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====== Gli anni dal 1776 al 1815 ======
 
Il 10 Maggio 1774, in Francia, salì al trono il nuovo Re Luigi XVI, nipote di Luigi XV. Uno dei suoi primi atti fu di chiamare alla carica di ministro delle finanze [[Anne_Robert_Jacques_Turgot|Turgot]] il quale in un solo anno vide crescere il debito pubblico nonostante le operazioni di contenimento delle spese che aveva intrapreso. Dall' altra sia la proposta di abolire l' Editto di Fontainebleau per ridare la libertà di culto ai non cattolici suscitò l' opposizione di tutto i clero. Le proposte di legge per abolire le corporazioni e i privilegi ottennero la piena opposizione della corte, della nobiltà perché, secondo queste classi, non avrebbero favorito lo sviluppo economico e commerciale della Francia. Dall' altra il Re, segretamente, sperava di riaprire la guerra con l' Inghilterra, schierandosi dalla parte delle 13 colonie americane che si era ribellate alla corona inglese, ma per evitare di essere coivontocoinvolto in una guerra con l' Inghilterra invitò Turgot ad effettuare un periodo di preparazione in gran segreto. Questa attività non fece altro che aggravare le finanze dello stato francese.
L' Inghilterra era in quello stesso periodo governata dal Re Giorgio III di Hannover, primo degli Hannover nato in Inghilterra ed avvezzo ad usare la lingua inglese dalla nascita. Salito al trono nel 1760 aveva giudato gli inglesi nella [[Guerra_dei_sette_anni|guerra dei sette anni]] (1756-1763) e per mezzo della abilità politica di William Pitt il Vecchio leader del Partito Whig che entrando nel Governo Newcaste aveva deciso di concentrare gli sforzi mulitarimilitari nelle colonie, la guerra si era conclusa con una vittoria netta degli Inglesi e la conquista del Canada francese formato dalla regione del Quebec e anche dalla città di Montreal. La pace di Parigi (1763) rese immodifificabileimmodificabile la siatuazionesituazione di estromissione dal Nord America dei Francesi riducendo anche quella che era la Luisiana orientale (sino alla riva sinistra del Missippi) ed in particolare la regione di Pittsburg dove gli Inglesi avevano avuto la maggoremaggiore penetrazione nel territorio francese.
Dopo di questo le colonie del Nord America, come abbiamo scritto, incominciarono a ribellarsi alle angherie del Governo inglese, specialmente considernoconsiderarono illegale la tassazione imposta dalla Madrepatria. Nel 1776 con la Dichiarazione di Indipendenza le 13 colonie diedereodiedero vita alla Rivoluzione americana e alla guerra di indipendenza. Il primo atto che compirono fu quello di mandare degli ambasciatori in Europa presso i vari regni al fine di ottenere il sostegno economico e militare da alcune delle grandi monarchie che si opponevano agli Inglesi. A Parigi, per questo scopo, fu inviato come ambasciatore degli Stati Uniti d' America il commerciante e uomo politico Silas Deane<ref>Su di lui si veda: [https://en.wikipedia.org/wiki/Silas_Deane.]</ref>. Compito di Deane fu quello di contattare il Ministro degli esteri di Luigi XVI [[Charles_Gravier| Charles Gravies Conte de Vangennes]] per ottenere una armata, forniture militari e aiuti finanziari. Proprio per il protrarsi delle trattative che vedevano risoluto Luigi XVI a stipulare l' alleanza nella speranza di ribaltare la situazione americana consiolidatasiconsolidatasi con la conclusione della Guerra dei sette anni, ma opposto ad alcuni suoi ministri che lo ponevano di fronte alle difficoltà dell' erario, egli decise di sostituire Anne-Robert Turgot con [[Jacques_Necker| Jacques Necker]] alle finanze che accese diversi prestiti bancari per realizzare il finanziamento dell' Impresa.
 
Una delle figure che intrecciò la via vita con queste vicende fu il Marchese [[Gilbert_du_Motier_de_La_Fayette| Gilbert de La Fayette]] (1757-1834) che essendo orfano di un nobile e caduto in azione durante la Guerra dei sette anni, aveva diritto all' ingresso alla carriera militare e di coltivare l' aspirazione ad alte cariche nell' esercito della Monarchia Francese. Entrato al College du Plessy (accademia militare legata alla Sorbona) egli incominciò la sua carriera nel corpo dei Moschettieri neri (la guardia personale del Re) e continuando con questa affiliazione a frequentare l' accademia militare. Rimasto orfano della madre e del nonno, in quello stesso periodo, fu preso a ben volere dal Duca Jeans-Paul-Francois de Nalles che oltre ad essere comandante di un Reggimento di Dragoni alle dirette dipendenze del Re aveva pensato che il giovane poteva essere un buon partito per una delle sue figlia la Duchessa Marie AdrenneAdrienne Francoise (1759-1807). I due si sposarono nel 1773.
Questo matrimonio fece di La Fayette un ufficiale con tutte le carte in regola per percorrere una carriera militare nell' esercito francese. Nel 1775 partecipò a delle esercitazioni complesse presso la città di Metz ed in quella occasione incontrò e conobbe il comandante della armata dell' est: il Marchese Charles-Francois de Broglie marchese di Ruffel. LaDa quegli incontri egli venne a conoscenza della ribellione delle colonie americane inglesi e dei contenuti che i coloni indendevanointendevano introdurre nel loro sistema di governo fra cui la aspirazione alla piena indipendenza dalla madrepatria. Nominato Capitano dei Dragoni al suo ritorno a Parigi, venne in contatto con l' ambasciatore americano a Parigi Silas Deane<ref>Su questa figura si veda: https://en.wikipedia.org/wiki/Silas_Deane.</ref>, il quale cercava di reclutare tutti gli ufficiali che incontrava per inviarli a combattere con l' esercito americano comandato da George Washington. Fu così che egli maturò l' idea di impegnarsi per la causa americana e proprio in questo contesto venne a contatto con altri ufficiali che sarebbero stati suoi compagni nella guerra di Indipendenza americana: il Barone Johann de Kalb<ref> Si veda: https://en.wikipedia.org/wiki/Johann_de_Kalb</ref> , Thomas Conway<ref>Si veda: https://en.wikipedia.org/wiki/Thomas_Conway</ref>, Casimir Pulaski<ref>Si veda. https://en.wikipedia.org/wiki/Casimir_Pulaski</ref>, il Barone Wilhem Von Steuben<ref>Si veda: https://en.wikipedia.org/wiki/Friedrich_Wilhelm_von_Steuben</ref>.
