Egisto Corradi: differenze tra le versioni

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Fu uno dei pochi testimoni oculari della [[rivoluzione ungherese del 1956]] ("''Dalle 15 di oggi non si transita più sulla strada Nichelsdorf-[[Budapest]]. Un certo numero di carri armati sovietici ha preso oggi posizione sulla strada Virana-Budapest, una decina di chilometri dentro il territorio ungherese e ha bloccato le comunicazioni che da qualche giorno si erano stabilite fra Ungheria e Occidente...''", scriverà per il suo giornale il 2 novembre di quell'anno
<ref>[http://www.radio.rai.it/radio3/radio3_suite/mostra_evento.cfm?Q_EV_ID=191931 Citato in ''1956: Budapest e Suez''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140225092058/http://www.radio.rai.it/radio3/radio3_suite/mostra_evento.cfm?Q_EV_ID=191931 |data=25 febbraio 2014 }}
di Sergio Romano, Radio3 - Rai.it</ref>) e descrisse gli eventi che negli anni successivi sconvolsero il Congo, il [[Vietnam]] <!-- <ref>[http://www.kattoliko.it/LEGGENDANERA/modules.php?name=News&file=article&sid=395 Citato in: "Viet-Nam: l'altra faccia della medaglia"]</ref>--> e, nel [[1968]], l'allora [[Cecoslovacchia]] attraversata dalla [[primavera di Praga]], fino agli ultimi ''reportage'' dall'[[Afghanistan]] al fianco di un'altra grande inviata speciale, la scrittrice [[Firenze|fiorentina]] [[Oriana Fallaci]]. Pochi anni prima, in Africa, nel 1964, aveva scritto una delle sue corrispondenze più intense: le suore e i missionari fucilati e sgozzati sulle sponde del Congo e le piroghe trascinate dalla forte corrente del fiume color fango sotto una pioggia di proiettili.<ref>Bernardo Valli, ''Egisto Corradi, quando la cronaca è romanzo'', L'Espresso, 16 giugno 2016.</ref>
 
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Insieme ad altri autori ha condotto inchieste su città italiane sedi di stabilimenti [[Italsider]], ricche di informazioni sulla loro urbanistica e architettura, raccolte nel volume ''Le città del ferro''<!-- <ref>[http://www.ilab.org/db/book998_397.html Fonte: Ilab.org]</ref>--> ([[Genova]], Sigla Effe, [[1966]]). Nel [[1974]] lasciò il Corriere per seguire [[Indro Montanelli]] nella fondazione de [[Il Giornale Nuovo]].
 
A Corradi sono stati assegnati diversi premi giornalistici<ref>Fra gli altri: [http://www.parmaitaly.com/ilario88.html Premio S.Ilario 1988], {{collegamento interrotto|1=[http://www.premioestense.net/riconoscimento.html Premio Estense - Riconoscimento Gianni Granzotto 1989] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, Premio Marzotto (giornalismo) 1965, [http://giornalisti.casinodelavallee.info/content/view/16/3/ Premio Saint Vincent di giornalismo 1965] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070929041056/http://giornalisti.casinodelavallee.info/content/view/16/3/ |data=29 settembre 2007 }} e [http://giornalisti.casinodelavallee.info/content/view/26/3/ 1976] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070715062135/http://giornalisti.casinodelavallee.info/content/view/26/3/ |data=15 luglio 2007 }} e [http://www.marketpress.info/notiziario_det.php?art=21058 Premio Max David alla memoria]</ref> per la sua lunga e intensa carriera e al suo nome è stato intitolato un ulteriore premio.
 
La sua città natale, [[Parma]], gli ha dedicato una via<!-- <ref>[http://www.parmanews.net/portal/page?_pageid=172,499392&_dad=portal&_schema=PORTAL&item_notizia=514510 Fonte: Parmanews.it]</ref>-->.