Orazio (Disney): differenze tra le versioni

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== Genesi e sviluppo del personaggio ==
Inizialmente è un vero e proprio cavallo con pochi tratti antropomorfi<ref name=":0" />. Il cognome indica il collare di legno con cui il personaggio viene disegnato sin dai suoi esordi, tranne per un certo periodo nel quale venne sostituito da un cravattino, accessorio che poi verrà posto direttamente sulla cavezza quando, dalla metà degli [[anni 1970|anni settanta]] ritorna ad indossarla. Un primo prototipo di Orazio è presente nel corto ''Gallopin' Gaucho'' del [[1928]], quando [[Topolino]] nei panni di un ''[[gaucho]]'' cavalca un intelligentissimo cavallo; così appare anche nel suo corto d'esordio, ''L'aratro di Topolino'' distribuito nei [[cinema]] [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] il 28 giugno del [[1929]], dove dimostra di avere un carattere decisamente sopra le righe, {{senza fonte|una sorta di Snoopy in divenire piuttosto che il saggio e compito personaggio attuale}}; nella sua seconda apparizione, ''[[Topolino vince il bandito]]'' (''The Cactus Kid,'' 10 maggio [[1930]]), è ancora il cavallo di Topolino, ma già nel successivo corto ''[[Topolino pompiere]]'' ''(Fire Fighters'' 20 giugno 1930), diretto da [[Bert Gillett]], si erge su tutti come il capo dei [[pompiere|pompieri]] nel tentativo, fallito, di salvare la casa in fiamme di [[Clarabella Cow|Clarabella]]. Questa evoluzione del personaggio era già stata anticipata dneinei fumetti nella storia ''[[Topolino nella valle infernale]]'', pubblicata sui [[quotidiano|quotidiani]] statunitensi a partire dal 1º aprile fino al 20 settembre del 1930, inizialmente su testi di Disney e disegni di [[Win Smith]], per poi passare a [[Floyd Gottfredson]].
 
Così come Gottfredson fece evolvere Topolino da monello da strada a personaggio maturo e adulto sempre in viaggio per una nuova avventura o alle prese con qualche mistero, anche il personaggio di Orazio evolve sia graficamente, divenendo un cavallo antropomorfo estremamente stilizzato<ref>la figura era necessariamente semplice e completamente nera per semplificare il lavoro agli [[Animazione|animatori]]</ref> e al suo esordio spicca soprattutto per la sua risata equina e per essere l'oggetto di ripetuti scherzi e battute da parte di Topolino; il personaggio diviene così la sua prima spalla, contraltare saggio e compito, spesso saccente (ma solo per non renderlo più attraente del ''Topo''), del Topolino ancora monello degli esordi. Con il passare degli anni, grazie a Gottfredson, sulle strisce quotidiane Orazio acquista un vestiario completo e, con lo svilupparsi dell'idea di una città di Topolino, da opporsi alla [[Paperopoli]] di [[Carl Barks|Barks]], Orazio perde il titolo di spalla fissa (salvo poi riprenderlo in storie occasionali) in favore del più ingenuo [[Pippo]]; acquista però un nuovo compito di riparatore aggiusta-tutto, ideale e perfetto per una città in crescita dove apre un piccolo negozio di riparazioni; in alcune occasioni sbizzarrisce il proprio ingegno, apportando modifiche agli oggetti o impegnandosi addirittura nell'ideazione di nuove invenzioni, divenendo l'equivalente di Topolinia dell'inventore di Paperopoli [[Archimede Pitagorico]].