[[file:Gilbert_du_Motier_Marquis_de_Lafayette.PNG|thumb|right|Gilbert du Motier de La Fayette]]
 
Poiché queste trattative non potevano essere condotte in gran segreto, anche perché di esse ne era al corrente il Ministro degli Esteri francese Charles Gravier, il suocero di la Fayette, al fine di proteggere la famiglia di sua figlia ottenne da re un editto di proibizione per tutti gli ufficiali francesi di servire sotto la bandiera degli Stati Uniti d' America. Gilbert La Fayette, anzi, fu dallo stesso suocero, rimproverato a causa della possibilità che l' Inghilterra, scoprendo il reclutamento segreto, avrebbe potuto dichiarare guerra alla Francia. Anzi perPer cancellare ogni sospetto lo invitò a raggiungere, come rappresentate militare, l' Ambasciatore francese a Londra che era lo zio della moglie: Emmanuel-Marie-Louis, marchese de Noailles . Gilbert de La Fayette fu da lui presentato a Re inglese Giorgio III. Ritornato però a Parigi decise che doveva raggiungere le Colonie americane e presentarsi al Congresso Continentale per offrire i suoi servigi. Raggiunta Bordeaux e acquistata la nave Victoire (1777) cercò di salpare ma fu fermato dall' ordine del suocero, allora suo diretto superiore e costretto a ritornane con i soldati e ufficiali che volevano come lui partire per l' America a Marsiglia. Il 20 Aprile del 1777 riuscì a salpare con pochi fidati compagni in uno stato di incertezza generale e a totale insaputa dei suoi comandanti. Giunse a Georgetown il 13 Giugno 1777. Poiché il Congresso Continentale dichiarò che non poteva pagare i suoi servigi La Fayette si dichiarò pronto ad accettare l' arruolamento senza paga e in questo modo egli incontrò George Washington il 5 Agosto. Washington si rese subito conto di trovarsi di fronte ad un giovane motivato e preparato, che legava la umiltà alla sete di apprendimento, e oltre a impegnarlo delle attività militari iniziali lo propose per il grado di generale maggiore e comandato ad suo servizio assieme ad altri Ufficiali come Alexander Hamilton che era il suo attendente. La Fayette che aveva imparato poco inglese durante il viaggio alla fine del 1777 aveva già una buona padronanza dell' inglese e riusciva correttamente a comandare i soldati e i battaglioni che gli furono affidati. Nel frattempo Benjamin Franklin era stato mandato come ambasciatore a Parigi al posto di Deane e uno dei suoi primi compiti era quello di difendere la reputazione e l' onore militare di questo giovane ufficiale francese che era impegnato nella guerra accanto agli Ufficiali americani. Washington stesso, oltre alla stima, intrecciò una amicizia solida che durò tutta la vita. In particolare, in tutte le difficili vicende della guerra, egli non mancava di confrontarsi con l' amico francese e di ascoltarne i suggerimenti. La Fayette poté manifestare le sue capacità militari quasi subito. Messo al comando di un battaglione sono il Generale di Brigata John Sullivan. A [[Battaglia_di_Brandywine|Brandywine]] l' 11 settembre 1777 gli Inglesi via mare attaccarono a Chesapeake Bay nel tentativo di distruggere a sud il distaccamento dell' esercito continentale che difendeva Filadelfia. Gli Inglesi e gli Assiani dell' esercito erano molto più numerosi e meglio armati e misero, dai primi attacchi, in difficoltà le truppe comandate da Sullivan. La Fayette, nonostante che fosse stato ferito ad una gamba, mantenne il comando, fece resistere i suoi contro gli inglesi e riuscì a fare una ritirata coordinata che impedì agli Inglesi di circondare il corpo dei soldati americani. Gli inglesi infatti furono fermati per motemolte settimane in quelle posizioni. La FlayetteFayette vanificò in quel modo uno degli scopi dei generali inglesi. Washington elogiò il comportamento in battaglia del giovane e il suo coraggio che a battaglia conclusa lo portò a farsi medicare la ferita. Dopo di questo in pieno inverno fu proposto per l' invasione del Canada ( Dicembre 1777). Raggiunta Albany, La Fayette si rese conto che con i pochi uomini con gli armamenti a disposizione non avrebbe potuto invadere il Canada. Invece di ritirarsi iniziò dei contatti con la tribù degli Oneida che faceva parte della confederazione Irochese e che per mantenere l' unione delle tribù, aveva cercato di fare azione di mediazione e di pace verso le tribù che con un trattato si erano alleate con gli inglesi ( Mohawk, Seneca, Cayuga, Dhondaga). La Fayette riuscì a portarli dalla parte degli Americani in modo da assicurare a suoi e all' esercito Continentale non solo una alleanza, ma guide competenti del territorio e sostegno per le spedizioni che dovevano passare nei loro territori. Washington si trovò, quindi, con un apporto logistico di primo piano che gli Inglesi non avevano e aveva la possibilità di comunicare con le truppe dislocate al sud con maggiore rapidità.
Dopo la ristrutturazione dell' esercito continentale e la vittoria di Saratoga Washington ritenne importante trovare una forma di pressione verso la Francia che accellerasse l' intervento armato di un corpo di spedizione francese accanto all' Esercito continentale, a seguito della firma del Trattato di Amicizia e di alleanza fra gli Stati Uniti e la Francia (1778). Per questo inviò La Fayette in Francia per manifestare questa sua esigenza di fronte ai tentennamenti del Governo. Nel 1779 La Fayette ritonò in Francia e vienevenne accolto dal Re con un ordine per gli arresti domiciliari perdi otto giorni. Sicuramente non per stigmatizzare il suo impegno ma per far valere la sua autorità rispetto alla sua fuga in America e la disobbedienza alla ordinanza che vietava l' arruolamento degli ufficiali dell' esercito francese. Dopo di questo il re si manifestò molto comprensivo ed ascoltò le notizie e le richieste americane ricevendo non solo La Fayette ma anche l' Ambasciatore Benjamin Franklin. Fu così che il re decise di inviare un esercito al comando di [[Jean-Baptiste_Donatien_de_Vimeur_de_Rochambeau|Rochambeau]] formato di meno di 6.000 persone in America a sostegno della guerra di Indipendenza americana. Rochambeau arrivò in America nel 1780 mentre La Fayette lo seguiva (27 Aprile 1780). Le vicende successive sono note. La Fayette incomincio a combattere nella zona di Yorktown sino alla concentrazione delle truppe di Washington e di Rocharbeau organizzate in modo da chiudere nella penisola di Yorktown l' esercito inglese di Corwallis. Il 19 Ottobre 1781, La Fayette partecipò alla battaglia di Yorktown che fu decisa dalla sconfitta degli Inglesi e la fuga di [[Charles_Cornwallis,_I_marchese_Cornwallis|Corwallis]]. In questo modo egli fu uno dei fautori della vittoria degli Stati Uniti sull' America e per questo fu indicato come l' eroe dei due mondi.
