Vetrego: differenze tra le versioni

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===Fine Novecento===
Se per secoli e millenni i vetreghesi hanno vissuto e sopravvissuto di agricoltura ora vivono seguendo le dinamiche socio-demografiche dell'area metropolitana compresa tra le città di [[Venezia]], [[Padova]], [[Treviso]]. La stragrande maggioranza degli abitanti lavora nelle industrie e nel terziario. Solo poche famiglie si dedicano ancora esclusivamente all'[[agricoltura]]. Il resto della campagna vetreghese, formata da piccolissime proprietà, è abitata ed utilizzata dai figli e dai nipoti di quella che era stata definita, negli anni del boom economico del Nord-Est, la cosiddetta ''classe degli operai-contadini''', ovvero operai di giorno nelle grandi fabbriche del ex polo industriale di [[Porto Marghera]] e contadini alla sera, a fine turno e nei fine settimana.
 
==Persone legate a Vetrego==
*[[Angelo Brugnoli]], sacerdote, sindacalista, dirigente della diocesi di Treviso, Canonico di Asolo
*[[Gino Piva]], sindacalista, socialista, giornalista e poeta e uomo politico italiano<ref>Carlo Cavriani. ''Gino Piva, tra socialismo e patriottismo, giornalista inviato del resto del carlino su fronte della Grande Guerra''. Presentazione di Franco Della Peruta- ed- Minelliana&nbsp;– Rovigo 1999 pag 302-303 </ref>
*[[Papa Clemente XIII]], Carlo Rezzonico, figlio dei proprietari terrieri di via Ca' Rezzonico.
*Milan Renzo, Sindaco del Comune di Mirano dal [[1980]] al [[1989]];
*[[Mafalda Codan]], maestra elementare, sopravvissuta alle deportazioni jugoslave;
 
==Tradizioni e folclore==