Boote: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Messbot (discussione | contributi)
m Oggetti del profondo cielo: fix tecnico tag HTML using AWB
FrescoBot (discussione | contributi)
Riga 432:
Una seconda leggenda identifica Boote con [[Icario di Atene|Icario]] (da non confondere con [[Icaro]], il figlio di [[Dedalo]]). Secondo questo racconto, che [[Igino (astronomo)|Igino]] narra per esteso in ''Astronomia Poetica'' (II.4), il dio [[Dioniso]] insegnò a Icario a coltivare la vite e a fare il vino. Quando questo offrì ai pastori un po' di vino nuovo, essi si sentirono tanto male che i loro amici credettero fossero stati avvelenati e per vendicarsi uccisero Icario.
 
Il cane di Icario, [[Mera (cane)|Mera]], corse a casa ululando e guidò sua figlia [[Erigone (figlia d'Icario)|Erigone]] nel luogo ove il suo corpo giaceva sotto un albero. Per la disperazione, Erigone s'impiccò all'albero; anche il cane morì, di dolore o per annegamento. Zeus sistemò Icario in cielo come Boote, sua figlia Erigone divenne la costellazione della [[Vergine (costellazione)|costellazione della Vergine]] e il cane divenne il [[Cane Maggiore]] o [[Cane Minore|Minore]] (a seconda delle interpretazioni).
 
Boote contiene la quarta stella dell'intero cielo in quanto a grandezza, [[Arturo (astronomia)|Arturo]], citata da [[Omero]], [[Esiodo]] e [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]]. Il nome significa «guardiano dell'orsa» in greco. [[Gaio Giulio Cesare Claudiano Germanico|Germanico Cesare]] disse che Arturo «si trova là dove la tunica è allacciata con un nodo», ma Tolomeo la dislocò tra le cosce di Boote, che è dove l'hanno segnata i cartografi. Gli astronomi hanno scoperto che Arturo è una stella rossa gigante circa ventiquattro volte più grande del [[Sole]], distante da noi trentasei anni luce.