Utente:Old Dick/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 748:
Per comprendere questo periodo dobbiamo riferirci ad alcuni fatti storici che normalmente vengono considerati noti e molte volte sottovalutati. Dobbiamo ricordare che la storia delle scienze ha conosciuto la '''''[[Rivoluzione_scientifica|Rivoluzione scientifica]]''''' che si sviluppò da 1534 al 1687. Nel secolo e mezzo che intercorre fra '''''[[Niccolò_Copernico|Niccolò Copernico]]''''' e '''''[[Isaac_Newton|Isaac Newton]]''''' si andò manifestando questo nuovo fervore per la scienza che in precedenza era sempre stato molto nascosto e riservato a pochi. Gli studiosi qui ricordati che sono l' inizio e la fine di questo periodo storico sono collegati a tanti altri che hanno svolto un ruolo della stessa importanza ed hanno permesso la accumulazione dei risultati e delle scoperte scientifiche per gli scienziati che li avrebbero seguiti e ripercorso la loro strada.
 
Brevemente possiamo ricordare che l' immagine dell' Universo passò da una descrizione '''''geocentrica'''''<ref>La terra era al centro dell' Universo. Questa era la posizione di [[Claudio_Tolomeo|Tolomeo]] (100-170 D.C.).</ref> ad una esposizione '''''eliocentrica'''''<ref>Niccolò Copernico descrisse l' Universo con al centro il Sole. Allora non poteva pensare che oltre il Sistema Solare esisteva una galassia così importante come la '''Via lattea'''</ref>. La chimica si avvalse di nuovi strumenti di indagine e incominciò a conoscere i minerali, i contenuti biologici e le sostanze vegetali, la medicina non basò la conoscenza del corpo umano avvalendosi delle ricerche svolte sui corpi degli animali. Attraverso la dissezione dei cadaveri si incominciò a capire il funzionamento del ''corpo umano''<ref>Si tratta della Anatomia umana. Il suo fondatore fu il medico fiammingo [[Andrea_Vesalio|Andrea Vesalio]] sec. XVI medico personale dell' Imperatore Carlo V.</ref> Ma il valore più importante è la formulazione del ''[[Metodo_scientifico|metodo scientifico]]''. Gli scienziati che vissero prima di questo periodo storico, riconducevano il tutto ai principi contenuti nella Sacre Scritture. Quelli che attuarono e vissero questa rivoluzione riuscirono ad emancipare le loro conoscenze dal questo principio. Per questo tutti gli scienziati contestavano, in tutte le discipline da loro praticate, la ragione di questa primitiva posizione filosofica che era sintetizzata nella enunciazione che il Mondo essendo stato creato da Dio doveva manifestare la sua gloria e la sua onnipotenza e rispecchiare la ''Parola'' come era contenuta nei sacri testi. Se la scoperta scientifica era in contrasto con la ''Parola'' se ne doveva dedurre che era falsa o una invenzione del ''Maligno''<ref>Maligno era la espressone medioevale per indicare le opere del Diavolo.</ref>. Il male e l' inganno del male nelle opere del uomo era sempre presente anche nelle scoperte scientifiche. Dopo Copernico di fronte a verifiche sperimentali, naturalmente formulate dopo calcoli matematici, le contraddizioni di quella scienza si manifestarono con la Teologia. Quando in Astronomia, si arrivò all' uso del cannocchiale e del telescopio nelle osservazioni astronomiche, si scoprì che la terra non era il centro dell' Universo, ma un piccolo pianeta abitato dagli uomini in rivoluzione intorno al Sole. [[Galileo_Galilei|Galileo Galilei]] (1564-1642) fu uno di quelli che sostenne questa posizione convinto come Isaac Newton che aver scoperto questa nuova verità, non faceva altro che confermare la grandezza e la onnipotenza di Dio. Per la Chiesa (Curia romana) questa era una eresia e per questo la condanna del Santo Uffizio colpì Galileo Galilei (1633). Se la Chiesa Cattolica, nonostante questa presa di posizione ecclesiale sulle scoperte scientifiche, non riuscì a fermare la conoscenza e la ricerca scientifica che continuarono ad avanzare basandosi sui modelli matematici usati e perfezionati da Galileo. Il metodo scientifico partiva dal solo postulato di non avere conoscenze presupposte, il tutto scaturiva dalla osservazione dei fenomeni attraverso i sensi e se questi era incerti, attraverso gli strumenti costruiti per raggiungere gli obbiettivi di ricerca (dati sperimentali). Era necessario sviluppare una serie di prove ripetute del fenomeno per provare quale delle ipotesi di partenza era vera. Dopo di questo la teorizzazione (la formulazione di una teoria universale del fenomeno) doveva avere due requisiti: la '''''riproducibilità''''' e la '''''non confutabilità'''''. Le prove scientifiche del fenomeno e la loro consequenzialità dovevano essere rifatte in qualsivoglia luogo e tempo e dovevano dare lo stesso risultato. Se la teoria non soddisfaceva o si riteneva errata bisognava dimostrare l' errore sulla base di prove sperimentali nuove. Arrivati a questo punto si doveva sintetizzare i risultati in una nuova teoria che andava a sostituire quella preesistente. L' esempio più classico è la [[Teoria_della_gravitazione_universale&redirect=noInterazione_gravitazionale|teoria della gravitazione]]. Da Galileo, passando per Newton si arrivò ad [[Albert_Einstein| Albert Einstein]] con un progredire e un perfezionarsi della teoria. La teoria della Gravitazione generale di Einstein non è in contrasto con le precedenti ma affina e completa aspetti che in precedenza non venivano considerati. Questo fenomeno viene chiamato dagli storici della scienza come come ''cumulabilità nel tempo delle conoscenze scientifiche'' in un preciso campo. Da allora ad oggi, utilizzando l' apparato delle matematiche, a partire da Copernico si è andato a sviluppare questo corpus comune riconosciuto da tutti gli scienziati del settore per descrivere e spiegare una quantità enorme di fenomeni ed oggi è alla base dello sviluppo delle scienze fisico-chimiche<ref>Sul tema rimane centrale l' esposizione di Alexandre Koyrè in ''Dal mondo del pressapoco all' universo della precisione''. Torino, Einaudi, 2000.</ref>.
