|Didascalia = Vittorio Faroppa, portiere del Piemonte (1911)
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{ITA 1861-1946|Italia}}
|Altezza =
|Peso =
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{{Carriera sportivo
|1933-1934|{{Calcio Grosseto|A}}|
|1934-1935|{{Calcio Genova 1893Genoa|A|1935}}|
|1936-1939|{{Calcio Siena|A}}|
|1939-1940|{{Calcio Alessandria|A}}|
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Tra i pionieri del calcio a Torino, giocò inizialmente nella Virtus, prima di passare al [[Piemonte Football Club|Piemonte]].
Fu convocato in [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] nel [[1912]], chiamato dal [[commissario tecnico]] [[Umberto Meazza]] a sostituire il portiere titolare [[Mario De Simoni]]. Il 17 marzo l'Italia perse allo Stadium di corso Vinzaglio a Torino per 3-4 contro la [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]] di fronte a 6000 spettatori; per lo sferzante giudizio dato da Meazza, che lo paragonò a una [[papero|papera]], il termine entrò nel [[lingua italiana|linguaggio comune]] col significato di errore madornale; i giornali citarono l'espressione "disastro Faroppa" per etichettare la negativa esperienza dell'estremo difensore torinese.<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2006/settembre/22/1912_Italia_Francia_portiere_battezza_ga_10_060922021.shtml 1912, Italia-Francia 3-4: un portiere battezza la papera] archiviostorico.gazzetta.it</ref>
Continuò a fare parte per alcuni mesi della commissione tecnica della Nazionale nel [[1913]], e nel [[1914]] passò alla [[Juventus Football Club|Juventus]] prima che la [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]] interrompesse i campionati e Faroppa abbandonasse il calcio giocato.