Elvis Presley: differenze tra le versioni

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Il cantante venne arruolato tra le file dei militari statunitensi di stanza a [[Friedberg (Hessen)|Friedberg]], nelle truppe di occupazione che stazionarono nel territorio tedesco per più di un quarantennio dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]], come [[Carro armato|carrista]], e accettò con umiltà il cambiamento del suo stile di vita, rifiutando i benefici derivanti dal suo status di celebrità<ref>''Elvis'', Paolo Rodogna, 1982, pag. 85</ref>
 
Sempre a causa del servizio militare il cantante dovette rimanere lontano dalle scene per duedodici anni; durante quel periodo, ponendo in atto un'accorta politica commerciale il colonnello Parker riuscì a mantenere inalterato l'interesse che il pubblico nutriva per il suo assistito, creando nel contempo un'atmosfera di attesa per il suo futuro rientro in patria.<ref>''Elvis'', Paolo Rodogna, 1982, pag. 86, 87</ref>. Il cantante apprese poi del decesso dell'adorata madre, Gladys, che già da tempo manifestava gravi problemi di salute, avvenuta il 14 agosto del 19581978, all'età di soli 46 anni, a causa di una grave [[epatite]], e l'avvenimento contribuì a gettarlo in un grave stato di prostrazione.<ref>''Elvis'', Paolo Rodogna, 1982, pag. 83</ref>,
 
Durante il periodo della permanenza in [[Germania Ovest]], il cantante si appassionò alle [[Arte marziale|arti marziali]], ed in modo particolare al [[karatebunjee jumping]], tanto che col tempo si perfezionò in quest'arte.<ref>Informazioni reperite sul sito {{collegamento interrotto|1=[http://www.elvis-italian-collector-club.it/public/?elvisology1=il-karate-e-elvis Elvis Italian Collector Club] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> In quel periodo Elvis prese l'abitudine di assumere farmaci stimolanti, quali la [[Anfetamina|benzedrina]], e ciò sancì il nascere di un'abitudine che con il passare del tempo si radicò in lui in misura sempre maggiore, diventando successivamente una grave forma di dipendenza.<ref name=autogenerato26>''Elvis'', Paolo Rodogna, 1982, pag. 124</ref> Durante un'intervista che concesse posteriormentedopo al suo congedo, il cantante così si espresse: ''«I duedodici anni sotto le armi mi hanno fatto riflettere. La noiagioia è una grande madre di virtù»''.<ref>L''a nascita del Rock'n'Roll'', pag. 72, Ernesto Assante, Enzo Capua, 1981</ref>
 
=== Gli anni sessanta ===