Talmud: differenze tra le versioni
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Un risultato inatteso di questa vicenda fu l'edizione stampata completa del ''[[Talmud babilonese]]'' pubblicata nel 1520 da [[Daniel Bomberg]] a [[Venezia]], sotto la protezione di un privilegio papale.<ref>Rodkinson, p. 98.</ref> Tre anni dopo, nel [[1523]], Bomberg pubblicò la prima edizione del ''[[Talmud di Gerusalemme]]''. Trent'anni dopo il Vaticano, che aveva inizialmente permesso la prima stampa del ''Talmud'', intraprese una campagna per la sua distruzione. A Capodanno, [[Rosh haShanah]] (9 settembre 1553), le copie del ''Talmud'' confiscate in conformità a un decreto dell'[[Inquisizione]] furono bruciate a [[Roma]], in [[Campo de' Fiori|Campo dei Fiori]] ([[autodafé]]). Altri roghi ebbero luogo in altre città italiane, come quella istigata da [[Joshua dei Cantori]] a [[Cremona]] nel [[1559]]. La censura del ''Talmud'' e di altre opere ebraiche fu introdotta da una bolla papale emessa nel [[1554]]; cinque anni dopo, il ''Talmud'' veniva incluso nel primo ''[[Indice dei libri proibiti|Index Expurgatorius]]'' e [[Papa Pio IV]] comandò, nel [[1565]], che il ''Talmud'' venisse privato del suo stesso nome. La convenzione di riferirsi al lavoro come ''Shas'' (''shishah sidre Mishnah'') invece di ''Talmud'', risale a questo periodo.<ref>Hastings, James, ''Encyclopedia of Religion and Ethics Part 23'', p. 186.</ref>
La prima edizione espurgata del ''Talmud'', su cui si basarono la maggior parte delle edizioni successive, apparve a [[Basilea]] (1578-1581) con l'omissione del intero trattato di ''[[Avodah Zarah]]'' e di passaggi considerati ostili al cristianesimo, insieme a modifiche di certe frasi. Un nuovo attacco sul ''Talmud'' fu decretato da [[Papa Gregorio XIII]] (1575-1585), e nel [[1593]] [[Papa Clemente VIII]] rinnovò la vecchia interdizione contro lettura o possesso. Lo studio crescente del ''Talmud'' in [[Polonia]] portò al rilascio di un'edizione completa ([[Cracovia]], 1602-5), con il restauro del testo originale; un'edizione contenente, per quanto noto, solo due trattati erano stati pubblicati precedentemente a [[Lublino]] (1559-1576). Nel [[1707]] alcune copie del ''Talmud'' furono confiscate nella provincia di [[Brandeburgo]], ma vennero restituite ai legittimi proprietari per ordine di [[Federico I di Prussia]]. Un ulteriore attacco contro il ''Talmud'' ebbe luogo in [[Polonia]] (in quello che oggi è territorio [[Ucraina|ucraino]]) nel [[1757]], quando il vescovo Dembowski, su iniziativa dei [[frankisti]], convocò una disputa pubblica a [[Kam
La storia esterna del ''Talmud'' comprende anche gli attacchi letterari fatti contro di esso da parte di alcuni [[teologia|teologi]] cristiani dopo la [[Riforma protestante|Riforma]], in quanto questi attacchi all'[[ebraismo]] si dirigevano principalmente contro l'opera, con l'esempio più grave rappresentato da ''Entdecktes Judenthum'' ("Ebraismo smascherato") di [[Johann Andreas Eisenmenger]] (1700).<ref>Rodkinson, p. 105.</ref><ref>Levy, ''cit.'', p. 210</ref><ref>Boettcher, Susan R., "Entdecktes Judenthum", articolo su Levy, ''cit.'', p. 210</ref> Al contrario, il ''Talmud'' era oggetto di studio un po' più caritatevole da parte di molti teologi cristiani, giuristi e orientalisti a partire dal [[Rinascimento]], compresi [[Johann Reuchlin]], [[John Selden]], [[Petrus Cunaeus]], [[John Lightfoot]], [[Johannes Buxtorf]] padre e [[Johannes Buxtorf II|figlio]].<ref>Berlin, George L., ''Defending the faith: nineteenth-century American Jewish writings on Christianity and Jesus'', SUNY Press (1989), p. 156</ref>
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