Il 18 Dicembre 1781 egli rientrò a Parigi e visto che la guerra non sembrava ancora finita lavorò per diversi mesi nel progettare una azione militare francese di invasione delle Indie occidentali inglesi. La stipula del [[Trattato_di_Parigi_(1783)|Trattato di pace di Parigi]] (1783) vanificò questo suo impegno. Il nuovo ambasciatore a Parigi Thomas Jefferson lo volle come suo consulente ed altrettanto fecero gli ambasciatori in Europa che rappresentavano gli Stati Uniti presso le potenze che avevano sostenuto gli Stati Uniti nella guerra di indipendenza: [[John_Jay|John Jay]] a Madrid e [[John_Adams|John Adams]] all' Aja. Nel 1788 egli fu parte attiva nella associazione fondata da [[Jacques_Pierre_Brissot|Jacques-Pierre Brissot]] denominata ''[[Società_degli_amici_dei_Neri|Amici dei neri]]'' con lo scopo di ottenere per gli schiavi e anche per gli indiani d' America la fine della schiavitù e il riconoscimento dei loro diritti.
[[file:Jacques Pierre Brissot (1754-1793).jpg|thumb|left| Jacques Pierre Brissot]]
 
In quegli anni diverse erano le società o i club che si vennero organizzando per esercitare una influenza politica che confluì nella Rivoluzione Francese. Uno di questi fu la Societé patriotique de 1789, fondata da La Fayette e da Bailly a cui parteciparono [[Honoré_Gabriel_Riqueti_de_Mirabeau|Mirabeau]] l' [[Emmanuel_Joseph_Sieyès|Abate Sieyès]]. Essa si configurava cone un club moderato che propugnava una trasformazione della Morachia francese da assoluta in costituzionale secondo il modello inglese. Un altro grande Club era quello dei [[Giacobinismo|Giacobini]] a cui aderirono anche La Fayette e [[Jean_Sylvain_Bailly|Bailly]], quest' ultimo senza mai parteciparvi, partecipando alla fazione moderata poiché i radicali all' inizio erano una minoranza. Lo stesso [[Maximilien_de_Robespierre|Maximilien Robespierre]] era una figura di secondo piano nei primi anni. Accanto a questi vi erano dei club praticamente che raccoglievano i conservatori i quali vedevano con sospetto le nuove forze e le nuove proposte di democrazia. Ad essi appartenevano il Club de Valois, quello dei impartisans, il Salon francais e gli Amis de la Consitution monarchique. A sinistra di questo schieramento si collocava il Club dei Cordiglieri di indirizzo radicale che raccoglieva tutti i piccoli club locali e le organizzazioni dei quartieri, i quali volevano difendere le condizioni dei poveri e degli emargionatiemarginati di cui Parigi si era riempita negli ultimi anni a causa della emigrazione dalle campagne alla città alla ricerca di un lavoro salariato nelle prime fabbriche si venivano realizzando alla sua periferia. Queste persone che vennero definite ''sanculotti'' durante la Rivoluzione furono la parte rivoltosa del popolo di Parigi che unita alla parte agraria dei contadini, insofferenti della servitù della gleba, furono la miccia per le diverse fasi della Rivoluzione.
La posizione di La Fayette era quella di un ufficiale che riteneva la moderazione fosse l' orizzonte che si doveva perseguire nella lotta politica. Per lui non si profilava la visione di una Repubblica nazionale con l' abolizione della monarchia che invece era il disegno nascosto dei radicali Giacobini, dei Montagnardi e delle fazioni radicali del popolo francese. Inoltre La Fayette aveva potuto sperimentare la democrazia americana, l' attuazione in quella società del principio di solidarietà, la lotta comune (il popolo e i Minutemen) contro l'oppressore inglese. Nonostante le avversità, ad una richiesta di aiuto (la lettera che egli scrisse assieme ad Alexander Hamilton alle Assemblee coloniali) questo popolo e le sue rappresentanze democratiche avevano risposto in modo egregio permettendo la riorganizzazione dell' Esercito Continentale, lo svernamento a Valley Forge e la ripresa della guerra contro l' InghiolterraInghilterra. La Fayette era sicuro che il popolo francese non fosse ancora pronto per le stesse imprese ma pensava che la via intermedia fosse la via giusta per pilotare la Rivoluzione verso un successo. C' era poi un gruppo che si andò affermando nei primi tempi della Rivoluzione, a cui La Lafyette dava il suo sostegno i '''[[Girondini|Girondini]]'''. Il termine li indicava per la regione di provenienza la Gironda. Il loro capo [[Jacques_Pierre_Brissot|Jacques Pierre Brissot]] era stato uno degli ufficiali del corpo di sperizionespedizione comandato da Rochambeau e molti di essi, che avevano combattuto in America, confuironoconfluirono nel suo movimento politico. Uno di questi Charles-Michel Trudaine de la Sablière<ref>Per notizie su questo scrittore e bibliofilo si veda [histoire-bibliophilie.blogspot.it/2016/03/charles-louis-trudaine-1764-1794.html].</ref> (1766-1794) fu quello che tradusse e pubblicò il ''Federalista'' di Hamilton, Jay e Madison in francese nel 1792 seguendo l' edizione americana del Mc Leain del 1788<ref>Gli estremi della pubblicazione sono i seguenti: Hamilton Alexander, Jay John, Madison James: Le Fédéraliste. Paris, Buisson 1792 2 v.</ref>. Lo stesso Brissot aveva un disegno costituzionale improntato al decentramento provinciale dei poteri legisaltivilegislativi sino a configurare una vera confederazione di questi territori come antidoto all' accentramento assoluto della monarchia. Poiché i compromessi dovevano necessariamente avvenire i Girondini, ea ifavore delle richieste dei Montagnardi, dovettero rinunciare a parte del loro disegno autonomista a vantaggio dei Giacobini che chiedevano una assemblea legislativa nazionale dotata della sovranità piena in rappresentanza di tutto il popolo francese. Come contropartita attenneroottennero però che la Monarchia fosse mantenuta nella forma costituzionale. Poi entrambi i gruppi arrivarono alla redazione e approvazione della ''[[Dichiarazione_dei_diritti_dell'uomo_e_del_cittadino|DichiarzioneDichiarazione dei diritti dell' uomo e del cittadino]]'' (6 Ottobre 1791). Aggiungendo ad essa la abolozioneabolizione del ''feudalesimo'', avvenuta poco tempo dopo, la Francia attuò uno stravolgimento di quelle che erano le istituzioni stroricamentestoriche consolidate in un a lunga catena più di 70 re in tutta la sua storia. L' Abolizioneabolizione del Feudalesimo acutizzò due fenomeni che si erano già manifestati. Da un lato fu necessaria una riforma della Amministrazione per quanto riguardava gli enti territoriali che non fece che allentare i poteri dello Stato centralizzato monarchico al punto che i territori esterni alla città di Parigi incominciarono a non più pagare le tasse mettendo in crisi l' erario nazionale. Di conseguenza l' esercito e le sue armate dislocate in vaivari punti strategici della Francia incominciarono a diventare luoghi di non addestramento e molti ufficiali, appartenenti ai nobili, diedero le dimissioni permettendo l' emersione dai ranghi di uomini non preparati adal comando e compromettendo sia le armate sia la marina. Dall' altro la popolazione contadina, priva di cibo, cure e possibilità di sopravvivenza, incominciò a concentrarsi verso Parigi a cui maginimargini si andavano formando villaggi fatiscenti che permettevano a queste persone una vita di espediantiespedienti. Questi erano la massa di manorvamanovra che alcuni facinorosi utilizzavano per attuare le brutalità della rivoluzione.
