe dovuto successivamente approvare) quando l'assemblea non era in sessione.
 
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