Solvente aprotico: differenze tra le versioni

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In [[chimica]], un '''solvente aprotico''' è un [[solvente]] la cui struttura [[molecola]]re non presenta un [[atomo]] di [[idrogeno]] [[dissociazione (chimica)|dissociabile]] come [[ione]] H<sup>+</sup>.
 
Molti di essi sono '''solventi aprotici '''apolari''', ovvero privi di un [[momento dipolare]] apprezzabile; tali solventi sciolgono i composti apolari.<br />
 
Esempi di solventi aprotici apolari sono gli [[alcani]] a medio peso molecolare ([[pentano]], [[esano]], [[cicloesano]], etc.) e gli [[idrocarburi]] [[composti aromatici|aromatici]] ([[benzene]], [[toluene]], etc..ecc.).
 
I '''solventi aprotici '''polari''' sono invece composti che hanno un'elevata [[costante dielettrica]] ed un'elevata [[polarità]], ciò li rende in grado di sciogliere composti polari e ionici, pur non possedendo atomi di idrogeno ionizzabili.<br />
 
I solventi aprotici '''polari''' sono invece composti che hanno un'elevata [[costante dielettrica]] ed un'elevata [[polarità]], ciò li rende in grado di sciogliere composti polari e ionici, pur non possedendo atomi di idrogeno ionizzabili.<br />
Esempi di solventi aprotici polari sono il [[dimetilsolfossido]], la [[dimetilformammide]], il [[diossano]] e l'[[esametilfosforotriammide]].