In questa prima fase della Rivoluzione La Fayette venne coinvolto in fatti che ne determinarnodeterminarono il declino rispetto a quella che era la prima sua prima condizione di eroe.
 
IncomunciòIncominciò nel 1787 Partecipando alla Assemblea dei nobili. Convinto democratico, anche per l' esperiemzaesperienza americana, sostenne Mirabeau durante la difesa degli Stati generali (luglio 1789) nellae richiestanel richiedere al Re Luigi di convocare l' Assemblea Nazionale alla quale doveva essere affidato il compito di redigere una Costituzione per la Francia. Dopo la ''[[Presa_della_Bastiglia|presa della Bastiglia]]'' (14 Luglio 1789) da parte del popolo di Parigi, con la defezione di alcuni reparti militari che fraternizzarono con gli insoltiinsorti, accettò la elezione a comandante della ''[[Guardia_nazionale_francese#Rivoluzione_francese|Guardia nazionale]]'' a cui come vicecomandante era stato eletto suo cognato il Visconte De Noalles. Il 17 Luglio venne eletto anche a Sindaco di Parigi [[Jean_Sylvain_Bailly|Jean Sylvain Bailly]], amico di La Fayette.
A Parigi e negli ambienti del Comune e della sua assemblea si fece strada l' idea di organizzare una grande festa denominata ''Festa della Federazione'' a cui dovevano partecipare tutti coloro che rappresentavano la Guardia nazionale sul territorio francese. Il progetto fu approvato e finanziato dalla Assemblea nazionale (5 giugno 1790). In tutto il lavoro preparatorio il Sindaco Bailly riuscì a preparare un alloggio per tutti i rappresentanti che giungevano da fuori Parigi, organizzare una grande festa civile al Campo di Marte di Parigi. A La Fayette fu affidata la tutela dell' ordine pubblico con la Guardia nazionale parigina. Alla presenza di 400.000 mila persone raccolte nell' anfiteatro costruito nel Campo di Marte sia La Fayette, sia il Re Luigi XVI sia il vescovo da Auton Tayllerand<ref>Si veda [https://en.wikipedia.org/wiki/Charles_Maurice_de_Talleyrand-P%C3%A9rigord]</ref> giurarono fedeltà alla Francia e alla Assemblea nazionale (15 Giugno 1790). Verso la fine dell' anno 1790 si manifestàmanifestò l' opposizione del Club dei Cordiglieri e dei Giacobini a questa visione della democrazia in Francia. L' occasione furonofu ledata dalle elezioni per la carica di sindaco di Parigi a cui Bailly si ricandidò. Ne nacque una polemica sui giornali e un attacco frontale a La Fayette schierato a favore del suo amico mentramentre dalla parte opposta si coalizzarono i Girondini che vedevano nel Sindaco un pericoloso avversarioneavversario della trasformazione in repubblica della Francia, mentre Camillo Desmoulin esponente dei Codiglieri arrivò ad accusare La Fayette di completa sottomissione al Sindaco. Bailly riuscì ad essere rieletto ma quello che si era visto il giorno della federazione non era più vero per il semplice fatto che nell' Assemblea Nazionale c' erano delle forze che tramavano per il crollo della Costituzione monarchica e della stessa Monarchia. La rielezione di Bailly fu la causa dell' aumentare degli attacchi contro l' artistocrazia a cui sia il Sindaco sia La Fayette venivano accomunati da parte dei Giacobini e dei Montagnardi.
 
La prima rottura fu determinata da una cospirazione monarchica che progettò di uccidere Bailly e la Fayette. Era stata ordina dal giovane Marchese de Favras e fu anche sospettato di parteciparvi il fratello del Re Conte di Provenza. Nel dicembre 1790 la trama fu scoperta. I disegno dei congiurati era di creare un esercito realista, invadere Parigi, e l' uccisione dei due uomini considerati traditori di cui avevamo detto. De Favras fu giustiziato nei primi mesi del 1791 altri ritenuti fiancheggiatori dei congiurati furono imprigionati o costretti a fuggire fuori della Francia.
In contemporanea con questi fatti, il Re Luigi XVI aveva però scritto delle lettere a suo cognato l' Imperatore d' Austria [[Giuseppe_II_d%27Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] (1741-1790) palesando il suo timore che i tentativi di riforma della Assemblea nazionale avrebbero potuto scaturire in una sua esautorazione e chiedeva un aiuto al cognato. Alla morte di questo Imperatore gli successe il nipote [[Francesco_II_d%27Asburgo-Lorena|Francesco II]] d' Asburgo Lorena (1768-1835) il quale, a differenza dello zio, non era un riformatore ma parteggiava per la conservazione delle istituzioni del ''dispotismo illuminato''. A lui si riferivano i nobili fuorusciti dalla Francia, le grandi monarchie europee e la stessa Inghilterra per cui si venne a poco a poco, in questi anni a pensare ad una guerra contro la Francia rivoluzionaria al fine di restaurare la Monarchia assoluta francese. Il tutto scaturì nella [[Prima_coalizione|prima coalizione antifrancese]] (1792-1797). Le lettere sopracitate furono conosciute dalla Assemblea nazionale e furono la ragione di una aumento della diffidenza dei suoi membri nei confronti della Monarchia e dei nobili come La Fayette che rimanevano sospettati di una loro dubbia lealtà anche se agivano per e a favore della Rivoluzione.
