Carrè (Italia): differenze tra le versioni

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Carrade (Carrè) risulta in un elenco di località oggetto di controversia (pergamena, placito del 12 novembre 1046 Borgo San Donnino Parma, alla presenza di Anselmo messo di Re Enrico III) ove il vescovo di Parma (Onorio II antipapa) rivendicava dei beni nel comitato Vicentino oggetto di investiture precedenti a favore di Ambrogio del fu Rodolfo Da Vivaro. (Preistoria di Onorio II antipapa di Andrea Castagnetti 2014, interpretazione Fabris Ignazio). Placiti III/1, n. 369, 1046 novembre 12, Borgo San Donnino
 
Il territorio di Carrè, fin dai primi decenni del XII secolo, fu feudo della famiglia [[Capra (famiglia)|famiglia Capra]] (o ''Capella''), spesso in lotta con i vicini signori di [[Piovene Rocchette|Piovene]] e di [[Thiene]] per il controllo della zona. I Capra mantennero questo feudo, salvo poche parentesi (sotto [[Ezzelino III da Romano|Ezzelino III]] dal 1236 al 1259 e sotto gli [[Scaligeri]] dal 1344 al 1363) fino ai tempi della Serenissima.
 
Alcuni documenti ecclesiastici del 1030-38 attestano l'esistenza di un castello situato sulla collina sovrastante il paese, castello che nel 1165 venne distrutto e successivamente ricostruito; nel 1348 venne gravemente danneggiato da un violento terremoto, ma subito ricostruito<ref name = Storia />.