Guglielmo I Bevilacqua: differenze tra le versioni

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Partecipò all'assedio di Brescia, città guelfa, dove nel [[1311]] morì Walramo, fratello di Enrico VII. Accolse nel [[1312]] l'esiliato [[Dante Alighieri]] presso la corte scaligera. Nel [[1332]] venne nominato "fattore generale" dei [[Della Scala]]. Per i servizi resi ai signori di Verona, fu da loro concesso di porre nel cimiero dello scudo il cane rosso rampante scaligero.
 
Guglielmo fece erigere nel [[1336]] il [[castello di Bevilacqua]], feudo della famiglia, per difendersi dalle potenti famiglie dei [[Carraresi]] e degli [[Estensi]]. Nel [[1335]] ricoprì la carica di governatore di [[Parma]], quando la città passò sotto la dominazione scaligera. Qui morì nel [[1335]] e venne tumulato nella [[Chiesa dei Santi Apostoli (Verona)|Chiesa dei Santi Apostoli]] a Verona]].
 
== Discendenza ==