La Fayette era già stato colpito da disfavore a causa della repressione che aveva esercitato contro le truppe stanziate a Nancy che si erano ribellate ai loro comandanti uccidendoli. La Fayette era intervenuto prontamente punendo gli autori e restaurando l' ordine militare (5-31 Agosto 1790).
 
Il 28 febbraio 1791 dovette nuovamente intervenire per un fatto analogo avvenuto a Vincennes, proprio per esser presente di persona con un corpo preparato e armato lasciò le Tuileries, sede di residenza della Famiglia reale in Parigi, lasciando pochi uomini a guardia per dirigersi a Vincennes. Mentre era in viaggio ricevette un dispaccio in cui il Sindaco di Parigi lo avvertiva che un numero nutrito di nobili, armati di tutto punto, aveva occupato le Tuileries, con il preciso scopo di difendere la famiglia reale da assalti non desiderati di esagitati giacobini parigini e di altri facinorosi. Ritornato a Parigi riuscì a disarmare i nobili facendoli ritornare alle loro case e a ristabilire la legalità nella residenza del Re, ma i giornali rivoluzionari trasformarono a vicenda in un tentativo reazionario della aristocrazia per rapire il Re e metterlo a capo di un esercito di restaurazione.
 
La fobia contro i realisti incominciò a crescere. Un deputato della provincia bretone [[Isaac_Ren%C3%A9_Guy_Le_Chapelier| Isaac Le Chapelier]] il 14 giugno 1791 fece approvare dall' assemblea costituente la legge che portava in suo nome che oltre a garantire la libertà di impresa a tutti i cittadini definiva in reato di coalizione che nel concreto era quello di fondare e far agire un sindacato di lavoratori. Sino alla fine nel XIX secolo la legge rimase in vigore. Questa legge impegnava nella repressione dei moti popolari con sfondo sui rapporti di lavoro, portando nella nuova industrializzazione le stesse caratteristiche ''feudali'' che di erano sperimentate con il feudalesimo in agricoltura. Le Chapelier che era stato amico Di Robespierre e membro dei Giacobini, in una ventata di conservatorismo decise di essere utile ai borghesi della assemblea nazionale a cui stava a cuore di non avere lacci legislativi che permettessero la libera azione imprenditoriale. Questo avvenne per evitare che i torbidi che avvenivano nella provincia contadina nello stesso tempo potessero riprodursi della periferia parigina allora alla sua prima realizzazione di fabbriche. Poi una legge liberticida della libertà di associazione fece il gioco di quelli che volevano dimostrare che il Re aveva un disegno antirivoluzionario (Giacobini e Montagnardi). A complicare il tutto ci pensò re Luigi XVI che con famiglia al seguito fuggì nottetempo dalle Tuileries, sua residenza, per cercare di espatriare. Riconosciuto e fermato a Varenne fu ricondotto a Parigi e richiuso nelle Tuileries sotto il controllo della Guardia nazionale e di La Fayette. La fuga del Re aprì la strada alla Assemblea Nazionale per coloro che volevano formare una maggioranza repubblicana che voleva la destituzione del Re. I Girondini stessi, da principio a favore del Re, incominciarono ad avvicinarsi alle posizioni dei Giacobini che volevano processare il Re per alto tradimento. Il fatto che fece precipitare gli eventi fu la richiesta al popolo di Parigi da parte del Club dei Cordiglieri di firmare una petizione alla Assemblea nazionale per la destituzione del Re e del suo processo per alto tradimento. La petizione fu posta sul palco che era stato costruito nel ''Campo di Marte il 17 Luglio 1791''. Presenti alla adunata erano la Guardia nazionale comandata da la Fayette e il sindaco Bailly. La folla che si accalcava attorno al parco all' improvviso si inferocì a causa di provocatori monarchici infiltrati nelle loro file. La Guardia nazionale che doveva mantenere l' ordine, secondo il mandato della Assemblea nazionale prevenendo e reprimendo i tumulti, intervenne a sedare gli animi. In quel frangente alcuni nella folla spararono dei colpi di pistola contro le guardie nazionali ferendo alcuni soldati. A quel punto gli ufficiali decisero di usare i cannoni contro la folla. La Fayette lo impedì mettendosi con il proprio cavallo fra le bocche da fuoco e la folla, la quale incominciò a tirare sassi, specialmente le donne, contro i soldati. Nel frattempo alcuni facinorosi, sempre presenti in questi frangenti, aizzarono la folla chiamando la Fayette e Bailly servi del re agenti del movimento monarchico. La folla inferocita si lanciò contro i soldati della prima fila. La guardia nazionale non ebbe altro da fare che sparare alcune scariche di fucileria contro al folla uccidendo circa cinquanta persone. La folla fuggendo si disperse. La Guardia nazionale riuscì ad inseguire alcune parti dell' assembramento con le baionette ferendo nuovamente altre persone ma riuscì a disperdere l' assembramento. Una parte dei rivoltosi si diresse alla casa di La Fayette per tentare di linciare la Moglie e le figlie che all' interno a stento riuscirono a resistere. La loro salvezza fu l' accorrere della Guardia nazionale che oltre a disperdere e arrestare alcuni rivoltosi riuscirono a proteggere la casa del loro comandante. Il giorno seguente, alcuni responsabili dell' accaduto [[Georges_Jacques_Danton|Danton]], [[Jean-Paul_Marat|Marat]], [[Louis_Antoine_de_Saint-Just|Saint-Just]], [[Maximilien_de_Robespierre|Robespierre]] si nascosero mentre l' Assemblea Nazionale elogiò l' operato dei due personaggi. Ma nonostante questo era iniziato il loro declino ed in particolare per La Fayette era iniziata la fine della sua popolarità come rivoluzionario. Marat in particolare dalle colonne del suo giornale ''Amis du people'', nonostante si nascondesse per evitare l' arresto, non mancò di accusare La Fayette di tradimento della Rivoluzione. Aggiunse poi che La Fayette era un monarchico nascosto tra le file dei rivoluzionari per un preciso disegno di restaurazione della ignobile monarchia. Marat e Robespierre honon persero l' occasione di chiedere la pena di morte per Bailly e per La Fayette animando e sobillando i deputati Giacobini che incominciavano a veder nei due degli agenti provocatori della Monarchia. La conseguenza più grave di questi fatti fu la scissione del Club dei Giacobini. La componente Girondina, la parte monarchica illuminata, La Fayette e Bailly stessi andarono a costituire il Club dei Foglianti che nell' assemblea nazionale voleva la dichiarazione di impunità del Re per i fatti di Varenne e la approvazione della Costituzione del 1791 che istituiva una Monarchia costituzionale in Francia. In concreto con un duro braccio di Ferro fra Girondini e Figlianti la Costituzione andò a escludere forme di autonomia politica locale, come il primo progetto aveva ipotizzato aumentando nuovamente la centralizzazione politico amministrativa della Francia, reintrodusse il dovere di tutti gli uomini di servire nell' esercito senza alcuna retribuzione (leva obbligatoria) e sottoponeva alla Assemblea nazionale tutte le decisioni del governo e del Re. Si accompagnarono a queste le leggi già ricondatericordate: la legge Le Chapelier che vietava la costituzione dei sindacati, la legge del 5 maggio 1791 con cui si revocava ai neri delle colonie i loro diritti. Per quanto riguarda l' esercito e la marina si iniziò un piano di riorganizzazione che faceva prevedere che la Francia repubblicana avrebbe presso avviata una guerra contro gli Stati europei confinanti che a loro volta si stavano preparando.
