Ancona: differenze tra le versioni
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=== Periodo antico ===
{{Vedi anche|Ankón}}
I primi insediamenti sorsero nell'[[Età del bronzo]]; successivamente, nell'[[Età del ferro]], Ancona fu un villaggio [[Piceni|piceno]]<ref>Delia G. Lollini, ''La civiltà picena'' in ''Popoli e civilta dell'Italia antica'', Roma, Biblioteca di Storia Patria, 1976, Vol. V.</ref>.
Divenne una città nel [[387 a.C.]]<ref group="A">La data è dedotta in base ai dati sulla colonizzazione siracusana dell'Adriatico riportati da Diodoro siculo; l'interpretazione non è univoca e pertanto la data di fondazione oscilla tra il 387 e il 385</ref>: in quell'anno un gruppo di [[Grecia antica|Greci]] [[siracusa]]ni, esuli dalla tirannide di [[Dionisio I di Siracusa|Dionisio]], fondò la città<ref>Strabone, ''Geografia'', capitolo 5, paragrafo 4, comma 2</ref> sulle pendici del colle ora chiamato Guasco; sulla sommità del colle sorse l'acropoli, con il tempio dedicato a [[Afrodite]]<ref>
All'arrivo dei Romani nel [[Regio V Picenum|Piceno]] Ancona attraversò un periodo di transizione tra la civiltà greca e quella romana. Dal [[113 a.C.]] Ancona può ormai dirsi città romana, e svolgeva per Roma la funzione di porto aperto verso l'Oriente; per questo l'imperatore [[Traiano]] ne ampliò il porto.▼
*Lidiano Bacchielli, ''Domus Veneris quam dorica sustinet Ancona'', in ''AC. XXXVII, 1985 (pagine 106-137)
*Nicola Bonacasa, Lorenzo Braccesi, E. De Miro, ''La Sicilia dei due Dionisî'' - atti della Settimana di studio, Agrigento, 24-28 febbraio 1999, L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 2002 (pagina 120). Il testo è consultabile su Google libri; vedi la seguente [http://books.google.it/books?id=YZVFgUgid0QC&dq=lidiano+bacchielli+ancona&source=gbs_navlinks_s pagina]</ref>.
▲All'arrivo dei Romani nel [[Regio V Picenum|Piceno]] Ancona attraversò un periodo di transizione tra la civiltà greca e quella romana.
=== Medioevo ===
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