 
Il secondo fatto importante di questo periodo anche se le sue prime manifestazioni furono verso la seconda metà del XVIII secolo fu la prima [[Rivoluzione_industriale#Delimitazione_temporale_e_diffusione|Rivoluzione industriale]], che portò nella vita di tutti i giorni, nel modo di produrre e nella attività economica dell' Europa prima e del mondo poi, l' ingresso delle macchine che soppiantò il lavoro e forza animale nelle attività produttive. Negli anni vicini al 1718 sia in Inghilterra sia in Francia si realizzarono dei mulini ad acqua, i quali sfruttando la pendenza della corrente dei fiumi o dei canali di alimentazione trasformavano il movimento circolare impresso ad una ruota a pale in un movimento trasferito con pulegge e cinghie di trasmissione alla macchine del mulino. Spoliatrici, macine e raffinatrici non erano più mosse dalla forza dei buoi e degli asini che girando in tondo fornivamo la forza motrice alle macchine ma dalla rotazione della ruota a pale del mulino mossa dall' acqua. In Inghilterra è di questo periodo il mulino dedicato non a macinare il grano e altri cereali ma far muovere le macchine di una filanda per la seta. Nel 1763 e sino allo spirare del 1775 un inglese [[James_Watt|James Watt]] inventò la macchina a vapore mediante la quale su poteva fornire la forza motrice anche in luoghi privi di fiumi o torrenti che avrebbero potuto contribuire alla forza motrice. La [[https://it.wikipedia.org/wiki/Macchina_a_vapore_di_James_Watt|macchina a vapore]] aveva trasformato il movimento a stantuffo, suo proprio, in un movimento circolare che attraverso pulegge e cinghie trasmetteva questa forza motrice alle macchine in uso. Questa macchina fu la prima invenzione che rese possibile la creazione delle fabbriche ed in particolare in questo primo periodo di quelle tessili. L' Inghilterra fu il primo paese europeo ad emanare l' ''Enclosure act'' con il quale si rese possibile il commercio delle materie prime e dei prodotti finiti tra la madrepatria e le colonie e si permise di insediare le nuove attività produttive sui terreni di proprietà comunale e delle contee che prima venivano usati per attività agricole comuni, permettendo la nascita dei primi insediamenti di fabbriche e delle industrie. Fu così che queste attività in Inghilterra e Francia incominciarono a favorire il passaggio delle scoperte scientifiche dal laboratorio o dalla officina degli inventori alla fabbrica che le usò per produrre nuovi prodotti e manufatti che a poco poco cambiarono la vita delle persone e della società. Appartennero a questa categoria la invenzione del telaio automatico (1733-1788)<ref>Sono comprese in questa macchina la invenzione della [[https://it.wikipedia.org/wiki/Spoletta_volante|spoletta automatica volante]] (1733), [[Giannetta|i fusi paralleli multipli automatici]] (1765), [[Jacques_de_Vaucanson|il telaio automatico]] (1745), [[Telaio_Jacquard|il telaio Jacquard]] (1801) che essendo il più completo anche per la possibilità di introdurre con l' ordito qualsivoglia disegno mediante l' uso delle schede o cartoni perforati, rappresenta la base degli attuali telai elettronici oggi in uso.</ref>, l' invenzione dell' altoforno per la siderurgia con l' introduzione del [[Mantice|mantice a vapore]] (1776)e lo sviluppo delle macchine utensili che permisero di produrre cannoni in acciaio e armi da fuoco la la rigatura elicoidale<ref> La sua applicazione dovuta a John Wikilson si diffuse in breve tempo alle nuove invenzioni della siderurgia. In particolare inventò l' alesatrice che non solo poteva forare una barra di ferro o di acciaio ma la poteva anche scanalare il modo circolare. Il prodotto era una cavità con rigatura ad elica di calibro esatto dall' inizio alla fine che riduceva l' attrito e imprimeva alla ogiva una rotazione su se stessa aumentandone la precisione di traiettoria. Con l' apparire dei cannoni a retrocarica e il conseguente aumentare della velocità di tiro degli stessi si riuscì ad aumentare l' efficienza delle batterie sia di terra che di mare.</ref>. A queste si aggiunsero le scoperte della chimica che oltre a sviluppare l' uso dei metalli in siderurgia, permisero di ampliare ulteriormente i prodotti chimici con i quali si produssero nuove ogive e cariche esplosive per le armi. Quindi allo svilupparsi delle nuove fabbriche si aggiunsero la nuova produzione industriale e un aumento delle conoscenze scientifiche connesse.