Il Re Luigi XVI firmò e promulgò la costituzione in giorno 15 Settembre 1791. Se La Fayette era riuscito nel suo intento, non voleva dire che la Rivoluzione fosse finita. Marat e Robespierre approfittarono della firma del Re per dimostrare dalle colonne dei loro giornali che era stato un colpo di stato monarchico e che il Re era riuscito ad impedire una presa del potere da parte del popolo. I tumulti che ne seguirono misero La Fayette nella convinzione che il suo prestigio non bastava più a mantenere l' ordine e per questo egli rassegnò le dimissioni dal comando della Guardia Nazionale (8 ottobre 1791).
 
L' Assemblea nazionale venne rieletta con una nuova legge elettorale, che condizionata da un decreto voluto da Robespierre, fece in modo che il gruppo moderato (Foglianti 260 deputati) e il gruppo radicale (Giacobini e Cordiglieri 136 deputati) fossero accumunati a quelle che fu chiamata la ''palude'' una maggioranza di persone appartenente al ceto medio borghese che non aveva nessuna ideologia ( 345 deputati). Questa situazione era strutturata in modo che qualsivoglia deputato che riusciva a strumentalizzare la Palude poteva imporre delle scelte che diventavano deliberazioni dell' Assemblea. In questo modo in un promoprimo tempo i Girondini prevalsero e poi Robespierre e i suoi divennero la nuova maggioranza. Il Sindaco di Parigi Bailly diede anche lui le dimissioni e alle elezioni per il nuovo sindaco La Fayette fu sconfitto dal Giacobino [[Jérôme_Pétion_de_Villeneuve|Jerome-Petion de Villeneuve]]. La Fayette si ritirò nelle sue terre a Auvergne nell' ottobre 1791 con la famiglia.
 
Il 20 Aprile 1792, la prevalenza dei Girondini all' Assemblea Nazionale riuscì a far passare la Dichiarazione di guerra all' Austria e di far iniziare i preparativi per l' invasione dei Paesi Bassi austriaci ( l' attuale Belgio). [[Jean-Baptiste_Donatien_de_Vimeur_de_Rochambeau|Rochambeau]] fu chiamato a comandare [[Arm%C3%A9e_du_Nord_%28guerre_rivoluzionarie_francesi%29|l' armata del nord]], La Fayette a comandare l' armée du Centre sede a Metz, [[Nicolas_Luckner|Nicolas Luckner]] quella del Reno. La Fayette si rese subito conto che le nuove reclute erano contrarie alla guerra, non avevano esperienza di azioni militari ed erano insubordinate agli ufficiali. Il suo compito fu quello di creare una armata il più coesa per prepararsi al compito assegnato. Dall' altra parte la [[Prima_coalizione|Prima coalizione]] che si era formata a si era preparata ad agire era composta dei principali eserciti dei Regni europei comandati da ufficiali di provata capacità<ref>La Prima coalizione antifrancese raccoglieva: Gran Bretagna, Impero d' Austria, Prussia, Russia, Spagna, regno di Napoli, regno di Sicilia, regno di Sardegna, Regno del Portogallo. Repubblica delle Sette Provincie Unite, Realisti francesi.</ref>. Il risultato non fu quello sperato nei primi sconti i Francesi furono sconfitti e le perdite furono importanti. Nella Battaglia di Marquain le truppe Francesi dopo la ritirata uccisero il loro comandante assieme ad alcuni ufficiali.
Questo fece capire La Fayette che la guerra non poteva essere condotta in questo modo lui e Luckner chiesero alla Assemblea nazionale di avviare colloqui di pace. Il suo discorso alla Assemblea Nazionale fu oggetto di vivaci contestazioni. Robespierre stesso lo accusò di aver abbandonato le sue truppe e di aver così tradito la Francia. Come risposta l' Assemblea lo inviò a comandare, con decorso immediato, l' Armèe di Nord.
Il 25 Luglio 1792 i Prussiani comandata dal [[Carlo_Guglielmo_Ferdinando_di_Brunswick-Wolfenbüttel|Duca di Brunswick]] emise un '''[[Manifesto_di_Brunswick|proclama]]''' al Popolo di Parigi nel quale minacciò in caso di violenze contro le persone del Re e della Regina di Francia di applicare al popolo di Parigi la giustizia militare e le pene della rappresaglia.
