Battaglia del Little Bighorn: differenze tra le versioni

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Custer, nel frattempo, divise ancora una volta il suo comando in un'ala sinistra e un' ala destra, però questa volta continuò a seguire il crinale a nordest del villaggio, cercando un posto per scendere, attraversare il fiume e attaccare il villaggio dal lato Nord. Quando finalmente vide il villaggio da vicino, si rese conto che aveva bisogno sia di più uomini che di più munizioni. Mandò il trombettiere John Martin ([[Giovanni Martini (militare)|Giovanni Martini]]) a cercare Benteen e ordinargli di raggiungerlo e portare i muli con le munizioni e le provviste. poiché Martin -che era di origini italiane e si trovava in America soltanto da 2 anni- non parlava ancora bene l'inglese, il tenente Cooke, aiutante di Custer gli diede precisi ordini scritti che furono esibiti nell'inchiesta successiva alla battaglia. A questo punto Custer era ancora all'offensiva, non era in contatto con gli Indiani e non si trovava in pericolo.
 
Martin aveva solo una vaga idea di dove si trovasse Benteen. Anni dopo scrisse: Io non sapevo ne dov'era il Colonnello Benteen, ne dove cercarlo ...... guardavo tutt'intorno per trovare il Colonnello Benteen"<ref>{{Cita [libro|titolo=citato in W.A Graham, "The Custer Myth, "|editore=University of Nebraska Press1953Press 1953|p=290}}</ref> []. Prudentemente, il tenente Cooke gli ordino' di mantenersi sul sentiero e ripercorrere il percorso del reggimento. Questo significava che Martin avrebbe potuto cavalcare per ore verso il punto dove il reggimento si era diviso e poi seguire le tracce lasciate da Benteen. Benteen si era però stancato presto di andare “a caccia di valli all'infinito su un terreno che trovava molto difficile per gli uomini e i cavalli. Anni dopo scrisse: "Dire che il terreno era scabroso non e' sufficiente; usare qualche parolaccia davanti alla parola scabroso renderebbe meglio l'idea" e "che nessun Indiano di buon senso avrebbe scelto un posto per un campo" in quell' area [citato in E. A, Brininstool, "Troopers with Custer",University of Nebraska Press 1989, pg 76]. Queste dichiarazioni non furono smentite dagli altri ufficiali che lo accompagnavano, cioe' I tenenti Edgerly e Godfrey ed il Capitano Weir, che pure era un amico e sostenitore di Custer. Quando Benteen giudico' che sarebbe stato piu' utile ricongiursi col reggimento, viro' a destra per ricongiungersi con Custer e Reno e torno' sulla pista che loro avevano seguito. Li' Martin incontro' Benteen circa 25 minuti dopo aver lasciato Custer.
 
Benteen si avviò verso Custer, come ordinato, accellerando dal passo al trotto. Benteen fu fortemente criticato dai sostenitori di Custer per non essersi affrettato di piu', pero' lui non ritenette che Custer fosse in pericolo. All'inchiesta che segui la battaglia testimonio': "Le mie impressioni dal Trombettiere Martin erano che gli indiani erano in fuga" ("My impressions from Trumpeter Martin were that the Indians were skedaddling"<ref>{{Cita [libro|titolo=Proceedings of a Court of Inquiry in the Case of Major Marcus Reno, |editore=Judge Advocate General's Office, 1933,|p=405}}</ref> pg 405[]. Per di piu' l'ordine di Custer era anche di portare le munizioni, cosa problematica perché la carovana di muli che le portava era ancora più indietro e marciava ancora più lentamente. Inoltre pacchi sui muli cominciavano ad allentarsi e cadere.
 
Dopo venti minuti Benteen avvistò Reno assediato sulla collina. All'inchiesta testimonio' "La mia prima visione del combattimento ha mostrato che non c'era nessuna fuga da parte degli indiani e io naturalmente credetti che quello fosse l'intero comando" (My first sight of the fight showed that there was no skedaddling being done by the Indians and I, of course, thought that was the whole command") [Proceedings of a Court of Inquiry in the Case of Major Marcus Reno, Judge Advocate General's Office, 1933, pg 405]. Pertanto raggiunse l'area dove aveva visto il combattimento. Una volta arrivato li Reno gli corse incontro esclamando:"Per L'amor di Dio Benteen, Ferma il tuo comando e aiutami. Ho perso la metà dei miei uomini!" (For God's sake Benteen! Halt your command and help me! I've lost half my men!) [Kenneth Hammer, ''Custer in '76: Walter Camp's Notes on the Custer Fight''. (Norman, OK: University of Oklahoma Press, 1990), p. 101] . Benteen gli chiese se sapeva dove si trovasse Custer e Reno rispose di no, che Custer gli aveva promesso che l'avrebbe supportato nella sua carica al villaggio, dopo di che non lo aveva piu' visto e non sapeva dov'era [Proceedings of a Court..., pg 463]. A questo punto decise fosse più opportuno restare con lui e difendere la posizione sulla collina, anche perche' Reno era suo superiore.