Posta elettronica certificata: differenze tra le versioni
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Dal punto di vista dell'utente una casella di posta elettronica certificata non è differente da una normale casella di [[posta elettronica]] normale. La posta viene inviata o attraverso il proprio programma preferito ([[POP3]] o [[IMAP]]) oppure attraverso una interfaccia [[web]]. Ciò che cambia è il protocollo di comunicazione sottostante. Quando il mittente possessore di una casella PEC invia un messaggio ad un altro PEC, il messaggio viene raccolto dal proprio gestore di posta PEC che lo racchiude in una busta (virtuale), vi applica una firma elettronica in modo da garantire inalterabilità e provenienza e vi appone, inoltre, una marca temporale per garantire l'orario di spedizione. Fatto questo, il gestore PEC del mittente invia il messaggio, costituito dalla busta virtuale, al gestore PEC del destinatario, il quale verifica la firma e rilascia una ricevuta di avvenuta presa in carico del messaggio per conto del destinatario. Quando il destinatario si connette alla propria casella PEC e scarica il messaggio, il gestore PEC del destinatario invia una ricevuta di avvenuta consegna al mittente del messaggio, che può essere quindi certo che il suo messaggio è giunto a destinazione.
L'utilizzo della posta elettronica certificata nella pubblica amministrazione è un preciso obbligo introdotto dal codice dell'amministrazione digitale. Con la posta elettronica certificata le amministrazioni possono comunicare e trasmettere documenti tra di loro in tempo reale. Comunicazioni, atti e documenti trasmessi per e-mail tra uffici pubblici sono validi ai fini del procedimento amministrativo in tutti i casi in cui è possibile accertare Ia provenienza e cioè se sono siglate con Ia firma digitale, oppure con protocollo informatico o trasmessi con posta certificata. I cittadini e le imprese che ne fanno richiesta hanno diritto a ricevere tutte le comunicazioni dalle pubbliche amministrazioni via e-mail all'indirizzo che avranno dichiarato. Le comunicazioni e i documenti ricevuti in questo modo avranno piena validità giuridica anche verso altre persone o aziende. La norma quindi incalza la pubblica amministrazione, e gli effetti si iniziano a vedere: un esempio è la circolare 188870 dell'Agenzia delle Entrate che ha istituito l'obbligo dal 1 marzo 2006, per le banche e gli istituti finanziari, di trasmettere alcuni dati utilizzando come canale Ia posta elettronica certificata. Nel mercato privato utilizzare la posta certificata per le comunicazioni commerciali tra azienda e clienti (invio fatture di utenze domestiche, invio estratti conto da parte delle banche ai propri correntisti) sono solo alcuni degli esempi di utilizzo, da considerare come opportunità per avere un rapporto più diretto con la clientela, garantendo certezza sulla spedizione e sulla ricezione della comunicazione oltre alla provenienza e integrità del suo contenuto.
== LE REGOLE TECNICHE ==
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b) busta di anomalia (contenente il messaggio errato e la firma del gestore).
Tutte le tipologie di messaggi generati dal sistema PEC sono sottoscritti dai gestori di posta elettronica certificata mediante la firma. I certificati di firma di cui il gestore deve disporre ai fini della validità della certificazione del messaggio sono rilasciati dal CNIPA al momento dell'iscrizione nell'elenco pubblico dei gestori di posta elettronica certificata e sino ad un numero massimo di dieci firme per ciascun gestore (ai sensi dell'art. 7 del D.P.C.M. 2 novembre 2005 è prevista la possibilità di richiedere un numero di certificati di firma superiore a 10 da parte dei Gestori). Il percorso dal mittente al destinatario finale del messaggio di PEC è di seguito schematizzato attraverso una sequenza che illustra le fasi del passaggio dal mittente al rispettivo gestore e dal gestore del destinatario al destinatario stesso ed inoltre evidenzia i momenti in cui il servizio di PEC genera le tre tipologie di ricevute descritte in precedenza.
== LA DOMANDA DI ISCRIZIONE NELL'ELENCO DEI GESTORI DI PEC ==
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Fra le materie oggetto del controllo: l’interoperabilità, le modalità di commercializzazione, la gestione dei malfunzionamenti. La circolare Cnipa 2006/51 introduce l’obbligo - per i gestori - di effettuare test finalizzati a verificare l’interoperabilità dei propri sistemi. Tali verifiche - svolte presso una struttura indicata dal Cnipa - saranno fatte utilizzando una “suite di test” di riferimento, resa pubblica sul sito del Cnipa. Prevede inoltre che siano monitorate le modalità di commercializzazione del servizio di PEC per garantire l’unicità del rapporto tra titolare e gestore. Infine prescrive l’obbligo, da parte dei gestori, di fornire in tempi brevissimi l’informativa relativa a eventuali malfunzionamenti, classificando i livelli di criticità rilevati. Nel caso di significativi problemi, la circolare regolamenta la sospensione dell’attività del gestore. Il Cnipa potrà effettuare sopralluoghi presso le strutture operative utilizzate dal gestore per verificare la conformità del sistema PEC.
== DPR 11 FEBBRAIO 2005 CHE DISCIPLINA L'UTILIZZO DELLA PEC ==
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• i virus: i gestori sono tenuti a verificare l'eventuale presenza di virus nelle e-mail ed informare in caso positivo il mittente, bloccandone la trasmissione (art. 12);
• le imprese, nei rapporti intercorrenti, potranno dichiarare l'esplicita volontà di accettare l'invio di PEC mediante indicazione nell'atto di iscrizione delle imprese.
== IL DOMINIO DELLA PEC ==
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Il Dominio di Posta Elettronica Certificata PEC è il servizio che prevede la fornitura di un Dominio di Posta Elettronica Certificata PEC riservato al cliente, con elevate caratteristiche di sicurezza secondo quanto stabilito dalle direttive di CNIPA/RUPA sulla trasmissione di documenti informatici.
Il servizio di Dominio di Posta Elettronica Certificata PEC viene erogato 24 ore su 24, 365 giorni all'anno ed è caratterizzato da elevati standard di sicurezza. L'accesso alle caselle di Dominio di Posta Elettronica Certificata può avvenire con un normale client di posta oppure in modalità webmail.
== CARATTERISTICHE DELLA CASELLA DELLA PEC ==
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