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La situazione politica della Francia prese da questo periodo una direzione inaspettata, sulla base della rimozione dei generali delle armate al Nord: Rochambeau, La Fayette e Luckner che vennero sostituti da Dimouriez e Custine con i quali gli eserciti Francesi riuscirono a fermare la Prima coalizione con la
[[Battaglia_di_Valmy|Valmy]] 20 Settembre 1792. Dopo aver ripreso le fila della organizzazione delle truppe, poterono invadere il Belgio e incominciare la invasione dei Paesi Bassi. LaI GirondaGirondini che sostenevasostenevano Dumoriez, condivisecondivisero in suo progetto di riorganizzazione dell' esercito e dei sistemi logistici di fornitura di armi ma non riuscìriuscirono a coalizzare tutta la nazione dietro l' esercito a sostegno della guerra. Intanto nella Assemblea nazionale rieletta si emersero due tendenze nuove. La prima fu quella di scioglimento di tutte le Congregazioni religiose con l' incamerazione dei loro beni da parte dello Stato francese. Alla resistenza degli ecclesiastici e della Chiesa i radicali francesi interni ai Giacobini fra cui Robespierre ottennero un decreto con il quale riducevano tutti gli ecclesiastici e le suore allo stato laicale. Questo decreto colpiva anche [[Charles-Maurice_de_Talleyrand-Périgord|Talleyrand e [[Emmanuel_Joseph_Sieyès|Sieyès]] che erano membri dell' Assemblea. Il secondo fu la revoca delle autonomie locali come invece una parte dei Girondini aveva tentato di ristrutturare la Francia a favore di una nuova centralizzazione simile a quella realizzata dalla Monarchia prima della Rivoluzione. La ragione fu che la bilancia del potere in Europa non lasciava spazio per uno Stato francese più debole di quello del Re Luigi XVI. Se questo fosse avvenuto avrebbe significato una guerra di espansione delle potenze confinanti come l' Inghilterra, l' Impero e la Prussia. Infatti in questo stesso periodo la Prussia, La Russia e l' Impero stavano trattando per la [[Spartizioni_della_Polonia|spartizione della Polonia]], stato che il quel periodo storico aveva una notevole debolezza politico-militare. Per evitare questa eventualità i Giacobini riuscirono a catalizzare una maggioranza che cambiò completamente la faccia della Rivoluzione. A Settembre di questo anno furono tollerati da parte dei Giacobini e dal governo di espressione Girondina i tumulti parigini che furono definiti i '''massacri di Settembre''' 1792. Cittadini popolani e naturalmente agitatori professionali, dopo aver formato bande armare di rivoluzionari, si diressero alle carceri della città e trucidarono di lorloro mano un numero elevato di prigionieri che, a loro dire, appartenevano a tre categorie precise: sostenitori della monarchia, cospiratori che volevano far invadere dai nemici la Francia con occupazione di Parigi, aristocratici che erano secondo loro erano potenziali nemici della Rivoluzione e traditori della causa. Si può immaginare come, in condizioni del genere, le azioni di violenza siano state per la maggior parte violenza omicidaomicidi senza riferimento alcuno alla situazione politica. Fu così facile a Robespierre chiedere ed ottenere la istituzione di un '''[[Comitato_di_salute_pubblica|Comitato di salute pubblica]]''' con poteri eccezionali per estirpare i nemici della rivoluzione e impedire a coloro che erano tiepidi verso la causa di insabbiarne lo sviluppo. Il primo fatto fu il processo e la condanna a Morte del Re Luigi XVI per alto tradimento, a cui seguì quella della regina Maria Antonietta. Le esecuzioni eseguite nel Gennaio e nell' Ottobre 1793, furono per Robespierre la vittoria della sua linea repubblicana contro quelli che pensavano di trasformare la Francia in una Monarchia costituzionale. Intanto la Vandea che era sempre stata realista e cattolica si dichiarò contraria alla circoscrizione obbligatoria che l' Assemblea nazionale aveva bandito per aumentare il numero dei soldati e le armate a causa della guerra avviata dalla prima coalizione. La Vandea per questo fu uno dei pretesti con il quale Robespierre chiese la condanna a morte di tutti i Girondini. La guerra in Vandea continuò sino al 1795 per poi consolidare in in accordo in cui i Vandeani ottenero la libertà di culto, la realizzazione di uno statuto per il clero, la restituzione dei beni espropriati dai repubblicani, l' autonomia amministrativa e il commando della Guardia nazionale. Si aggiunsero poi la liberazione dei detenuti vandeani dalle prigioni francesi, il congedo di quelli arruolati a forza e la consegna dell' erede al Trono Luigi XVIII allora di appena 10 anni. Due fatti furono importanti in questi frangenti la fuga e la diserzione del Generale Dumoriez. Il generale impegnato nella occupazione dei Paesi bassi era stato sconfitto nella Battaglia di Neerwinden e dopo di questo aveva pensato di proporre alla Convenzione<ref>L' Assemblea nazionale si era trasformata in Convenzione per redigere una nuoca costituzione che facesse della Francia una Repubblica.</ref> la realizzazione di una Repubblica dei Paesi Bassi su modello francese. La Convenzione e Robespierre in testa lo considerarono un traditore e allo scopo di arrestarlo mandarono il ministro della guerra Bernounville e alcuni parlamentari da Dumoriez in Belgio. Questi li fece arrestare li consegnò agli austriaci che li tennero tre anni come prigionieri di guerra e fuggi in Austria lasciando l' armata senza generale. Marat su questi fatti chiese di processare nel Tribunale rivoluzionario di Girondini che avevano favorito questo generale e la perdita dell' azione militare. Nonostante che le cose non fossero precipitate Marat scrisse un articolo chiamando alla insurrezione il Popolo di Parigi. I Girondini risposero, al loro volta, chiedendo alla Convenzione di deferire al tribunale rivoluzionario Marat perché fomentatore del popolo per portarlo alla insurrezione vietata dai decreti approvati dalla stessa Convenzione. Marat fu assolto. Dopo di questo le truppe della guardia nazionale parigina, il popolo armato e le guardie della rivoluzione (sanculotti e altri rivoluzionari) assediarono la Convenzione richiedendo che fossero arrestati e processati tutti i Girondini. Il 2 Luglio 1793 venne approvato l' arresto di tutti di deputati Girondini. Un breve processo farsa li condannò a morte e le esecuzioni furono eseguite nel mesi di ottobre del 1793. 13 Luglio 1793 Marat [[Jean-Paul_Marat#L'assassinio|Marat]] venne ucciso da [[Charlotte_Corday|Charlotte Corday]] a sua volta giustiziata nel luglio 1793.
Un ultimo personaggio fu importante per il periodo e per la sua concezione della politica estera, proprio perché egli sintetizzò il pensiero Girondino sul Federalismo, anche se sia nella attuazione sia nelle prospettive quasi nulla vi realizzato. Si tratta di [[Nicolas_de_Condorcet| Nicolas de Condorcet]].
