Teodoro Sinadeno: differenze tra le versioni

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Appare per la prima folta nelle fonti storiche nel 1321, quando ottenne il titolo umile di ''[[domestikos]] tes trapezi'' (amministratore del tavolo imperiale) e venne registrato come un amico vicino a suo cugino, l'imperatore minore [[Michele IX Paleologo]].<ref name="PLP"/><ref name="G485"/> Dopo la morte di Michele, divenne uno dei primi e più importanti sostenitori del figlio di Michael IX, il giovane [[Andronico III Paleologo|Andronico III]] che era stato diseredato dal vecchio imperatore, [[Andronico II Paleologo|Andronico II]], dopo la morte di Michele. Insieme con i compagni aristocratici Giovanni Cantacuzeno e [[Sirgianni Paleologo]], formò il "triumvirato" dei sostenitori del più giovane degli Andronico, al quale il l'"[[homo novus|uomo nuovo]]" [[Alessio Apocauco]] si aggregò come membro più giovane.<ref name="B87">Bartusis (1997), p. 87</ref><ref>Nicol (1993), pp. 155–156</ref> Il vecchio imperatore, diffidando della sua lealtà, lo nominò governatore di [[Prilep]], ai confini con la [[Regno di Serbia (medievale)|Serbia]].<ref name="G485"/><ref name="B87"/><ref>Nicol (1993), p. 156</ref> Invece di partire per la sua assegnazione, nella notte d [[Pasqua]] (19-20 aprile 1321), insieme al più giovane Andronico e a Cantacuzeno, fuggì da [[Costantinopoli]] per iniziare una rivolta armata contro Andronico II.<ref name="G485"/>
 
Nel primo episodio della [[guerra civile bizantina del 1321-1328|guerra civile]] tra nonno e nipote, Andronico III riuscì a ottenere il riconoscimento di imperatore minore, con la Tracia come suo personale appannaggio.<ref>Nicol (1993), pp. 157–158</ref><ref>Bartusis (1997), pp. 87–88</ref> Durante il conflitto, Sinadeno fu tra i sostenitori più radicali e intransigenti del più giovane Andronico, favorendo l'eventuale deposizione di Andronico II.<ref name="G485"/> Durante il corso della guerra, sconfisse le forze lealiste sotto [[Costantino Asen]],<ref name="G485"/> e nella fase finale, nel 1327-1328, fu governatore in Tracia.<ref name="PLP"/> Quando sempre più località, tra cui la seconda città più importante dell'impero, [[Tessalonica]], erano passate al campo di Andronico III, insieme a Cantacuzeno esortò Andronico III a marciare su Costantinopoli e a deporre suo nonno a titolo definitivo. Nella notte del 13 maggio 1328, i tre fecero entrare il loro esercito attraverso un cancello, dopo aver corrotto la guardia, prendendo possesso della capitale imperiale senza resistenza.<ref>Nicol (1993), pp. 159–161</ref><ref>Bartusis (1997), p. 91</ref> Andronico II fu costretto a dimettersi e a ritirarsi in un monastero, lsciandolasciando al nipote il ruolo di unico imperatore.<ref name="G485"/> Per questi servigi venne promosso a ''[[protostrator]]'', forse prima del 1321.<ref name="PLP"/><ref name="G485"/>
 
Dopo la guerra, fu premiato e nominato [[Praefectus urbi#Costantinopoli|governatore di Costantinopoli]], Apocauco divenne capo della segreteria imperiale, Cantacuzeno rimase consigliere principale di Andronico III come ''[[Grande Domestico|Megas domestikos]]'' e Sirgianni fu nominato governatore di Tessalonica.<ref>Nicol (1993), p. 168</ref> Intorno al 1330, Sinadeno fu mandato come governatore della [[Mesembria]], mentre nel 1336, quando Andronico III e Giovanni Cantacuzeno conquistarono l'[[Despotato d'Epiro|Epiro]], ne divenne il suo governatore.<ref name="PLP"/><ref name="P181"/><ref>Nicol (1993), p. 181</ref><ref>Guilland (1967), pp. 485–486</ref> Alla fine del 1338, tuttavia, scoppiò una rivolta in Epiro in favore di [[Niceforo II Orsini]], l'ultimo discendente della dinastia regnante epirota. Sinadeno venne fatto prigioniero dai ribelli nella capitale, [[Arta]] e rimase prigioniero fino al 1340, quando Andronico III e Cantacuzeno realizzarono una campagna contro i ribelli e recuperarono la regione. [[Giovanni Angelo]], un parente di Cantacuzeno, divenne il nuovo governatore, mentre Sinadeno venne spostato verso il governatorato di Tessalonica.<ref name="P181"/><ref>Nicol (1993), pp. 181–182</ref><ref>Bartusis (1997), p. 93</ref>