Giovanni Titta Rosa: differenze tra le versioni

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== BiografiaCenni biografici ==
Collaborò a quotidiani - «[[Il Corriere della sera]]», [[La Stampa]], il «[[Corriere lombardo]]» - e riviste letterarie – ''[[Lacerba]]'', ''[[Riviera Ligure]]'', ''[[Corrente (rivista)|Corrente]]'', ''[[Solaria]]'' – dove esercitò la sua critica letteraria, che si svolge nell'alveo [[Benedetto Croce|crociano]], e fu autore di poesie, raccolte in ''Poesie di una vita'', e di prose di lieve lirismo, come ''Il varco nel muro'' e ''Niobe e il pittore''. Studioso del Manzoni, fu autore di commenti dei ''Promessi sposi'' e delle poesie manzoniane. Nacque precisamente a [[Santa Maria del Ponte]] (allora [[frazione geografica|frazione]] di [[Fontecchio]], oggi nel territorio di [[Tione degli Abruzzi]]) il 5 marzo 1891 e morto a Milano il 7 gennaio 1972, rappresenta una figura di grande rilievo nel panorama letterario italiano del Novecento. Saggista, narratore, giornalista, poeta, critico d'arte e letterario, il nostro illustre personaggio si esprimeespresse in un copioso e fortunato lavoro editoriale. iLe cuisue titoliopere di eccellenza, o se vogliamo gli scritti diletterarie più ampia notorietà,conosciute sono conosciuti, dal: ''Sole di lombardia'', da ''I lumi a Milano'', da ''Aria di Casa Manzoni'' e da ''Il nostro Manzoni''.
 
Collaborò a quotidiani - «[[Il Corriere della sera]]», [[La Stampa]], il «[[Corriere Lombardo]]» - e riviste letterarie – ''[[Lacerba]]'', ''Riviera Ligure'', ''[[Corrente (rivista)|Corrente]]'', ''[[Solaria]]'' – dove esercitò la sua critica letteraria, che si svolge nell'alveo [[Benedetto Croce|crociano]], e fu autore di poesie, raccolte in ''Poesie di una vita'', e di prose di lieve lirismo, come ''Il varco nel muro'' e ''Niobe e il pittore''. Studioso del Manzoni, fu autore di commenti dei ''Promessi sposi'' e delle liriche manzoniane.
Fu giurato nei premi letterari «Viareggio», «Bagutta» e «Lerici», e diresse per diversi anni «[[L'Illustrazione italiana]]» e l'«Osservatore Politico Letterario»
 
Fu giurato nei premi letterari «Viareggio», «Bagutta» e «Lerici», e diresse per diversi anni «[[L'Illustrazione italiana]]» e l'«Osservatore Politico Letterario».
 
Morì a Milano il 7 gennaio [[1972]].
 
== Opere==