Eccidio delle Fosse Ardeatine: differenze tra le versioni

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La [[convenzione dell'Aia (1907)|convenzione dell'Aia del 1907]] proibisce la rappresaglia,<ref name=Aia>L'articolo ''Nessuna pena collettiva, pecuniaria od altra, può essere inflitta alle popolazioni per atti di singoli individui dei quali esse non possano riguardarsi come solidalmente responsabili.''</ref> mentre la [[Convenzioni di Ginevra|Convenzione di Ginevra]] del 1929, relativa al Trattamento dei prigionieri di guerra, fa esplicito divieto di atti di rappresaglia nei confronti dei [[prigioniero di guerra|prigionieri di guerra]] nell'Articolo 2.<ref>{{cita web|sito=The Avalon Project - Documents in Law, History and Diplomacy|editore=Yale Law School|titolo=Convention Between the United States of America and Other Powers, Relating to Prisoners of War; July 27, 1929|url=http://avalon.law.yale.edu/20th_century/geneva02.asp|data=27 luglio 1929|accesso=18 luglio 2015}}</ref> Dal punto di vista internazionale l'argomento rappresaglia era contemplato nei codici di diritto bellico nazionali, in cui si faceva riferimento ai criteri della proporzionalità rispetto all'entità dell'offesa subita, della selezione degli ostaggi (non indiscriminata) e della salvaguardia delle popolazioni civili. Nessuno di questi criteri, comunque, fu rispettato dai tedeschi: la rappresaglia fu del tutto sproporzionata; nessuno degli uccisi aveva alcunché a che fare con l'attentato; nella selezione degli ostaggi si procedette alla fucilazione anche di personale sanitario, infermi e malati, nonché di civili inermi del tutto estranei alla Resistenza, molti dei quali selezionati solo in quanto ebrei; inoltre non risulta che sia stata eseguita da parte tedesca alcuna seria indagine per appurare l'identità dei responsabili dell'attacco.
 
Dalle salme identificate (322 su 335) si ricava che circa 39 fossero ufficiali, sottufficiali e soldati appartenenti alle formazioni clandestine della Resistenza militare, circa 52 erano gli aderenti alle formazioni del [[Partito d'Azione]] e di [[Brigate Giustizia e Libertà|Giustizia e Libertà]], circa 68 a [[Bandiera Rossa (movimento)|Bandiera Rossa]]<ref>{{cita newspubblicazione|autore=Silvio Antonini|url=http://anpi.it/media/uploads/patria/2009/10-11/29-31_ANTONINI.pdf|titolo=La storia di Bandiera Rossa nella Resistenza romana|pubblicazione=[[Patria Indipendente]]|data=6 dicembre 2009|pp=29-31: 31}}</ref>, un'organizzazione comunista non legata al [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]], 19 erano fratelli massoni (tra cui 3 anarchici tutti iscritti all'unione sindacale italiana: Manlio Gelsomini, Umberto Scattoni e Mario Tapparelli) appartenenti indistintamente sia dell'Obbedienza di Palazzo Giustiniani sia a quella di Piazza del Gesù<ref>[http://www.loggiagiordanobruno.com/massoni-delle-ardeatine Massoni delle Ardeatine « Loggia Giordano Bruno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, e circa 75 erano di religione ebraica. Altri, fino a raggiungere il numero previsto, furono detenuti comuni. {{Citazione necessaria|Non mancarono tuttavia tra gli uccisi i rastrellati a caso e gli arrestati a seguito di delazioni dell'ultim'ora}}, come il giovane pugile [[Lazzaro Anticoli]], detto "Bucefalo", arrestato in seguito alla delazione di una correligionaria, [[Celeste Di Porto]], detta "Pantera Nera", finito alle Fosse Ardeatine al posto del fratello della giovane.
 
== Processi ai responsabili dell'eccidio ==