 
[[file: Nicolas de Condorcet.PNG|thumb|right|Nicolas de Condorcet]]
 
Condorcet si era inimicato Robespierre per il semplice fatto che essendo uno scienziato e matematico, non condivideva delle soluzioni drastiche come Robespierre stesso seguivaperseguiva. In particolare Condorcet era favorevole al processo del Re ma contrario alla pena di morte. Questo fece scaturire una opposizione politica dei Cordiglieri, Montagnardi e Giacobini contro di lui perché essi concepivano la morte del re come un atto sacrificale verso il popolo atto a instaurare la nuova repubblica. Il secondo motivo di attrito fu dato dalla redazione della costituzione repubblicana del 1793. Condorcet redasse una bozza di costituzione sulla base delle risultanze dell' Assemblea, Robespierre, e Saint Just redassero una costituzione molto più radicale opponendosi al Presidente Condorcet e chiedendone l' approvazione. Al momento di decidere Condorcet criticò con ampiezza di argomenti questa loro formulazione. Da questo Robespierre ne chiese la destituzione lo accusò di essere nemico del popolo e ne chiese il processovolle davantideferirlo al Tribunale rivoluzionario (3 ottobre 1793). Imprigionatodatosi alla latitanza per evitare il processo venne catturato di notte e imprigionato a Bourg-la-Reine. Il 30 Marzo 1794 lo trovarono morto nella sua cella perché si era suicidato con una dose di veleno. Alcuni anni dopo 1798 a cura della moglie veniva stampato il suo ''Esquisse d' un tableau historique des progrés de l' esprit humain'' <ref> Paris, Gènes, 1798 pp.312-313 e 342-343.</ref>. In esso il nostro autore sintetizza alcuni concetti che rappresentarono l' unica traccia di federalismo presente nella Rivoluzione francese.
Condorcet affermò che la prima scoperta che l' umanità avrebbe fatto sarebbe stata quella di considerare la guerra il più alto crimine contro l' umanità. Che le prime guerre a sparire sarebbero state quelle basate sulla bramosia di potenza. Che non sarebbero state ne la richiesta di maggiori guadagni come prevedeva il mercantilismo, né la ricerca di nuove forme di investimento per ricavarne dei profitti ma la necessità di uno sviluppo ordinato e in crescita senza più guerre fra gli Stati. La conquista di altri popoli e stati, secondo Condorcet, non avrebbe dovuto avvenire per uso della guerra ma attraverso il metodo democratico inventato dagli Stati Uniti d' America che permetteva di costituire delle Confederazioni perpetue che uniscono in un solo corpo politico diversi stati e diversi popoli. E concluse con la seguente frase:
 
<small>“Istituzioni foggiate in modo migliore di questi progetti di pace perpetua che hanno occupato il tempo e consolato l' anima di qualche filosofo, accellereranno i progressi di fraternità tra le nazioni, e le guerre tra i popoli, come gli assassinii, entreranno a far parte delle atrocità straordinarie che umiliano e indignano la natura, che imprimono a lungo un marchio di obbrobbrio al paese e al secolo la cui storia è stata infamata.”
(Esquisse d' un Tableau historique.. pag. 343)</small>
 
Il seguito è noto Robespierre non andò molto avanti con il sistema della eliminazione degli avversari. La moglie di La Fayette, rimasta in Francia, fu vittima delle mire vendicative di Robespierre. Fu arrestata con le tre figlie e condotta nella prigione rivoluzionaria di Parigi. Qui scoprì che erano stati imprigionati anche sua nonna, sua madre e suo fratello con l' accusa di essere dei realisti. Avvertiti gli amici americani e l' ambasciatore americano a Parigi James Moore, Adrienne chiese a questo ultimo di intercedere pensando che la situazione fosse disperata. Il 22 Giugno 1794 Adrienne La Fayette dovette assistere in Place de la Révolution alla esecuzione della condanna a morte di tutti i suoi tre congiunti, ghigliottinati davanti a lei. Il tutto unito alla brutalità delle guardie della rivoluzione che sottolieavano quali fossero le previsioni per la sua prossima fine. Dopo pochi giorni fu scarcerata perché gli Stati Uniti avevano tennutoottennuto per lei e le tre figlie il rilascio a condizione che fossero riportate in America in quanto risultava che erano cittadine del Connetticut. Adrienne con la prima figlia si diresse a Vienna e ottenne dall' Imperatore Francesco II di poter raggiungere il marito e vivere con lui nella prigione. Il 15 ottobre 1795 La Fayette sua moglie e la figlia riuscirono a riunirsi. Essi vissero per altri due anni in cella sino alla liberazione a seguito del [[Trattato_di_Campoformio|Trattato di Campoformio]] (1797).
Fatti come questi, dimostrarono alla Convenzione che questa repressione era inutile, e a segutitoseguito di tutto questo sangue versato si venne a formare in essa una alleanza anti-temidoriana all' interno dell' assemblea al punto che Robespierre non aveva più la maggioranza. Il 28 Luglio 1794 furono tutti arrestati anche Robespierre e ghigliottinati senza processo.
La Fayette superstite di questo peiodoperiodo riottenne la cittadinanza francese solo nel 1800. Dopo la liberazione dovuta a Bonaparte e al Trattato di Campoformio, per sfuggire alle ire di Bonaparte e al dovere di giurare fedeltà allo stesso, accettò di ritirarsi dalla vita politica. Morì nel 1834.
La vicenda di [[Napoleone_Bonaparte|Napoleone Bonaparte]] non rileva in questo ultimo periodo se non per il fatto che lo stesso scrisse nelle pagine delle sue [[Il_Memoriale_di_Sant%27Elena#Napoleone_promotore_del_principio_delle_nazionalità|memorie]] che aveva tentato di dare all' Europa una forma confederale e questo suo disegno era stato sconfitto a [[Battaglia_di_Lipsia|Lipsia]] e [[Battaglia_di_Waterloo|Waterloo]]. Nel concreto dopo il 1800, avvandosi di tutti i suoi pareti egli riuscì a costruire una [[Napoleone_Bonaparte#La_nuova_Europa_di_Napoleone|Europa]] filofrancese di Regni europei che non erano più quelli preesistenti alla Rivoluzione. L' aver sposato la figlia [[Maria_Luisa_d%27Asburgo-Lorena|Maria Luisa d' Austria]], dello stesso Imperatore Francesco II non creò una alleanza di ferro. Appena fu possibile l' Imperatore si unì alla [[Sesta_coalizione|sesta coalizione]] guidata dagli Inglesi che lo combatteva. Dopo la sconfitta di Waterloo Napoleone Bonaparte fu costretto all' esilio a Sant' Elena una isola dell' Atlantico sotto il dominio dell' Inghilterra e li morì il 5 Maggio 1821. Il [[Congresso_di_Vienna|Congresso di Vienna]] non mantenne indenne la geografia politica dei regni europei ma ricostruì quelli che erano esistiti in precedenza, Francia inclusa. La ristutturazione si estese anche agli imperi coloniali e il ritorno delle vecchie monarchie riportò anche la restaurazione dello Stato Monarchico assoluto in tutta Europa.