Assedio di York: differenze tra le versioni

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==L'assedio - da aprile a giugno==
Il marchese di Newcastle inviò gran parte della propria cavalleria fuori dalla città per aderire ad altre armate realiste sul territorio e questi, sebbene inseguiti, riuscirono a fuggire. Guidati dal tenente generale del marchese di Newcastle, [[George Goring, Lord Goring|Lord Goring]], si spostarono a sud nel [[Derbyshire]] e poi attraversarono i Pennines nel [[Lancashire]]. Una guarnigione di 800 cavalieri e 5000 fanti rimase a York sotto il diretto comando del marchese di Newcastle e del suo tenente generale, [[James King (militare)|Lord Eythin]].
 
York si trovava alla confluenza del fiume [[fiumeOuse (Yorkshire)|Ouse]] e del più piccolo fiume [[fiumeFoss (fiume)|Foss]], ed all'epoca vi era solo un ponte sull'Ouse tra Selby e Boroughbridge, rendendo pertanto difficile investire la città con un grosso esercito. Gli scozzesi occuparono il settore ovest della città, mentre le truppe di Fairfax quello est. Il Foss era stato chiuso alla sua confluenza con l'Ouse poco dopo la [[conquista normanna dell'Inghilterra|conquista normanna]], creando così un grande lago che proteggeva la città da nord. Al XVII secolo, ad ogni modo, il lago aveva iniziato a diminuire di profondità rendendo così possibile attraversarlo a piedi. I parlamentari costruirono un [[ponte di barche]] sull'Ouse a [[Acaster Malbis]] a diverse miglia a sud di York per permettere le comunicazioni tra le due armate.
 
I parlamentari si concentrarono sul villaggio di [[Acomb, North Yorkshire|Acomb]] (all'epoca chiamato ''Ackham''), per cercare di tagliare i viveri agli assediati, compiendo qui dei raids. Gli assedianti avevano come scopo ulteriore quello di mantenere le comunicazioni con Hull da cui pervenivano loro munizioni e rifornimenti.
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==La fine dell'assedio==
Sebbene i realisti disponessero di ulteriori truppe a nord da poter utilizzare, Rupert considerò più proficuo l'unirsi alla "Oxford Army" nell'Inghilterra meridionale ed abbandonò pertanto le posizioni il 4 luglio.<ref>Peter Young, "''Marston Moor 1644''", p.200</ref> Il marchese di Newcastle giudicando ormai senza speranza la situazione, salpò da [[Scarborough (North Yorkshire)|Scarborough]] coi suoi ufficiali più fidati e si portò in esilio sul continente europeo.
 
Sir Thomas Glemham venne lasciato a governare la città. Gli scozzesi ed i parlamentari (rinforzati dalle armate di Meldrum e Denbigh) ripresero l'assedio il 5 luglio. Glemham disponeva di soli 1000 uomini (anche se Rupert aveva lasciato sul posto diversi cannoni), e pertanto vi era ben poca speranza di avere vittoria. Glemham poté unicamente condurre dei negoziati onorevoli per la resa. Il 16 luglio, i suoi uomini marciarono fuori dalla città con le loro armi in pugno e con le bandiere alla volta di [[Richmond (North Yorkshire)|Richmond]] e [[Carlisle]], con pieni onori militari.
 
Lord Fairfax venne creato governatore di York dal parlamento. Egli protesse la città rifiutandosi di permettere agli zeloti religiosi ed agli eserciti vittoriosi degli scozzesi e dei parlamentari di vandalizzare le chiese locali (tra cui il [[York Minster]]).
 
==Voci correlate==
* [[Castello di Pontefract]]
 
==Note==
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*col. H.C.B. Rodgers, ''Battles and Generals of the Civil Wars'', Seeley Service & Co. Ltd, 1968, hardback, 327 pages.
*Leslie Peter Wenham, ''The great and close siege of York, 1644'', Kineton, Roundwood P., 1970, {{ISBN|0-900093-10-2}}. Repr. [[William Sessions (publishers)|William Sessions]] 1994 {{ISBN|1-85072-147-5}}.
 
==Voci correlate==
* [[Castello di Pontefract]]
 
{{portale|guerra|Inghilterra nel periodo Stuart|storia}}