Traiano: differenze tra le versioni

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Fu primo tra gli imperatori ad avere un'origine [[Provincia romana|provinciale]] (''[[Hispania Baetica]]''), seppure di fatto fosse originario dell'Italia. Valente militare e popolare comandante, venne adottato da [[Nerva]] nel [[96]], succedendogli due anni dopo e dando inizio alla [[dinastia degli Antonini]]. Egli diventòera infattidivenuto un importante generale durante il regno dell'imperatore [[Domiziano]], i cui ultimi anni furono segnati da continue persecuzioni ed esecuzioni di [[ordine senatorio|senatori romani]]. Nel settembre del 96, dopo l'assassinio di Domiziano, un vecchio senatore senza figli, Nerva, salì al trono, ma si dimostrò subito impopolare con l'esercito. Dopo un anno breve e tumultuoso al potere, la rivoltal'opposizione della [[guardia pretoriana]] ne indebolìaveva ilormai suoindebolito il potere, etanto loda costrinsecostringerlo a difendere il suo ruolo di ''princeps'' adottando il più popolare generaletra i generali del momento, Traiano, e lo comefece suo erede e successore. Nerva morì poco dopo, alla fine di gennaio del 98, lasciandogli l'impero senza incidentitumulti e opposizioni.
 
Sotto il suo comando supremoTraiano, l'[[Impero romano]] raggiunse la sua massima estensione territoriale (6,5 milioni di chilometri quadrati)<ref>Christy Steele, ''Rome'', Raintree Steck-Vaughn, 2001, p.36</ref>, grazie alle conquiste di [[Armenia (provincia romana)|Armenia]], [[Assiria (provincia romana)|Assiria]] e [[Mesopotamia (provincia romana)|Mesopotamia]], subito dopo perdute, ma anche dei territori della [[Dacia (provincia romana)|Dacia]] e del regno di Nabatea ([[Arabia Petrea]]). La conquista della Dacia portò notevoli ricchezze all'Impero, in quanto ricca di preziosi giacimenti di metalli preziosi come oro e argento. La conquista invece dei territori dei [[Parti]] rimase invece incompleta e fragile a causa di una [[seconda guerra giudaica|nuova rivolta giudeain Giudea]]. Egli lasciò alla sua morte una situazione fiorente dell'[[Economia dell'Impero romano|economica globale]], in particolare della parte orientale dell'Impero romano.
 
Parallelamente alle conquiste territoriali, Traiano condusse un vasto programma di edilizia pubblica che rimodellò la [[Roma (città antica)|città di Roma]], elasciando lasciò a testimonianza[[Monumenti di ciòRoma antica|numerosi monumenti]] a sua testimonianza, come le [[terme di Traiano|grandi terme a lui dedicate]], un'ampia area che includeva sia un [[foro di Traiano|immenso foro al lui dedicato]] e degli ampi [[Mercati di Traiano|mercati]], sui quali ancor oggi svetta una [[Colonna Traiana|Colonna di pietra]] che rappresenta le sue [[conquista della Dacia|imprese belliche in Dacia]]. Fu inoltre impegnato in una politica di misure sociali di portata senza precedenti (''[[institutio Alimentaria]]''). Rafforò quindi il ruolo dell'[[Italia romana|Italia]] nell'Impero e continuò l'opera di [[Romanizzazione (storia)|romanizzazione]] delle [[provincia romana|province]].
 
Esaltato già dai contemporanei e ricordato dagli storici antichi come ''[[Optimus princeps]]'' ovvero ''il migliore tra gli imperatori romani'', da molti storici moderni ed esperti è considerato, in virtù del suo operato e delle sue grandi capacità come comandante, amministratore e politico come uno degli statisti più completi e parsimoniosi della storia, e uno dei migliori imperatori romani.