Pietro Simone Agostini: differenze tra le versioni

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Nel 1670 fu rappresentata a [[Genova]] nel teatro del Falcone la sua opera ''Eliogabolo'' (libretto [[Aurelio Aureli]]).
 
Successivamente si stabilì a [[Roma]]. Per il cardinale [[Flavio_Chigi_(1631-1693)|Flavio Chigi]] compose ''L’Adalinda'', opera rappresentata nel [[Palazzo Chigi (Ariccia)|palazzo Chigi di Ariccia]] nell’autunno 1673, e una serenata da cantare a [[Siena]] nel 1677.<ref>F. D’Accone, ''Cardinal Chigi and music redux'', in ''Music observed. Studies in memory of William f. Holmes'', eds. C. Reardon and S. Parisi, Warren 2004, pp. 84, 87.</ref> Fu alle dipendenze della famiglia Pamphilj come maestro di cappella di [[Sant'Agnese in Agone|Sant'Agnese in Agone]] da gennaio 1675 a maggio 1679.<ref>A. Nigito, ''La musica alla corte di Giovanni Battista Pamphilj'', Kassel, 2012, p. 27.</ref>
Per la quaresima degli anni 1674, 1676, 1678, 1679 mise in musica quattro oratori su testo del padre carmelitano scalzo Girolamo di San Carlo, priore del convento di Siena. La musica è perduta, ma i testi, in latino, furono pubblicati dall'autore nella raccolta ''Roma nel crocefisso venerato nell'oratorio di S. Marcello'' (Siena, 1687), dedicata al cardinale [[Flavio Chigi (1631-1693)|Flavio Chigi]].<ref>S. Franchi, ''Drammaturgia romana'', Roma, 1988, pp. 589-590.</ref>
 
Il 22 settembre 1679 Agostini fu chiamato a Parma come maestro di cappella della corte ducale e il 6 ottobre gli fu conferita anche la stessa carica nella [[Santa Maria della Steccata|chiesa della Steccata]].<ref>N. Pelicelli, ''Musicisti in Parma nel sec. XVII'', in «Note d'archivio per la storia musicale», IX (1932), pp. 243-244.</ref>