Arduino Angelucci: differenze tra le versioni
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Nasce a Rieti nel 1901 da Luigi e Zefferina Paolucci. Riceve la sua prima formazione artistica dal pittore [[Antonino Calcagnadoro]]. Si diploma al Regio istituto superiore di Belle Arti di Roma. Frequenta i corsi di pittura all'Accademia di belle arti, di nudo dell'Accademia inglese e di decorazione al Museo artistico a Capo Le Case. Inizia a frequentare il vivace Circolo artistico di [[via Margutta]]. Tra il 1925 e il 1930 collabora con [[Pietro D'Achiardi]], pittore, critico d'arte, e insegnante presso l'Accademia di Roma, alla composizione dei cartoni per la decorazione della cupola della [[Chiesa di tutte le Nazioni|Basilica del Getsemani]] di [[Gerusalemme]], e, a Roma, per il pavimento della Sala del mappamondo di [[Palazzo Venezia]], per le decorazioni della Chiesa argentina e di villa Berlingieri. Sperimenta diverse tecniche, tra cui la pittura su tavola, l'[[olio su tela]], l'[[affresco]], la [[pittura a tempera]], il [[mosaico]], la scultura e progetta anche edifici pubblici, privati e di culto. Molteplici le tematiche da lui affrontate, da quelle encomiastiche e celebrative, a quelle mitologiche e religiose.<ref name="siusa"/>
Dal 1935 al 1938 si occupa della decorazione ad affresco della volta dell'Aula magna dell'[[Università di Palermo]]. Nel 1939 decora il Salone d'onore del Palazzo del governo di [[Terni]], distrutto dai bombardamenti del 1944 e la villa del barone Acerbo a Caprara ([[Pescara]]). In quello stesso anno è tra i primi quattro premiati, insieme agli artisti Cascella e Barbieri, nel concorso per l'affresco dello Scalone d'onore del Palazzo littorio di [[Bergamo]], poi non realizzato a causa della guerra che distrusse l'edificio. Tra il 1940 e il 1942 decora villa Alfano sull'Appia antica a Roma e villa De Luca
== Note==
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