Campionato mondiale di calcio 1978: differenze tra le versioni

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Nei tempi supplementari, in un ambiente sempre più surriscaldato, gli argentini ebbero infine la meglio con il secondo gol di Kempes dopo una confusa mischia in area e con il definitivo gol del 3-1 realizzato da [[Daniel Bertoni]] con un tiro in diagonale dalla corta distanza dopo un contropiede veloce, gli ultimi minuti furono giocati in un'atmosfera di straordinaria euforia patriottica del pubblico dello stadio ''Monumental.''<ref>{{cita|Llonto|pp. 193-194}}</ref>
 
La gara fu caratterizzata dall'estremo agonismo, dal gioco frammentario e a tratti violento, dall'acceso tifo del pubblico argentino. L'arbitraggio di Gonella venne ritenuto dalla critica sportiva insufficiente e venne fortemente contestato dalla squadra olandese; in particolare nei tempi supplementari la partita divenne caotica e molto dura; le due squadre praticarono un gioco estremamente falloso; gli argentini assunsero atteggiamenti ostruzionistici per guadagnare tempo.<ref>{{cita|Cordolcini|pp. 86-88}}</ref> Secondo gli olandesi non vennero sanzionati alcuni episodi di violenza da parte argentina, come la gomitata di [[Daniel Passarella]] a [[Johan Neeskens]]. Gli olandesi però risposero colpo su colpo, tant'é che gli argentini Tarantini (gomitata di René[[Johan van de KerkhofNeeskens]]) e Luque terminarono la partita con le magliette sporche di sangue. Ciò nonostante non vennero comminate espulsioni, seppure la partita fu giocata in maniera violenta da entrambe le parti.<ref name="A. Cordolcini, p. 88">{{cita|Cordolcini|p. 88}}</ref>
 
Molto irritati per l'arbitraggio di Gonella,<ref name="A. Cordolcini, p. 88"/> considerato permissivo e favorevole agli argentini, gli olandesi abbandonarono il campo al termine della partita e rifiutarono di ricevere il premio per il secondo posto;<ref>{{cita|Bocchio, Tosco|pp. 279-280}}</ref> da par loro gli argentini fecero notare come il gol olandese nacque da un tocco di braccio sulla tre quarti ''orange'', giudicato involontario. Il trofeo venne consegnato, in un'atmosfera di straordinario entusiasmo patriottico del pubblico, al capitano argentino Passarella personalmente dal capo della giunta militare, il generale [[Jorge Videla]], presente allo stadio insieme ad altre personalità del regime.