Utente:Vbrm/Sandbox/William Ross Ashby: differenze tra le versioni
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L'omeostato può essere "configurato" modificando, tramite appositi componenti variabili, i circuiti che combinano tra loro le correnti in ingresso alle unità. A seconda della configurazione prescelta dall'operatore, l'omeostato, dopo un transitorio più o meno lungo, può trovare una situazione di equilibrio (i magneti restano stabilmente nella loro posizione centrale<ref>la macchina è costruita in modo tale che, con i magneti in posizione centrale, la corrente in uscita alle unità si annulla; divengono quindi nulle anche le correnti in ingresso, ed i magneti restano fermi in quanto non sono sottoposti da alcuna forza. La stabilità o meno dell'equilibrio dipende dalla configurazione.</ref>), o di non equilibrio (i magneti si muovono fino a fondo corsa e lì restano bloccati). Il sistema, nella visione di Ashby, può essere definito stabile, in quanto per determinati ambiti dei valori di ingresso (quelli permessi dalla configurazione scelta) resta in equilibrio<ref>{{cita|Ashby 1952/1960}}, capitolo VIII, pagine 100 - 104</ref>.
E' possibile quella di fare in modo che la macchina
E' interessante notare che, quando [[Alan Turing]] venne a conoscenza, nel 1946, dell'intenzione di Ashby di costruire l'omeostato, gli scrisse suggerendo di evitare la realizzazione di un dispositivo fisico, e di simularne invece il funzionamento sull'[[Automatic Computing Engine|Automatic Computing Engine (ACE)]], il calcolatore che lo stesso Turing stava costruendo per il [[National Physical Laboratory]] britannico<ref>[http://www.rossashby.info/letters/turing.html Lettera di Alan Turing a W. Ross Ashby] The W. Ross Ashby Digital Archive</ref><ref>Un esempio di simulazione del funzionamento di un omeostato in [http://etheses.whiterose.ac.uk/1344/1/williams_h.pdf H. T. P. Williams, ''Homeostatic Adaptive Networks'', Phd thesis, University of Leeds, 2006]</ref>.
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