Keith Haring: differenze tra le versioni

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[[File:Keith Haring We Are The Youth.jpg|thumb|''We Are The Youth'' (1987), Ellsworth Streets, Philadelphia]]
{{citazione|Un giorno, viaggiando in metropolitana, ho visto un pannello che doveva contenere un messaggio pubblicitario. Ho capito subito che quello era lo spazio più appropriato per disegnare. Sono risalito in strada fino ad una cartoleria e ho comprato una confezione di gessetti bianchi, sono tornato in metropolitana e ho fatto un disegno su quel pannello. Era perfetto, soffice su carta nera; il gesso vi disegnava sopra con estrema facilità|Keith Haring<ref>{{cita web|accesso=25 luglio 2016|titolo=To New York|url=http://www.haring.com/!/about-haring/to-new-york#.V5aGVvkrK70|editore=The Keith Haring Foundation}}</ref>|One day, riding the subway, I saw this empty black panel where an advertisement was supposed to go. I immediately realized that this was the perfect place to draw. I went back above ground to a card shop and bought a box of white chalk, went back down and did a drawing on it. It was perfect – soft black paper; chalk drew on it really easily|lingua=en}}
 
[[File:Keith Haring, Senza titolo, 1983, collezione Terrae Motus, Reggia di Caserta.jpg|miniatura|''Senza titolo'' (1983), collezione Terrae Motus, [[Reggia di Caserta]]]]
Intanto, Haring iniziò ad acquistare una fama sempre più solida, confermata dal successo riscosso dalla mostra personale che organizzò nell'ottobre 1982 con la collaborazione del gallerista Tony Shafrazi: all'evento, accompagnato per la prima volta da un catalogo, presenziarono [[Roy Lichtenstein]], [[Robert Rauschenberg]], [[Francesco Clemente]], [[Sol LeWitt]] e [[Richard Serra]].<ref>{{cita|Kolossa|p. 30|AK}}.</ref> L'esibizione arricchì notevolmente la fama di Haring, ormai divenuto noto anche in [[Europa]]: in questo periodo l'artista espose in Francia al [[:en:CAPC_musée_d'art_contemporain_de_Bordeaux|CAPC Museé d'art contemporain de Bordeaux]] e alla Nouvelle Biennale di Parigi nel 1985, nei Paesi Bassi allo [[Stedelijk Museum]] di Amestardam nel 1986, in Italia alla galleria di [[Lucio Amelio]] a Napoli nel 1983 e alla [[Biennale di Venezia]] nel 1984, in Belgio, in Germania e in Gran Bretagna, lasciando segni di sé e della propria arte nei paesaggi urbani visitati.<ref>{{Cita libro|autore=A cura di Ester Coen e Livia Velani|titolo=Terrae Motus la collezione Amelio alla Reggia di Caserta|anno=2001|editore=Skira|città=Milano|p=173|ISBN=8884910668}}</ref> Le commissioni e le offerte frattanto piovevano, tanto che Haring dovette assoldare una segretaria personale, Julia Gruen, per essere aiutato nel disbrigo della corrispondenza.<ref>{{cita|Kolossa|p. 32|AK}}.</ref>